1 Ottobre, 2023
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Kaushik Basu: «Flussi migratori, l’Italia è in prima linea. Non può essere lasciata sola»

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Kaushik Basu (ex Capo consigliere economico del Governo indiano e Chief Economist della Banca Mondiale dal 2012 al 2016) ha preso parte alla 5ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, toccando temi di attualità politica.

Il Governo Meloni sta mettendo in atto una serie di azioni per contrastare l’aumento esponenziale dei flussi migratori – soprattutto clandestini – in Italia.  E polemizza con l’Europa e con la Germania per la non condivisione politica del problema. In sostanza, l’Italia viene lasciata sola. Come giudica la posizione del Governo italiano riguardo a questo tema?
Le preoccupazioni del Governo italiano sono comprensibili, perché l’Italia è in prima linea nell’affrontare il complesso problema dei flussi migratori. Esiste però la questione umanitaria: i migranti fuggono dai loro paesi per problemi legati ai conflitti e soprattutto a causa dei cambiamenti climatici che rendono il territorio invivibile. Piuttosto che prendersela con i migranti bisogna intensificare il dialogo europeo e affrontare il problema collettivamente, coinvolgendo i Paesi rivieraschi, soprattutto la Grecia. Le decisioni unilaterali non aiutano.

Come valuta la visione “aiutiamoli a casa loro” che spesso viene utilizzata quando si parla di come poter ridurre i flussi migratori?
È certamente opportuno lavorare nella direzione di un miglioramento della situazione economica dei paesi di origine dei migranti. Non è una soluzione facile, ma è necessaria. Migliorare le condizioni economiche della popolazione di alcuni Paesi africani può senza dubbio essere una scelta politica importante per raggiungere l’obiettivo di limitare i flussi migratori. Quindi è giusto andare là dove il problema esiste: la ricetta non può essere però applicata unilateralmente. È infatti molto complicato per un singolo Paese ottenere risultati. Diventano allora preziosi l’esperienza e il supporto di organizzazioni multilaterali come, ad esempio, la Banca Mondiale che con i suoi progetti mira a intervenire per migliorare le condizioni economiche di questi Paesi.

Parliamo di immigrazione economica: resta una questione legata ai lavori a bassa specializzazione? Cresce al tempo stesso nei Paesi occidentali anche l’immigrazione di personale altamente qualificato?
Nel mio Paese, l’India, l’emigrazione qualificata verso l’Occidente viene considerata un vantaggio perché vengono ad aprirsi corridoi di comunicazione e di scambio. Inoltre, i migranti economici qualificati sono in grado di far rientrare il denaro attraverso le loro rimesse. Al tempo stesso i Paesi occidentali accettano e apprezzano questa migrazione altamente specializzata e molto professionale. La questione dei migranti con bassa specializzazione è invece molto più complessa: è questo segmento più povero che necessita un piano di azione e il coinvolgimento della società civile. Ecco perché il Festival dell’Economia Civile di Firenze rappresenta un momento importante per individuare soluzioni sostenibili.

 

Manziana dedica il suo territorio al poliedrico scrittore italiano

Un inno a Gianni Rodari. E la nascita di un parco letterario

Tra le iniziative culturali promosse e messe in campo dal Comune di Manziana, vi è l’obiettivo di creare un parco letterario dedicato a Gianni Rodari, scrittore, giornalista, poeta e pedagogista italiano, che visse a Manziana per lungo tempo, nella sua casa di campagna. Il bosco, la Caldara, le Pietrische erano per Rodari rifugi per l’anima che qui respirava, ideava, fantasticava e creava composizioni per grandi e piccini, nella genialità del suo stile unico.

