8 Dicembre, 2025
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Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Blog Pagina 5

AL VIA LA CAMPAGNA DI NATALE DI SENSIBILIZZAZIONE E RACCOLTA FONDI DI FONDAZIONE TELETHON

Riceviamo e pubblichiamo

 

LA 36ª MARATONA SULLE RETI RAI DAL 14 AL 21 DICEMBRE

IL 20 E 21 DICEMBRE I CUORI DI CIOCCOLATO SARANNO PROTAGONISTI ANCHE NEL LAZIO: IN 476 PUNTI DI RACCOLTA SARÀ POSSIBILE TROVARE I 15 CIOCCOLATINI CON MINI-DEDICHE PER SOSTENERE LA RICERCA SCIENTIFICA SULLE MALATTIE GENETICHE RARE

PER VEDERE DOVE SARANNO DISTRIBUITI I CUORI VISITATE:

https://www.fondazionetelethon.it/partecipa/eventi/siamo-in-piazza-con-tutto-il-cuore/

  Il numeratore, che segnerà l’inizio ufficiale della raccolta fondi, si accenderà sabato 13 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di “Ballando con le Stelle” condotta da Milly Carlucci. A chiudere la trentaseiesima edizione sarà Marco Liorni con “L’Eredità”, uno speciale per Fondazione Telethon domenica 21 dicembre in prima serata su Rai 1.

 Sarà possibile sostenere la ricerca di Fondazione Telethon scegliendo i Cuori di cioccolato in oltre 4.500 punti di raccolta in tutta Italia e in 476 punti di raccolta nel Lazio, distribuiti dagli oltre 9.000 volontari di Fondazione Telethon, Uildm, Avis, Anffas, Unpli, Azione Cattolica e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti. Le piazze in cui saranno presenti i volontari saranno disponibili sul sito fondazionetelethon.it.

 Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.

 Roma, 4 dicembre 2025 – Torna la campagna di Natale di Fondazione Telethon, con la maratona sulle reti Rai dal 14 al 21 dicembre: sarà una settimana all’insegna della solidarietà, dell’impegno e della partecipazione, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

La campagna di quest’anno è dedicata alla rarità, in tutte le sue sfumature: quella che incanta, come una meraviglia della natura, e quella che fa paura, come una malattia genetica che nessuno conosce, che nessuno studia. Ognuno di noi può trasformare questa paura in speranza, sostenendo la ricerca.

In tutta Italia, il 20 e 21 dicembre sarà possibile trovare oltre 4.500 punti di raccolta dove scegliere i Cuori di cioccolato a fronte di una donazione minima di 15 euro. Nel Lazio saranno 476 i punti di raccolta dove trovare i Cuori. A distribuirli saranno gli oltre 9.000 volontari di Fondazione Telethon, di UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue, di Anffas – Associazione Nazionale di Famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, di UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di Azione Cattolica Italiana, e le edicole aderenti al SI.NA.GI – Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia.

I Cuori di cioccolato sono il perfetto regalo di Natale: disponibili nei classici gusti cioccolato fondente e al latte, sono racchiusi in due magnifiche scatole scrigno con chiusura magnetica, declinate nei colori rosso (per il fondente) e verde (per il cioccolato al latte), ideali per essere conservate e riutilizzate. Ogni confezione contiene 15 cioccolatini grandi a forma di cuore avvolti in un incarto colorato con stampate dolcissime dediche che parlano di affetto, impegno e speranza.

Grazie alla ricerca, possiamo donare speranze, terapie e futuro ai bambini e a tutte le persone con una malattia genetica rara, e alle loro famiglie.

È possibile trovare i Cuori di cioccolato anche sullo shop online di Fondazione Telethon (shop.fondazionetelethon.it).

La Maratona RAI

Il numeratore, che segnerà l’inizio ufficiale della raccolta fondi, si accenderà sabato 13 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di “Ballando con le Stelle” condotta da Milly Carlucci.

La Maratona andrà in onda per tutta la settimana, all’interno di numerosi programmi del palinsesto Rai e in un’ideale staffetta su Rai 1, Rai 2 e Rai 3, e proseguirà con lo studio dedicato a Fondazione Telethon dal pomeriggio di giovedì 18 dicembre fino alla seconda serata di domenica 21 dicembre, in diretta dagli Studi Dear “Fabrizio Frizzi” di Roma.

A condurre lo studio di Fondazione Telethon, in una serie di fasce di programmazione in onda sulle tre reti Rai, si alterneranno Tiberio Timperi, Elenoire Casalegno, Arianna Ciampoli, Paolo Belli, Paola Perego, Benedetta Rinaldi, Elisa Isoardi, Monica Setta, Francesca Fialdini, Ilaria D’Amico, Gianluca Gazzoli, Daniela Ferolla, Ingrid Muccitelli, con la partecipazione di vecchi e nuovi amici, fra i quali Marco Carrara, Mario Benedetto, Marco Di Buono, i Gemelli di Guidonia e Gigi Marzullo.

