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“La raccolta differenziata a Ladispoli, allo scorso 31 dicembre, ha superato la soglia del 50% calcolando anche le zone non raggiunte da questo servizio”. Con queste parole il sindaco Crescenzo Paliotta ha tracciato un primo bilancio del porta a porta che entro la metà del 2015 verrà esteso in tutta la città.
“Al materiale – ha proseguito Paliotta – che viene portato agli impianti di recupero (umido, vetro, plastica, carta) che arriva al 41% vanno aggiunti gli ulteriori rifiuti che Ladispoli differenzia in altri impianti: i fanghi del depuratore, il verde degli sfalci e delle potature e i rifiuti delle grandi catene di distribuzione, dei ristoranti e delle pizzerie che vengono differenziati con contratti autonomi.
Facendo un calcolo complessivo si arriva al 50%: è chiaro che quando il porta a porta sarà esteso che al centro della città, che rappresenta un terzo dell’utenza complessiva, si arriverà sicuramente al 65%.
E’ opportuno sottolineare che questa percentuale non rappresenta la popolazione che partecipa al porta a porta bensì la quantità di rifiuto finale differenziato correttamente.
Ladispoli ha iniziato l’iter del porta a porta alcuni anni fa in via sperimentale con Miami e parte del Cerreto, dove si è avuta una risposta positiva da parte della stragrande maggioranza degli utenti.
Nel 2014 la raccolta differenziata è stata estesa anche ai quartieri Palo Laziale, Campo sportivo, Marina di San Nicola, case sparse, Caere Vetus e tra pochissimo sarà la volta del centro urbano.
In questi giorni, inoltre, dopo alcuni incontri con i cittadini, stiamo modificando l’erogazione dei servizi per quanto riguarda i ristoranti, i bar, le pizzerie e la zona case sparse”.
“Rivolgiamo un appello a tutti i cittadini – ha detto il delegato all’igiene urbana, Claudio Lupi – affinché collaborino al porta a porta. Il fatto che ci siano delle segnalazioni di abusi conferma il fatto che gli utenti hanno compreso l’importanza della differenziata. Differenziare bene vuol dire sia rispetto per l’ambiente che abbattimento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti”.
Da lunedì 19 gennaio inoltre due vigili urbani saranno adibiti al controllo del rispetto delle ordinanze per il conferimento dei rifiuti da parte degli utenti, delle ordinanze di divieto di sosta nelle vie dove è programmato il passaggio delle spazzatrici e del rispetto da parte della ditta del capitolato di appalto.
Domenica 8 febbraio alle ore 16,00, al castello Odescalchi di Bracciano, sono tutti invitati, in maschera, ad un percorso insolito e divertente che si snoda tra storia e leggenda nelle antiche e misteriose sale del castello.
Per i più piccini, tanti i compagni di viaggio da conoscere e seguire, un topo pasticcione, un fantasma , un principe geloso e una furba servetta che narrerà l’antica leggenda del re del lago nella stanza delle storie.
Tanti i misteri da svelare con la principessa Artemisia, per diventare insieme spettatori e protagonisti di un tempo che fu.
Il percorso è ideato e dedicato a tutta la famiglia, un’incontro col passato da fiaba, proprio nel nostro territorio.
Ricordiamo la prenotazione obbligatoria (0699804348), dato il numero limitato dei posti.
La Giunta comunale ha deliberato nei giorni scorsi l’approvazione del progetto di promozione della tutela degli animali, del loro benessere, della corretta relazione con l’uomo, con attività che coinvolgono le scuole del territorio con lezioni di zooantropologia ed i proprietari dei cani con corsi formativi.
Il progetto prevede varie fasi di esecuzione, che hanno inizio il 19 gennaio 2015 con le lezioni di zooantropologia didattica destinate alle classi dell’Istituto Comprensivo “M. Virgili” di Ronciglione.
La zoo antropologia didattica mira a promuovere il benessere animale e a valorizzare il rapporto con l’uomo.
Molte ricerche hanno evidenziato come l’animale rappresenti per il bambino una sorta di ginnastica mentale, che gli consente di immagazzinare modelli cognitivi da applicare poi alla realtà che lo circonda.
Gli obiettivi della zooantropologia didattica sono quelli di migliorare la conoscenza dell’alterità animale e la relazione con esso; agevolare i processi formativi e di integrazione della classe; stimolare i bambini a creare un centro d’interesse.