Sabato 9 settembre, si è svolta a via del Forte l’inaugurazione della prima panchina letteraria del paese, ovviamente dedicata a Rodari, acquistata di concerto con tutte le biblioteche del Sistema bibliotecario Ceretano Sabatino: su di essa è stata impressa la filastrocca “Le parole di Manziana”, con anche un disegno originale. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, appassionati di letteratura e bambini delle scuole locali, che tra meraviglia e lo stupore, hanno condiviso il ricordo del famoso concittadino.

Ma cos’è una panchina letteraria e cosa rappresenta? L’iniziativa si sta diffondendo sempre più su tutto il territorio nazionale e internazionale. Queste panchine, posizionate in spazi aperti al pubblico come parchi o giardini, sono dedicate alla letteratura e alla scrittura. Spesso, per la loro realizzazione vengono ispirate a libri, poesie o viaggi immaginari e vengono abbellite con raffigurazioni artistiche.
L’idea di dedicare una panchina letteraria a Gianni Rodari è stata un omaggio doveroso a uno dei più grandi autori per l’infanzia, e non solo, del nostro Paese.
La panchina letteraria è solo il primo passo verso la realizzazione di un vero e proprio parco letterario che sarà realizzato a Manziana in nome dell’autore, tanto che l’amministrazione comunale ha da poco ottenuto i fondi per l’attuazione di un progetto che legherà la lettura al territorio manzianese.  “In cielo e in terra. Manziana legge” verrà realizzato all’inno di “Ridateci Gianni Rodari”, realizzando numerose attività e iniziative locali che promuoveranno la letteratura tra tutte le classi di età, partendo dai più giovani, e che riporteranno Rodari nel cuore dei manzianesi.
Speciali postazioni di lettura per scoprire le pubblicazioni e i documenti di Rodari, nuove panchine letterarie, un itinerario sonoro dedicato alle sue filastrocche; e ancora, spettacoli, laboratori didattici, letture itineranti e mostre di libri e giochi tattili realizzati dai bambini. Un progetto ricco di iniziative che rappresentano un importante passo avanti nella promozione della lettura e della cultura all’interno del nostro territorio.

I cittadini di Manziana visiteranno luoghi e svolgeranno attività dedicati alla letteratura, dove potersi rilassare e magari ritrovare lo spirito bambino che continua a vivere in ognuno di noi. Inoltre, i laboratori creativi offriranno ai giovani l’opportunità di esprimere la propria creatività e di avvicinarsi al meraviglioso mondo della scrittura e dell’arte in generale.
Tutto questo sarà ovviamente possibile grazie alla collaborazione con oltre trenta figure professionali coinvolte tra associazioni, volontari, parchi, librerie, enti privati e liberi professionisti, che parteciperanno attivamente alla gestione e la realizzazione del progetto.
La cultura di un paese è inoltre un fattore chiave per attrarre turisti. Oltre alle bellezze naturali che Manziana offre, si darà enfasi alla cultura storica e letteraria locale, il che potrà contribuire in modo significativo a incrementare il flusso turistico.
Il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale, legato alla figura di Gianni Rodari, promuoveranno la creazione di esperienze autentiche per i turisti, che sceglieranno Manziana come meta culturale, oltre che naturalistica, storica e culinaria.
Un segnale tangibile dell’importanza che la cultura e la letteratura rivestono per il paese, in profonda connessione con l’ambiente naturale. Uno strumento innovativo che permetterà alle future generazioni un accesso sempre più facile e stimolante al meraviglioso mondo dei libri.

Rifiuti, le persone chiedono al municipio… ma le responsabilità sono del Comune

Come tanti altri articoli scritti sulla città di Roma, pure questo inizia ripetendo lo stesso schema, riassumibile pressappoco così: problema, situazione e conclusione.

Roma si è espansa molto nel corso degli anni e ha sempre avuto problemi con la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia e, di conseguenza, anche la pulizia delle strade.

Tutto ciò ricorda una battuta dello spettacolo “I 7 re di Roma” che recita all’incirca così: “Pare che ai Romani, Roma solo quanno che è zozza”.