A chiudere questa trentaseiesima edizione sarà Marco Liorni con “L’Eredità”, uno speciale per Fondazione Telethon dedicato al sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, domenica 21 dicembre in prima serata su Rai 1. A seguire, in seconda serata su Rai1, lo Studio di Fondazione Telethon si riaprirà per i saluti finali.

Anche quest’anno Rai Cinema realizzerà un cortometraggio per Fondazione Telethon, dal titolo “Achille”, con la regia di Greta Scarano e prodotto da Groenlandia con Rai Cinema.

Oltre alla televisione, Radio Rai rinnova il proprio impegno a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare. In particolare, Rai Radio 2 affiancherà la Fondazione con una speciale collaborazione che coinvolgerà l’intero palinsesto nel corso della settimana di sensibilizzazione sulle reti Rai.

L’impegno dei partner aziendali

A testimonianza di un impegno condiviso, in questo periodo dell’anno alcuni partner aziendali, tra i quali bofrost*, Gamelife Srl, Eurospin, Mercati Città La Prima, Pata S.p.A., PayPal, scelgono di attivare iniziative di raccolta fondi che coinvolgono anche i propri clienti. A dare continuità e forza a questo impegno è il contributo quotidiano delle aziende partner, che supportano la migliore ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Ci sostengono con grande convinzione BNL BNP Paribas, partner storico da oltre 30 anni, insieme ad Arval BNP Paribas, Gruppo Greenvision, DHL Express Italy, Engie Italia, Esselunga, Fondazione Ferrarelle ETS, Findomestic Banca S.p.A., Iveco Group, Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A., Poste Italiane, Reale Foundation, Sofidel, Telesia e VIVI Energia. Anche quest’anno DHL Express Italy è il vettore ufficiale della campagna di piazza con i Cuori di cioccolato.

Il numero solidale: 45510

Dal 1° al 31 dicembre 2025 sarà attivo il numero solidale 45510.

Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce, Tiscali.

È possibile donare 5 o 10 euro anche chiamando da telefono fisso TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali e Geny Communications e 5 euro da TWT, Convergenze e PosteMobile.

Donazione con carta di credito  

È possibile donare con carta di credito su www.fondazionetelethon.it oppure telefonando da rete fissa al numero verde 800 11 33 77 dal 1° al 31 dicembre (02.34989500 dall’estero).

Come continuare a sostenere Fondazione Telethon

È possibile sostenere Fondazione Telethon tutto l’anno attraverso il sito web con una donazione (fondazionetelethon.it/sostienici) o scegliendo un prodotto solidale (shop.fondazionetelethon.it)

 

Fondazione Telethon ETS

Fondazione Telethon ETS è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 su iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è raggiungere la cura delle malattie genetiche rare attraverso la ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori pratiche condivise a livello internazionale. Attraverso una modalità unica nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività di ricerca stessa svolta nei propri centri e nei laboratori. Fondazione Telethon sviluppa inoltre collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua nascita, ha investito 741 milioni di euro in ricerca, ha finanziato 3.118 progetti con 1.916 ricercatori coinvolti e 661 malattie studiate.

Ad oggi, grazie a Fondazione Telethon che è responsabile della sua produzione e distribuzione, è disponibile nell’Unione Europea la prima terapia genica con cellule staminali destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. Un’altra terapia genica disponibile, frutto della ricerca di Fondazione Telethon e della collaborazione con l’industria farmaceutica, è quella per la leucodistrofia metacromatica, una grave malattia neurodegenerativa di origine genetica. A queste potrebbe aggiungersi prossimamente la terapia genica per un’altra immunodeficienza, la sindrome di Wiskott-Aldrich, per la quale la Fondazione oltre alla ricerca sta supportando anche il processo di approvazione.

Altre malattie su cui la terapia genica, sviluppata dai ricercatori della Fondazione, è in corso di valutazione nei pazienti sono la beta-talassemia, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1, la sindrome di Usher 1B. Inoltre, all’interno degli Istituti di Fondazione Telethon si sta studiando o sviluppando una strategia terapeutica mirata per altre malattie genetiche.

Parallelamente, in tutti i laboratori finanziati dalla Fondazione continua lo studio dei meccanismi di base e dei potenziali approcci terapeutici per le malattie ancora senza risposta.

ASL ROMA 4/ CONCLUSO IL  CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DI ALLEVAMENTI  PROFESSIONALI  DI ANIMALI DA REDDITO  

Si riceve e si pubblica

Si è concluso con grande successo il corso di formazione per operatori  di allevamenti professionali di animali da reddito organizzato dalla ASL ROMA 4, un’iniziativa fondamentale per la salute pubblica e per la sostenibilità del settore zootecnico.

Il programma svoltosi in 4 giornate,  ha visto la partecipazione di oltre 200 professionisti del settore ed ha avuto come obiettivo non solo il miglioramento delle tecniche di gestione degli allevamenti e delle misure di biosicurezza, ma anche la sensibilizzazione e la formazione sulla prevenzione dell’introduzone e della diffusione delle principali malattie zoonotiche (quelle che si trasmettono dagli animali all’uomo), sulla corretta identifcazione degli animali in allevamento, sull’importanza della prevenzione dell’antibiotico-resistenza e sulla lotta alla introduzione e diffusione delle malattie trasmissibili tra gli animali ad elevato impatto economico.