La seconda fase del progetto si svolgerà nei mesi di febbraio e marzo 2015 e prevede, con l’ausilio dei medici veterinari della Asl, l’organizzazione di un corso formativo per i proprietari di cani, con il rilascio di un patentino.
Il patentino è uno strumento di cui avvalersi per far conoscere ai proprietari i doveri e le responsabilità derivanti dalla scelta di convivere con un cane; nonché le esigenze etologiche e il linguaggio del proprio compagno a quattro zampe.
Un ulteriore fase comprende l’organizzazione di corsi di formazione/educazione per i proprietari di equidi sul benessere e la salute degli animali; sulle misure di sicurezza nelle fasi di addestramento degli animali e sull’impiego sportivo. Sono previste tre edizioni, a febbraio, giugno ed agosto 2015.
Infine, nei mesi di maggio, giugno e luglio 2015, verrà dato spazio a progetti sia con equidi che con cani, in collaborazione con il Centro Pet Teraphy del Servizio di Neuropsichiatria Infantile del Territorio. Sono previsti, in quest’ultima fase, due interventi: attività ludico ricreative e di socializzazione attraverso le quali promuovere il miglioramento delle qualità della vita e la corretta informazione uomo-animale; attività educative che attivino e sostengano le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione e inserimento sociale delle persone in difficoltà.
Un piano di interventi e promozione della tutela degli animali a 360°, che si conclude con l’elaborazione di un “Regolamento Comunale per il benessere e la tutela degli animali”, con il fine di promuovere la cura e la presenza di animali nel territorio, condannando e perseguendo ogni forma di maltrattamento.
Venerdì 16 Gennaio nella sala del Consiglio del XV Municipio, sotto l’invito del movimento “Rosso Donna”, sono state diverse voci femminili ad essersi esposte e presentate in virtù dell’idea comune e condivisa di riconoscersi all’interno di un territorio.
Le associazioni a difesa della donna che hanno partecipato all’iniziativa, insieme con le partecipanti stesse, hanno stilato una lista di idee e futuri progetti utili all’integrazione etica, morale e pratica della figura della donna.
“Contente di essere ascoltate e prese in considerazione, il XV Municipio lo vediamo sinceramente interessato all’incontro”, sostiene Lucia Favoccia, progettista e membro del movimento “Rosso Donna”.
“Il XV Municipio si impegnerà alla creazione di sportelli d’ascolto come servizi d’assistenza, è doveroso offrire un tal servizio alle nostre cittadine” sostiene la Consigliera Sara Martorano.
Con queste parole si conclude l’ innovativa giornata di Venerdì, con la speranza di significativi passi avanti verso un futuro più equo e dignitoso, dove essere “donna” diventi un privilegio.
Ieri, Domenica 18 Gennaio, si è svolta la ricorrenza vejanese di Sant’Antonio Abate, con musicisti dell’Associazione Filarmonica di Vejano, e della Racchia di Vejano.
A partecipare in molti e di tutte le età, la tradizione vuole che ci si incontri prima dell’alba per iniziare il giro del paese, portando allegria e colore.
I ricordi di questa tradizione risalgono sin dal primo dopoguerra, periodo in cui il paese cercava di rimettere in sesto ciò che l’occupazione tedesca si era lasciata alle spalle.
In questo clima, un gruppo di amici iniziarono a festeggiare l’apertura del Carnevale cercando di portare allegria in tutte le case del paese.
Da quel giorno in poi, fino ai nostri tempi, non c’è mai stato un anno primo della classica “Sveglia” musicale.
Dopo un periodo di emigrazione popolare i pochi musicisti rimasti a Vejano decisero di dare ancora più importanza a questa festa: G. Vacchio, V. Ragnoni, S. Schintu, F. Ravoni, A. Moretti, A. Spaziani, E. Tamburini, S. Ferrera, A. Bitti, F. Sterpa, G. Corrias, S. Sterpa e pochi altri si riunirono per fondare la “Sbornia”.
Canzoni come “Funiculì Funiculà”, “Marina”, “Società dei Magnaccioni” e altre canzoni italiane dei primi anni ‘60 divennero presto i cavalli di battaglia della “Sbornia”, accompagnando la Sveglia del paese fino al “Panonto”.
La giornata è proseguita con la messa e la benedizione degli Animali, momento in cui le associazioni di butteri hanno accompagnato la statua di Sant’Antonio in giro per il paese.
Conosciamo tutti la storia di Simone, il ragazzo a Ladispoli che aveva ripreso col suo cellulare gli scaricatori abusivi insultandoli “di brutto” perchè gettavano sfalci e potature nel fosso.