Ridiamoci sopra per non piangere perché a oggi la situazione è parecchio grave, tra secchioni strabordanti, intere vie tornate in possesso dei cinghiali attirati dall’odore dei nostri scarti e problemi di gestione dei pochi mezzi a disposizione, appariamo tranquillamente come un paese abbandonato. I cittadini sono stanchi e non sanno a chi rivolgersi per capire come si evolveranno le cose.

Detto ciò non è difficile immaginare che molte persone, nel tentativo di ottenere risposte si rivolgano ai municipi che, però, non hanno potere sulle decisioni riguardanti l’argomento rifiuti, poiché a decidere è il Comune e i municipi possono semplicemente sostenere, come possono, le decisioni prese.

Il presidente del municipio XV Daniele Torquati, riguardo la criticità della situazione, spiega che «sebbene le competenze municipali al riguardo siano limitate, la situazione non è sottovalutata dal nostro municipio che è a lavoro con i responsabili territoriali di Ama per cercare di risolvere al più presto le criticità che stanno interessando i nostri quartieri in queste ore. Inoltre, stiamo lavorando e abbiamo lavorato perché gli interventi di decoro siano compresi in un sistema più strutturato anche a livello territoriale.  Agli interventi straordinari con diverse tipologie di mezzi impegnati, centri di raccolta ad hoc per rifiuti ingombranti e sfalci, abbiamo infatti aggiunto un piano di decoro e spazzamento meccanizzato, quest’ultimo completamente organizzato con le nostre forze, e ormai in vigore da un anno».

Come detto dal presidente di municipio il dialogo con i rappresentanti di Ama è costante nel tentativo di sopperire alle problematiche che si sono verificate come il rallentamento delle manutenzioni e l’annullamento, da parte del Tar, della gara del 2019 per l’acquisto di nuovi mezzi.

Si dice che Roma sia da visitare per pochi e non da vivere quotidianamente, il che è comprensibile, ma il lavoro che numerose persone svolgono nel tentativo di migliorare le cose è un simbolo di speranza.

Claudio Colantuono

A Bracciano uno dei momenti clou dei Lions, il passaggio della campana

I Lions club e il Leo club di Bracciano, Anguillara Sabazia e Monti Sabatini

 Il 9 settembre al ristorante “Persichella “di Bracciano si è svolta la cerimonia del passaggio della campana del Club Lions e del Club Leo di Bracciano, Anguillara Sabazia e Monti Sabatini.

La cerimonia sancisce l’importanza del passaggio dei ruoli del presidente e dei soci, non solo nella formalità dei loro incarichi, ma soprattutto nella valenza morale che contraddistingue la missione che ogni socio Lions e Leo chiede e accetta nel momento della propria adesione al Club, come il motto dei Lions “We serve” ben definisce. In presenza di molti ospiti, l’atmosfera di piacevole e serena convivialità si è alternata a momenti di solennità in cui il “past presidente” Pietro Lombardo ha ufficialmente consegnato la campana e il martello del Club al nuovo presidente, Walter Zambelli, mentre la presidente cedente del Leo Club Laura Leone faceva altrettanto con la nuova Presidente Sofia Pagliarani. Il nuovo presidente ha quindi ringraziato gli intervenuti, tra i quali numerosi rappresentanti Lions del Lazio, i sindaci di Manziana e Canale Monterano, le rappresentanze militari e i rappresentanti delle associazioni di volontariato, per la loro presenza e i soci del Club per le attività già svolte e per quelle che verranno attuate nell’anno Lionistico 2023/2024.
Il ritardo della cerimonia, che si sarebbe dovuta svolgere lo scorso giugno è dovuto al lutto del Club per l’improvvisa perdita dello stimato e amato socio Lucio Perna, già presidente del Club nell’anno 2020/21.
Si augura al nuovo presidente un ottimo anno Lionistico durante il quale, con il sostegno di tutti i soci, possa continuare i progetti e i service già in atto e intraprendere nuove iniziative a favore del nostro territorio.
Dianella Viola

Andrea Bocelli sbarca al Festival Nazionale dell’Economia Civile

Andrea Bocelli è stato tra gli ospiti della terza giornata al Festival Nazionale dell’Economia Civile in corso a Firenze.