Un Corso Essenziale per la Salute Pubblica e animale.

” In un contesto in cui le malattie infettive emergenti e la resistenza agli antibiotici sono tra le sfide più gravi per la salute pubblica globale, la formazione continua degli allevatori diventa una misura cruciale   non solo per migliorare la gestione degli allevamenti, ma anche per prevenire la diffusione di malattie zoonotiche che potrebbero compromettere gravemente la salute pubblica.

Si pensi che molte malattie infetttive dell’uomo hanno come serbatoio gli animali come ad esempio la West nile disease,   e che alcune malattie degli animali sono attenzionate con livello altissimo, come l’influenza aviaria, per il temuto salto di specie.

Inoltre la prevenzione delle malattie diffusibili tra gli animali ad elevato impatto economico riveste un ruolo di fondamentale importanza sull’economia del paese, si pensi ai danni provocati dalla Peste suina africana sulle esportazioni dei prodotti tipici italiani del settore sunicolo; si pensi ancora all’importanza dell’ uso responsabile degli antibiotici,  fondamentale per combattere la crescente minaccia dell’antibiotico-resistenza, che potrebbe avere un impatto devastante sulla nostra capacità di trattare le infezioni negli esseri umani e negli animali” . ha dichiarato il dott Emiliano De Paolis DIrettore della UOS sanità animale della ASL Roma 4.

“Il corso ha rappresentato una vera opportunità di crescita per gli allevatori, permettendo loro di acquisire competenze che non solo migliorano la produttività e la qualità delle aziende, ma che sono anche fondamentali per affrontare le sfide sanitarie e ambientali moderne, continueremo per il 2026 con un piano di formazione peraltro obbligatorio ai sensi del D.M 6 settembre 2023 “, ha aggiunto  il dott Emiliano De Paolis DIrettore della UOS sanità animale della ASL ROma 4 .

Oltre il Baby Blues o Maternity Blues. Depressione post partum: perché è importante comprenderla e affrontarla.

Intervista ad Adelia Lucattini, Psicoanalista, Psichiatra, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana

 Di Marialuisa Roscino

Lucattini:“In caso di depressione post – partum, l’intervento terapeutico, attraverso un’analisi accurata,  permette di consolidare la capacità materna di contenere l’angoscia, favorendo l’emergere di una funzione genitoriale più solida e rendendo la relazione con il neonato più armoniosa e meno conflittuale. La maternità, in tal modo, smette di essere vissuta come un dovere o come una prova da superare e può tornare a essere un’esperienza trasformativa, nella quale, la madre scopre le proprie risorse e costruisce, con il bambino, un legame autentico e vitale”.

 Dott.ssa Lucattini, cosa succede esattamente nei primi giorni dopo il parto, a livello emotivo? Può spiegare quali cambiamenti psicologici, in particolare, una donna può attraversare nei primi giorni, dopo la nascita del bambino?

Nei primi giorni dopo il parto è indispensabile distinguere ciò che definiamo baby blues dalla vera e propria depressione post partum. Il baby blues è una condizione transitoria caratterizzata da tristezza, instabilità emotiva, insonnia, ansia e stanchezza, che tende a risolversi spontaneamente nel giro di due/tre settimane dopo la nascita del bambino. È una reazione fisiologica ai cambiamenti ormonali e al mutamento identitario che la maternità comporta. La nascita impone alla madre di creare uno spazio mentale per il bambino e di ridefinire contemporaneamente la propria identità personale e femminile. Questo processo può generare incertezza e un senso di “perdita del sé precedente”, ma non compromette la capacità di prendersi cura del neonato. Quando i sintomi diventano più intensi, duraturi e strutturati, possiamo trovarci di fronte a una depressione post partum vera e propria, che coinvolge circa il 10–15% delle donne (Womens Health, 2019).

Quali sono i principali campanelli d’allarme da non sottovalutare?

 I segnali da osservare riguardano soprattutto il funzionamento mentale: un profondo abbattimento, la sensazione di non riuscire a pensare come prima, difficoltà a concentrarsi, un senso interno di vuoto o distacco. Talvolta il dolore psichico è così intenso da essere dissociato, tanto che alcune mamme avvertono un improvviso allontanamento emotivo dal loro bambino, esperienza che vivono con grande spavento. Anche i bisogni fondamentali, come alimentarsi, possono essere compromessi: alcune donne perdono peso rapidamente, mentre altre aumentano perché il cibo assume una funzione consolatoria. Il sonno può essere disturbato, sia sotto forma di insonnia, sia come eccessiva sonnolenza. Spesso emergono sentimenti di autosvalutazione, di inadeguatezza o sensi di colpa legati a un’idealizzazione precedente della maternità. Nelle forme più gravi, possono comparire pensieri suicidari o, più raramente, pensieri di fare del male al bambino. Le donne tendono a non confidarsi, perciò è importante che chi le circonda sappia riconoscere i segnali (Journal of Health Care for the Poor and Underserved, 2012). Il primo passo è evitare la vergogna. Nessuna donna deve sentirsi in colpa se prova tristezza o smarrimento.