Tra i due attori in campo, Simone e gli scaricatori, è tornata la calma e questo non può che essere positivo.
L’uno veniva additato per aver violato la privacy, gli altri per aver violato l’ambiente e il decoro urbano con un atteggiamento abusivo: entrambi atteggiamenti a nostro avviso da non elogiare, bensì da ammonire benchè in fondo entrambi giustificabili.
Anche i video “incriminati” che avevano creato contraddittorio pare siano stati rimossi dalla rete.
il ragazzo, pur partendo dalla ragione, era secondo molti cittadini passato dalla parte del torto insultando gli scaricatori e violandone la privacy, trattandosi di una piccola ditta locale che affronta, in un momento di crisi, non poche difficoltà per sbarcare il lunario nel periodo forse più nero della storia di Ladispoli.
E poi lo scarico consisteva in effetti in un po’ di erba scaricata su altra erba: per molti concime .
La vicenda dovrebbe aiutarci a comprendere meglio le nostre carenze: se da un lato dobbiamo fare in modo che sia più agevole ed economico in futuro lo scarico di potature e calcinacci per le aziende ed i privati, dall’altro dobbiamo cercare di giungere ad una soluzione per quanto riguarda l’istallazione o meno di un impianto di compostaggio.
Nasce ad Anguillara Sabazia una nuova associazione, un laboratorio di idee organizzato da 4 giovani imprenditori e professionisti locali – Michele Cardone agente immobiliare, Mario Fantauzzi geometra e consigliere comunale di opposizione, Stefano Mondati architetto e Gianluigi Pignoloni laureato in conservazione dei Beni Culturali.
“A volte la crisi è un’opportunità per aprire gli occhi, per capire che è il momento di rimboccarsi le maniche, per osservare i problemi con un’ottica diversa e convincersi che uniti si possono ottenere risultati fino ad ora insperati.”
Con questo spirito i fondatori dell’associazione, provenienti da storie ed esperienze diverse, si sono incontrati e riconosciuti dando vita ad un gruppo di lavoro aperto, con il comune intento di approcciare in maniera diversa alle problematiche che affliggono il territorio, pronti a dare il proprio contributo per creare un futuro migliore per il paese e tutti i cittadini di Anguillara Sabazia.
Dalla voglia di comprendere ed affrontare le problematiche amministrative, sociali ed economiche che da anni affliggono Anguillara, è scaturito un primo incontro il 5 gennaio con alcuni rappresentanti del territorio per discutere concretamente ed iniziare insieme un nuovo percorso fatto di confronto e partecipazione.
L’incontro è avvenuto presso l’oratorio Madonna della Rena. Questo luogo simbolico, in passato centro di aggregazione sociale, che oggi torna a vivere di una luce nuova, ha fatto da sfondo ad un confronto basato sull’ascolto dei problemi reali che giornalmente affronta chi svolge la propria attività sul nostro territorio.
All’appuntamento sono intervenuti oltre ad imprenditori e professionisti di vari mondi economici che hanno voglia di dare anche loro il proprio supporto, il presidente dell’Associazione commercianti di Anguillara, il vice presidente della Pro Loco, il presidente dell’Area Artigianale ed il presidente della Polisportiva di Anguillara.
La neonata associazione svilupperà il proprio percorso attraverso l’analisi, lo studio e la proposta di soluzioni possibili tramite il confronto con tutte le attività sociali, culturali, sportive ed economiche presenti sul nostro territorio, ma soprattutto mediante la programmazione di iniziative e progetti condivisi con il maggior numero di cittadini che si riconosceranno nel progetto costituito, e che saranno pronti a investire energie ed idee mettendosi al servizio del proprio paese.
Cercare di migliorare il luogo in cui si vive non è solo un’opportunità utile, ma è un dovere civico.
Un’altra Anguillara è possibile, bisogna cominciare a coltivare un grande campo senza recinti.
Direttamente dall’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, arriva al cinema Quantestorie di Manziana l’ultimo eccellente prodotto di Wim Wenders, un maestro del cinema contemporaneo: Il Sale della Terra.
L’autore proprio a Roma ha partecipato, tra l’altro, ad un incontro col pubblico per presentare questo notevole film documentario e per discutere appunto dello stretto rapporto e della forte interazione che sempre più vanno esistendo tra “Cinema e Fotografia”.
“Il Sale della Terra”, infatti, è interamente realizzato con foto scattate nei luoghi di maggiore sofferenza del mondo, dal Sahel ai Balcani al Rwanda.