Il tenore ha partecipato al panel “Oltre l’arte. Come rigenerare le persone”, insieme a Matteo Spanò (Presidente MUSe e Vice presidente Federcasse). Leonardo Becchetti (Direttore FNEC) ha consegnato ufficialmente ad Andrea Bocelli il riconoscimento di “Ambasciatore dell’Economia Civile”, per avere avuto la capacità di unire i principi dell’economia civile alla sua arte e diffondere i valori dell’uguaglianza, dell’integrazione e della sostenibilità. Il nuovo format del Festival “artisti per la sostenibilità” premierà ogni anno gli artisti più sostenibili di Italia.

«Fin da bambino – ha detto Bocelli – la passione per il canto mi ha fatto sentire la responsabilità di farlo al meglio, quando poi le persone ti donano il loro tempo per ascoltarti la responsabilità cresce ancora. Credo sia vero quello che diceva Dostoevskij: la bellezza ci salverà.

La cultura è un valore assoluto fondamentale, ma la cultura ha un costo e purtroppo non sono sicuro che tutti abbiano una vera e propria cultura: a tutti abbiamo dato un’alfabetizzazione, ma non si fa abbastanza perché la cultura media cresca, anzi mi sembra che si faccia di tutto affinché si impoverisca».

Un esempio di quanto sia capace di generare la cultura è il teatro del silenzio di Lajatico: «Quando un architetto del mio paese mi propose questa idea mi sembrò folle, invece poi si è rivelata vincente: oggi ci sono persone che vengono da ogni pare del mondo per assistere ad uno spettacolo in quel luogo, in un paese di 1200 abitanti».

Secondo Spanò «la cultura mette in connessione le persone e l’economia civile intende tessere un sistema di relazioni con la persona al centro, quindi l’arte e la cultura devono essere presenti al Festival dell’economia civile. L’arte è per sua natura generativa, insieme alla cultura hanno come obiettivo quello di rigenerare le persone, così come l’economia civile deve essere generativa perché ha come obiettivo quello di rigenerare la società.
La cultura è essa stessa motore di sviluppo e di ricchezza non solo quantitativa: un euro investito in cultura ne genera 3,2 e questo smentisce l’affermazione per cui con la cultura non si mangia e il valore va oltre quello meramente economico, perché ha reso grande il nostro Paese. È la comunione, la condivisione, l’impegno comune che ci trasforma: questo è il vero valore dell’economia civile».

Stefano Aversa (Presidente di Andrea Bocelli Foundation) ha dichiarato: «12 anni fa, pensare che l’idea avuta da Andrea e Veronica potesse diventare una realtà così strutturata era soltanto una bellissima visione. Sin da subito hanno voluto fortemente che la Fondazione fosse basata su valori concreti, che hanno trasmesso con perseveranza ed impegno della famiglia. Da quella visione sono partiti i primi programmi e dai programmi sono nati i progetti e dai progetti finalmente risultati. i risultati sono stati molto importanti, circa 54 milioni di euro sono stati raccolti in questi anni e sono stati tutti impiegati in progetti di crescita sia nel terzo mondo in Haiti e poi sempre più progressivamente in Italia. Da 3 o 4 persone iniziali ora siamo a più di 50 dipendenti e collaboratori in ABF, affiancati da più di 50 volontari che a loro volta impattano su circa 20.000 ragazzi e sulle loro famiglie sia che siano loro in ospedale, in uno slum in Haiti, vittime del terremoto del centro Italia o semplicemente come stiamo facendo adesso qua Firenze ragazzi che cercano loro la loro missione. Li stiamo aiutando a capire cosa vogliono, cosa possono fare, quali sono i propri talenti e a lavorare sulle soft skills per affrontare il futuro. Concludo con una cosa che dice spesso Andrea e nella quale crediamo fortemente “da soli si può fare tanto ma insieme si può fare molto di Più”».