Quanto tempo può durare una depressione post-partum (DPP)?

 Uno studio recente del Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), condotto su 5.000 donne, ha mostrato che i sintomi depressivi possono persistere fino a tre anni dopo il parto. Circa un quarto delle donne valutate ha presentato livelli significativi di depressione in uno dei tre anni successivi alla nascita, mentre nelle altre i sintomi sono rimasti costantemente lievi. La presenza di disturbi dell’umore preesistenti o il diabete gestazionale aumenta il rischio. Per questo motivo, molte linee guida raccomandano di prolungare lo screening per almeno due anni dopo il parto, non limitandolo ai primi mesi (Diagnostic Basel, 2024).

Dott.ssa Lucattini, sono diversi i fattori che possono concorrere allo stato di malessere di una donna dopo il parto, tra i più comuni, il sentimento di tristezza inspiegabile, che va oltre il semplice adattamento ormonale post-parto, ma quali sono in particolare, i sintomi più evidenti e perché dunque, è importante una diagnosi precoce?

La depressione post partum si presenta con un umore persistentemente depresso, perdita di interesse, intensa ansia che talvolta sfocia in attacchi di panico, dolori fisici come cefalea e tensioni muscolari, insieme a una grande stanchezza. L’interesse verso il bambino può essere eccessivo fino alla preoccupazione ossessiva (ipercuria), oppure ridotto fino al distacco (discuria). Molte donne percepiscono di non essere in grado di accudire il neonato e vivono questa sensazione come una grave mancanza personale. Altre provano paura di “danneggiarlo” perché piccolo e quindi percepito come iperfragile, sentimenti che creano ulteriore imbarazzo e generano pericolosi silenzi. Sono sintomi che possono comparire in modo insidioso nei primi tre mesi o manifestarsi all’improvviso (Cureus, 2022).

In un recente studio italiano sul BMJ Open (2023) è stato documentato come questi medici, attraverso uno screening sistematico durante le visite pediatriche, abbiano potuto individuare precocemente sintomi depressivi in un numero significativo di neomamme, favorendo così un invio tempestivo a specialisti e aumentando le possibilità di intervenire nei tempi utili.

Motivi personali, familiari o situazionali possono aumentare il rischio di sviluppare una depressione post partum?

Le ricerche mostrano che la depressione post partum è più probabile quando sono presenti precedenti episodi depressivi, disturbi bipolari, familiarità per disturbi dell’umore o precedenti di depressione post partum. Anche eventi stressanti come conflitti di coppia, malattie, difficoltà economiche, perdita del lavoro, possono rappresentare elementi di rischio. L’ambivalenza verso la gravidanza, una gestazione non pianificata o interferenze con le esigenze lavorative possono a loro volta incidere. Anche l’allattamento può essere un elemento delicato come una difficoltà nella produzione di latte, o la frustrazione legata alla fatica dell’allattare, può alimentare vissuti di inadeguatezza. Quando una madre definisce il proprio bambino “cattivo” perché non mangia o non dorme, sta spesso proiettando su di lui la sua angoscia di essere una madre non adeguata. Sono funzionamenti inconsci frequenti in questo periodo, ed è importante conoscerli per non esserne sopraffatti (Annual Review of Medicine, 2019), come conferma un ulteriore ricerca scientifica sul maternity blues (Journal of Obstetric, Gynecologic, &Neonatal Nursery, 2020).

Quali sono attualmente gli interventi terapeutici attualmente considerati più efficaci per uscire dalla depressione post partum?

Una volta ricevuta una diagnosi corretta da parte di uno specialista, il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi, ma generalmente comprende un’integrazione di psicoterapia, spesso psicoanalisi individuale o madre-bambino, e terapie farmacologiche mirate quando necessario. Per molte donne, è fondamentale anche il sostegno sociale, poter parlare con familiari e amici, chiedere aiuto pratico nella gestione del bambino, ritagliare momenti per sé, riposare il più possibile e ripristinare gradualmente un ritmo di vita più equilibrato. Attività fisica regolare e un’alimentazione sana hanno un ruolo importante nel recupero. Gli studi più recenti mostrano che un intervento precoce e personalizzato è il fattore chiave per una buona prognosi (Archives of Women Mental Heath, 2024).

Quali forme di aiuto e sostegno si possono mettere in campo per le neomamme che vivono momenti difficili?

La nascita di un figlio è un evento meraviglioso e impegnativo. È naturale sentirsi sopraffatte, confuse o persino spaventate nei primi giorni. Durante la gravidanza il bambino è percepito come parte di sé, dopo il parto emerge invece come un altro essere umano, profondamente dipendente e bisognoso. Questo passaggio richiede tempo per essere integrato. Le abitudini personali, quelle di coppia e quelle familiari cambiano profondamente, soprattutto con il primo figlio, e molte donne temono di non essere all’altezza. È importante sapere che molte madri attraversano fragilità simili e che con sostegno adeguato è possibile superarle. Promuovere un sostegno precoce e una relazione empatica con il neonato può favorire un attaccamento sicuro (BMC Pregnancy and Childbirth, 2025). Fondamentale è anche l’aiuto, la collaborazione e il sostegno del proprio partner (marito o compagno), in particolare modo, se il bambino – neonato di notte non dorme molto.

In che modo, la psicoanalisi madre-bambino può aiutare ad attraversare questo periodo di grande cambiamento?

La psicoanalisi madre-bambino aiuta la donna a ritrovare un assetto mentale più stabile e ricettivo, a comprendere le proprie reazioni affettive e a riconnettersi ai bisogni emotivi del bambino senza esserne travolta. Nel corso dell’approccio terapeutico, si crea uno spazio terzo, uno spazio potenziale in cui i vissuti della madre e quelli del bambino possono essere pensati, ordinati e restituiti in una forma più tollerabile. Questo processo rafforza la capacità materna di contenere l’angoscia, favorisce l’emergere di una funzione genitoriale più solida e rende la relazione con il neonato più armoniosa e meno conflittuale. La maternità, in tal modo, smette di essere vissuta come un dovere o come una prova da superare e può tornare a essere un’esperienza trasformativa, nella quale la madre scopre le proprie risorse e costruisce, con il bambino, un legame autentico e vitale.

Quali consigli si sente di dare alle neomamme?

-Parlane sempre con il partner e con persone fidate. Condividere le proprie emozioni aiuta a sentirsi meglio;

-Accettare un aiuto pratico, senza sentirsi imporsi di dover fare tutto da sole, a tutti i costi.

-Ricavarsi uno spazio per se stesse, ascoltare la musica, fare una passeggiata, risposare anche di giorno per qualche ora, riprendere un’attività fisica per rimettersi in forma, incontrare qualche amica e fare amicizia con altre mamme al parco;

-Cercare e accettare l’aiuto dei nonni quando è possibile, creando con loro una comunicazione aperta sul bambino e su se stesse.

-In caso di depressione non avere timore di chiedere un aiuto psiconalitico anche solo per un parere.

Nel villaggio di Natale alla Marina saranno disponibili le tazze brandizzate “Civitavecchia 2025”

Riceviamo e pubblichiamo

Nel villaggio di Natale alla Marina saranno disponibili le tazze brandizzate “Civitavecchia 2025”, un’iniziativa pensata per unire lo spirito delle feste a un gesto concreto di solidarietà.

Le tazze potranno essere ritirate con un’offerta libera e il ricavato sarà interamente devoluto ad alcune associazioni locali di volontariato e del terzo settore, realtà che quotidianamente dedicano energie e professionalità al sostegno della comunità.

L’idea nasce da una collaborazione tra il Comune di Civitavecchia e un gruppo di associazioni impegnate sul territorio (che sceglieranno autonomamente dove indirizzare i fondi tra le realtà associative locali), che hanno scelto di trasformare un semplice oggetto simbolico in un’opportunità di raccolta fondi utile e immediata.

L’iniziativa rappresenta anche un modo per valorizzare il lavoro silenzioso di tante cittadine e cittadini attivi nel sociale e per invitare la città a partecipare, attraverso un piccolo gesto, al rafforzamento della rete di solidarietà che sostiene Civitavecchia tutto l’anno.

 

DECORO URBANO: INTERVENTI DI PULIZIA E CURA DEL VERDE PROSEGUONO SENZA SOSTA

Riceviamo e pubblichiamo

Prosegue con costanza il piano di interventi di manutenzione del verde, sfalcio, pulizia straordinaria e riqualificazione delle aree pubbliche messo in campo dall’Amministrazione Comunale, con l’obiettivo di garantire una città più pulita, accogliente e sicura per tutti i cittadini.

«Come Amministrazione – dichiara il Sindaco Marco Crocicchi – stiamo portando avanti un programma di manutenzione capillare del territorio, che include sia gli spazi urbani che quelli delle frazioni, con interventi ordinari e straordinari per migliorare il decoro, valorizzare i parchi pubblici e restituire alla cittadinanza luoghi vivibili e curati.

In parallelo, stanno proseguendo anche gli interventi nei parchi pubblici per il ripristino dei giochi e la sistemazione delle aree ludiche in particolare nei parchi di Bracciano Nuova – dove nei prossimi giorni inizierà la sistemazione dell’area di Via delle Palme che collega con il Centro Commerciale – e nel Centro Urbano dove proseguono le opere di manutenzione straordinaria del progetto “Agorà: connessioni urbane”.