 

C’è la sagra del fungo porcino a Oriolo

Canale Monterano, il 6 è il giorno della memoria

C’è la sagra del fungo porcino a Bracciano

Festival Nazionale dell’Economia Civile, affermare la cittadinanza attiva nelle nuove generazioni

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Educazione, nuove generazioni e cittadinanza attiva sono state le tematiche al centro del panel “Oltre l’individuo”, che si è tenuto a Palazzo Vecchio nel corso della 5ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile.

La cittadinanza attiva, nella visione di un’economia civile, è un motore di sviluppo che riesce a mettere in relazione responsabilità individuali e percorsi collettivi.

Annalisa Savino (Preside del liceo Leonardo Da Vinci di Firenze), intervenuta nella discussione, ha dichiarato: «Noi lavoriamo sull’educazione civica e sulla costruzione del senso di comunità. Abbiamo un progetto con un calendario che stimola la partecipazione dei ragazzi su determinati temi. Il 25 novembre, ad esempio, parleremo di violenza contro le donne: in quella data non ci saranno le materie tradizionali, come il latino o la matematica, ma diamo spazio ad iniziative organizzate dai ragazzi per far riflettere e coinvolgere gli studenti. L’obiettivo è stimolare la partecipazione e l’elaborazione del pensiero critico, attraverso un percorso pensato e organizzato dai ragazzi stessi.

Le famiglie hanno reagito bene, mentre la reazione dei docenti è stata più complessa e questo comporta fatica. Ci sono, infatti, delle sacche di resistenza da parte di alcuni insegnanti, che ancora pensano che per arrivare alla maturità serva solo trasmettere nozioni per superare l’esame. Serve, invece, un equilibrio per offrire una preparazione più completa, anche attraverso la partecipazione degli studenti, che su molti temi sono più avanti di noi».

 

Ester Barel (portavoce nazionale di Fridays For Future) ha invece detto: «Il nostro è un movimento orizzontale, che lotta per la giustizia sociale. Ho vent’anni e ho iniziato a fare attivismo quando avevo 16 anni. Negli anni il movimento, che è nato nel 2016, è riuscito ad avvicinare molte persone ed è cresciuto sia in Italia che nel mondo, non solo in termini quantitativi ma di consapevolezza riguardo la crisi climatica e i suoi impatti sulle nostre vite. Tutto quello che conosciamo è a rischio in questo momento: questa è una fonte di angoscia ma anche una grande opportunità per cambiare i paradigmi attuali. Chiunque può essere parte della soluzione, l’azione più importante è non pensare come individui, ma come parte di una collettività: questa per noi è la partecipazione attiva.
In Italia sono attivi 55 gruppi composti da persone di età eterogenea, ci sono persone di tutte le età specialmente oggi che il tema della salvaguardia ambientale non può più essere separato dal tema del lavoro: non è più accettabile il ricatto per cui si deve scegliere tra lavorare e proteggere l’ambiente».

Ladispoli, convocata la commissione affari istituzionali per lunedì 2 ottobre

Riceviamo e pubblichiamo – L’amministrazione comunale informa che, per le ore 17,00 del giorno 2 ottobre 2023, è stata convocata la Commissione Affari Istituzionali, Trasparenza, Partecipazione e Personale presso l’aula consiliare di Ladispoli per discutere i seguenti punti.

Modifica regolamento contributi associazioni.

Nuovo regolamento matrimoni.

Esame giustificazioni presentate da un consigliere comunale a seguito di declaratoria di decadenza ai sensi dell’art. 43 TUEL e dell’art. 15 dello statuto comunale