“Il territorio di Bracciano è molto esteso ed è necessario dare un ordine di priorità agli interventi, anche in base alle risorse disponibili, ma l’impegno della nostra squadra prosegue senza sosta e sono state stanziate molte risorse per migliorare sensibilmente il decoro urbano della città” prosegue il Sindaco. “Ringrazio gli Assessori, i consiglieri e gli uffici per l’impegno quotidiano per il raggiungimento di questi obiettivi”

In queste settimane le ditte incaricate sono al lavoro in tutti i quartieri e le frazioni di Bracciano e gli interventi di pulizia e sfalcio, salvo imprevisti o maltempo, proseguiranno secondo il seguente calendario:

– 05.12.2025 (venerdì): dalle ore 07,00 alle ore 12,00: Zona Cinquilla (Piazza delle Magnolie, via delle Magnolie, via di  Cinquilla, traversa di Cinquilla, via F. De’ Andre’ e via P. Bertoli;

– 06.12.2025 (sabato):dalle ore 07,00 alle ore 12,00: via E. Latini, via A. Sala, via Cavour, via C. Stati, Belvedere Falcone, via dei Giardini, via Odescalchi, via Pedacchiola, via XX Settembre e Largo Italia; dalle ore 07.00 a fine lavori: via dei Lecci (tutta compreso lo spartitraffico, i parcheggi e le aree adiacenti) e via delle Betulle;

– 08.12.2025 (lunedì festivo) dalle ore 07,00 a fine lavori verrà effettuata la pulizia con taglio erba in loc. Sambuco;

– 09.12.2025 (martedì): dalle ore 07,00 a fine pulizia: via di Castel Giuliano (da incrocio con via del Sambuco a piazza S. Croce), Piazza Santa Croce, via San Filippo Neri, via dello Statuto, via delle Mola e Piazza Patrizi;

– 10.12.2025 (mercoledì): dalle ore 07,00 a fine pulizia: loc. Pisciarelli da Via di Pisciarelli, piazza San Lorenzo e via del Lavatoio;

– 11.12.2025 (giovedì): dalle ore 07,00 a fine pulizia: loc. Vigna di Valle tratto di via Braccianese Claudia, via Terminillo, via Gran Sasso, via monte Maiella, via Umberto Nobile, via Q. Faricelli, via della Selciatella (davanti alla Chiesa);

– 12.12.2025 (venerdì): dalle ore 07,00 alle ore 12,00: Via P.pe di Napoli (dall’incrocio con via Braccianese Claudia a Piazza Formaggi), dalle ore 13,00 a fine pulizia: via L. Domenici, via Pizzuti, via U. Bombieri (tratto da via Pizzuti al passaggio a livello).

Alcuni interventi che non è stato possibile effettuare in questa fase saranno ricalendarizzati all’interno di un programma di manutenzione che, in base alle priorità e alle risorse disponibili, interesserà progressivamente tutte le zone del territorio, garantendo un’equa attenzione ai quartieri in cui vivono e contribuiscono tutti i cittadini.

Si invita la cittadinanza a collaborare rispettando i divieti di sosta temporanei e a utilizzare i canali ufficiali del Comune per segnalare eventuali criticità, contribuendo così ad aggiornare e migliorare il calendario dei lavori.

Piccoli centri urbani e vandalismo giovanile

I paesi che circondano il lago nascono come luoghi di campagna, di pescatori e lo sono ancora in parte , parlando di quaranta anni fa le cose erano molto diverse c’era campagna, non c’erano negozi né supermercati , l’unica valvola di sfogo, l’unico posto di aggregazione per i ragazzi era l’oratorio o si andava tutti al lago per stare un po’ insieme, ma le cose sono cambiate. I nostri paesi sono cresciuti dando luogo a più servizi, ci sono parchi, passeggiate, parchi adibiti allo sport e moltissime attività sportive, da quelle che offrono le palestre a quelli all’aperto come l’equitazione e la vela. Ma allora cosa sarà a condurre  il giovane a commettere un atto vandalico? L’atto vandalico segna spesso un atto di rottura, dalla noia, dall’insoddisfazione provocata da cose poco appaganti e il giudizio in questo caso rafforza l’identità dei  ragazzi che li compiono come delinquenti, a volte sono sfide che loro si fanno per essere riconosciuti , per creare movimento a una esistenza statica e priva di stimoli. Per fortuna questa non è la visione che hanno tutti i ragazzi, c’è chi studia e fa molto sport, prova soddisfazione nell’andare in biblioteca, ad esempio dove vi sono altri ragazzi che hanno il loro stesso obiettivo. Il vandalismo è anche un grido all’attenzione non solo dei genitori ma anche delle istituzioni come la scuola ad esempio, che probabilmente non riesce a stimolare certe tipologie ma sappiamo anche che l’adolescenza è un periodo in cui l’identità dell’individuo non è del tutto formata pertanto si è molto fragili e internet offre molto spazio all’emulazione, alla spettacolarizzazione anche di un gesto d’odio come rompere un lampione in un parco, imbrattare una panchina. Ma questi sono tutti gesti che gridano “voglio esser visto”: pertanto ci si dovrebbe astenere dal giudizio e inserire queste persone nella vita comunitaria, tanto si sa in paese ci si conosce un po’ tutti ed è facile identificare certi soggetti e anche i giovani potrebbero tentare di inserire persone di questo genere in routine più interessanti e salutari come lo sport, lo studio e la vita all’aria aperta perché i nostri paesi sono belli e offrono molto, sta anche a noi e a ragazzi come questi conoscersi meglio e stanare così passioni e interessi.

Ilaria Morodei 

Bracciano avvia “Agorà: connessioni urbane”. Spazi pubblici di comunità

Prende ufficialmente il via “Agorà: connessioni urbane”, il nuovo progetto del Comune di Bracciano dedicato alla riqualificazione diffusa degli spazi pubblici. Un investimento importante, reso possibile grazie al finanziamento ottenuto attraverso la Legge Regionale per la valorizzazione dell’Etruria Meridionale, che l’Amministrazione ha scelto di destinare interamente al miglioramento del decoro urbano e della vivibilità dei quartieri.

Interventi nel Centro Urbano
I primi lavori sono già partiti nel cuore della città, con una serie di opere mirate al recupero, alla sicurezza e alla valorizzazione delle aree maggiormente frequentate da residenti e visitatori.

Restauro e risanamento conservativo:

* Muro tra via della Praterina e via del Lago
* Scalinata via del Lago – via delle Ferriere
* Muro di via delle Ferriere

Manutenzione e riqualificazione:
* Scalinata via Giuseppe Verdi
* Pavimentazione di Piazza IV Novembre
* Nuova illuminazione e dissuasori al Belvedere Sentinella
* Illuminazione crepuscolare del Torrione

Riqualificazione e valorizzazione:
* Fontanile e Lavatoio di via Cupetta del Mattatoio
* Area ludica attrezzata nel giardino di via Claudia
* Illuminazione dell’Acquedotto Odescalchi – via Principe di Napoli

A queste opere si aggiungerà l’installazione di nuovi dissuasori in via Umberto I, all’ingresso del Centro Storico, per regolare in modo più efficace i flussi in entrata e uscita dalla ZTL, a tutela dei pedoni e della vivibilità del borgo.

Interventi a Bracciano Nuova
Il progetto si estende anche ai quartieri più recenti, con un importante intervento nell’area intorno al Centro Civico: realizzazione di un percorso pedonale in terra stabilizzata, nuovo impianto di illuminazione, creazione di una nuova area cani sul versante sud. Un’opera che si integra con quanto già realizzato nei mesi scorsi, tra cui il restauro dell’area giochi di Traversa Borsellino e la posa della pavimentazione antitrauma, realizzati nell’ambito delle reti di impresa.

L’impegno dell’Amministrazione
«Il nostro obiettivo – sottolinea il sindaco Marco Crocicchi – è completare la riqualificazione dei parchi e delle aree pubbliche, rendendoli più accoglienti, più vivibili e soprattutto luoghi di incontro per le famiglie e per i più piccoli.» Un percorso che non parte oggi, ma che sta già mostrando i primi risultati. «In diverse aree frequentate da bambine e bambini sono stati installati giochi nuovi o completamente restaurati – prosegue il Sindaco – e stiamo programmando ulteriori interventi che riguarderanno i parchi di via delle Palme e via dei Lecci.»

Una città che cresce attraverso i suoi spazi

“Agorà: connessioni urbane” rappresenta un tassello fondamentale della visione di una Bracciano più curata, sicura e vicina alle persone, dove gli spazi pubblici tornano a essere luoghi di relazione, socialità e gioco. Un progetto che procede passo dopo passo, con un obiettivo chiaro: migliorare la qualità della vita quotidiana, valorizzando ogni quartiere e restituendo centralità alla comunità.

Visita guidata in occasione giochi invernali Milano-Cortina presso Museo nazionale etrusco Rocca Albornoz

Riceviamo e pubblichiamo
Domenica 7 dicembre in occasione del passaggio della Fiamma Olimpica 𝐝𝐞𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨-𝐂𝐨𝐫𝐭𝐢𝐧𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟔,  il 𝑴𝒖𝒔𝒆𝒐 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒆𝒕𝒓𝒖𝒔𝒄𝒐 𝒅i 𝑹𝒐𝒄𝒄𝒂 𝑨𝒍𝒃𝒐𝒓𝒏𝒐𝒛 in collaborazione con 𝑨𝒓𝒄𝒉𝒆𝒐𝒂𝒓𝒆𝒔 organizza una visita guidata per famiglie alle ore 𝟏𝟔:𝟑𝟎 sul tema dello sport.
Un’occasione unica anche per scoprire un reperto normalmente non visibile al pubblico: un’anfora panatenaica della metà del VI secolo a.C. proveniente dalla collezione Cima Pesciotti.
Le anfore panatenaiche, premi delle feste ateniesi, erano decorate con scene atletiche e con la figura di Atena ed ebbero grande diffusione nel Mediterraneo.
Gli Etruschi, che apprezzavano l’arte greca, ne deposero esemplari di qualità notevolissima nelle tombe come segno di prestigio e contatto culturale.
L’ingresso al museo sarà gratuito nell’ambito dell’iniziativa ministeriale #domenicaalmuseo.
La visita guidata prevede, invece, un costo di 10€ per gli adulti e 6 € per i bambini dai 6 ai 12 anni (gratuita per i bambini sotto i 6 anni).
È possibile acquistare il servizio presso la biglietteria del Polo Monumentale Colle del Duomo in piazza San Lorenzo oppure online sul sito di Archeoares:
 Per maggiori informazioni è possibile contattare gli organizzatori scrivendo a didattica@archeoares.com oppure telefonando al numero 328 459 6238.

“MOODY’S PREMIA LA STABILITA’ DELLA GIUNTA ROCCA”

Riceviamo e pubblichiamo

Un secondo upgrade in pochi mesi che celebra bilanci più solidi, e soprattutto una gestione più efficace della sanità e del debito.
L’agenzia di rating Moody’s ha annunciato, per la seconda volta in pochi mesi, un nuovo miglioramento del rating della Regione Lazio, che passa da Baa3 a Baa2 con outlook stabile.
Moody’s, in particolare, riconosce un andamento operativo solido, entrate stabili, una struttura del debito più snella e un’elevata probabilità di supporto statale in caso di necessità.
“Si tratta di un ulteriore riconoscimento che premia l’intenso lavoro serio e responsabile svolto dall’attuale maggioranza di governo regionale, guidata dal Presidente Rocca, che con sforzo costante e attento ha saputo rendere una gestione finanziaria solida che ha fatto della tenuta in ordine dei conti uno dei punti cardine della propria azione amministrativa. L’agenzia conferma così alla nostra Regione un clima di fiducia nei confronti della stabilità economica.
Dopo mille giorni di giunta Rocca, grazie alle politiche messe in campo, la Regione Lazio passa al livello Baa2, che le consente di tornare ad essere attrattiva, ne aumenta e ne rafforza la posizione come istituzione affidabile nel panorama nazionale e internazionale.
Abbiamo chiuso una stagione di debiti che i cittadini stavano pagando a caro prezzo per aprirne una nuova fatta di equilibrio tra contenimento della spesa e politiche di investimento grazie al lavoro portato avanti dalla giunta Rocca e dall’assessore al bilancio Giancarlo Righini nel processo di risanamento dei conti regionali che rappresenta un esempio di gestione responsabile e lungimirante.”
E’ quanto dichiara Mario Luciano Crea, capogruppo della Lista Civica Rocca del Consiglio regionale del Lazio.

Tarquinia accoglie il 7 dicembre la Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026

Riceviamo e pubblichiamo

Farà tappa anche a Tarquinia il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, l’itinerario che dal 6 dicembre 2025 al 6 febbraio 2026 attraverserà l’Italia, percorrendo oltre 12.000 chilometri e coinvolgendo più di 300 comuni.
La città etrusca sarà protagonista nel pomeriggio di domenica 7 dicembre, quando la torcia olimpica attraverserà il centro cittadino tra le 16.15 e le 17.00.
Il transito interesserà l’ex strada provinciale Porto Clementino, via le Rose, via Giuseppe Volpini, corso Vittorio Emanuele, piazza Giacomo Matteotti, via di Porta Tarquinia e via Ripagretta, dove il corteo si concluderà.
Un appuntamento che si preannuncia come una vera e propria festa, offrendo alla cittadinanza l’opportunità di vivere da vicino uno dei simboli più forti e riconosciuti del movimento olimpico.
“Per Tarquinia – dichiara il sindaco Francesco Sposetti – è un onore accogliere la fiamma olimpica. Non si tratta soltanto di una tappa sportiva, ma di un momento di grande valore sociale e culturale, che ci inserisce all’interno di un percorso nazionale fondato su unione, storia e valori condivisi. Siamo certi che la città saprà rispondere con entusiasmo”.
Sottolinea l’importanza dell’iniziativa anche l’assessore allo sport Sandro Celli: “Il passaggio della torcia è un simbolo di pace, fratellanza e passione sportiva. Parla in modo particolare ai giovani e rappresenta un’occasione per valorizzare l’intero tessuto sportivo cittadino. Vogliamo che questa giornata sia un momento di aggregazione e che ribadisca i valori dell’impegno, del rispetto e della partecipazione”.
Il passaggio della torcia olimpica si inserisce in un momento particolarmente significativo per Tarquinia, che ricopre un ruolo di primo piano nell’avvicinamento ai Giochi Invernali di Milano Cortina 2026. Il 10 dicembre, infatti, il dossier della candidatura della città e della rete dei Comuni della DMO Etruskey al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 sarà presentato a Milano, presso la Fondazione Luigi Rovati.
Negli spazi della Fondazione poi, nell’ambito della mostra “I Giochi Olimpici. Una storia lunga tremila anni”, sarà esposta fino al 27 marzo 2026 la celebre Tomba delle Olimpiadi, tesoro dell’arte etrusca, proveniente dal Museo Archeologico Nazionale.