Opera di uno dei più celebri fotografi viventi al mondo, Sebastião Salgado, il documentario vuole rendergli omaggio.
Non a caso Wim Wenders, nella realizzazione di questo docu-film è stato affiancato dal figlio di Salgado, Juliano Ribeiro RibeiroRibeiro. Per un alto esempio, al tempo stesso, di testimonianza e denuncia delle condizioni in cui si vive e dei problemi che affliggono quelle zone spesso considerate terre “marginali” del mondo, mentre ne sono una risorsa inestimabile. Facendone un resoconto dettagliato, approfondito, preciso, puntuale e documentato appunto in maniera concreta e reale, senza finzione né nessuna mistificazione dei dati di fatto, ne diventa un simbolo di memoria immortale quasi.
Qui a Manziana sarà in programmazione fino al 21 gennaio prossimo; eccetto martedì 20 poiché il cinema è chiuso per riposo. Questi gli orari delle proiezioni: alle ore 17 ed alle ore 18:40 sabato 17; alle ore 17:30, 19:30 e alle 21:30 domenica 18; alle ore 19:30 ed alle ore 21:30 lunedì 19; infine, nell’ultima giornata di mercoledì 21, alle ore 17:30. Il costo è sempre di 6 euro, di 5 euro per i ridotti e di 4 euro, il ridottissimo per tutti coloro che sono muniti della Promocard.
Dunque ancora diversi pomeriggi per gustare questo “omaggio alla bellezza del pianeta che viviamo” in cui, passando attraverso la trasformazione del Brasile dove è stata attuata un’opera di rimboschimento esemplare, si vuole rendere atto ai Salgado del loro “impegno a favore dell’ecologia”, in un’epoca in cui non è mai inutile ricordare l’importanza delle tematiche e problematiche “verdi”.
Soprattutto anche per, come vuole evidenziare Wenders, “non perdere la fede nell’uomo” e nelle sue doti e capacità costruttive più che autodistruttive e nocive a sé ed all’ambiente appunto.
Tale input poteva venire solo da chi, come Sebastião Salgado, sono circa 40 anni che testimonia i fatti più sconvolgenti e memorabili che caratterizzano il nostro pianeta, a partire dalle carestie, dalle migrazioni di massa, ai conflitti internazionali. Attualmente vive a Parigi e quella per il documentario è una passione che ha scoperto a seguito degli studi universitari di economia e statistica quando decide, dopo una missione in Africa, di diventare fotografo.
Il primo dei suoi tanti capolavori è un reportage sulla siccità del Sahel del 1973, seguito da uno sulle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Europa. Una passione sempre più forte tanto che, nel 1994, decide di creare con Lelia Wanick Salgado, Amazonas Images, una struttura autonoma completamente dedicata a queste cause.Un lavoro meticoloso che può richiedere mesi e persino anni, che poi sfocia in libri tradotti in diverse lingue e mostre in tutto il mondo.
Come accaduto per La mano dell’uomo, una pubblicazione monumentale di 400 pagine, uscita nel 1993, tradotta in sette lingue e accompagnata da una mostra presentata finora in oltre sessantamusei e luoghi espositivi di tutto il mondo.
Molte le altre opere monumentali che potremmo citare. Di recente, nel 2013, Salgado ha dato il suo sostegno alla campagna di Survival International per salvare gli Awà del Brasile, la tribù più minacciata del mondo. I diritti dei lavoratori, la povertà e gli effetti distruttivi dell’economia di mercato nei Paesi in via di sviluppo son i principali temi che affronta questo fotografo impegnato. Non a caso, tra l’altro, uno dei suoi libri si intitola “100 Foto per difendere la libertà di stampa (Edizioni Gruppo Abele novembre 1996), a dimostrazione di quanto la sua produzione sia sempre attuale, pensando al recente caso avvenuto a Charlie Hebdo in Francia.
E se a lui si associa un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, fotografo, critico cinematografico e scrittore tedesco quale Wenders ne nasce un connubio di forte calibro. Esponente di primo piano del Nuovo Cinema tedesco, ha conosciuto il successo internazionale dirigendo pellicole quali Lo stato delle cose, Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino che gli sono valsi numerosi riconoscimenti di carattere internazionale. Palma d’oro a Cannes nel 1984, ha inoltre ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1995. E sono numerose le sue opere, soprattutto documentari, di rilievo che potremmo citare; tra tutti due esempi: “Buena Vista Social Club” (1999) e “Pina” (2011, documentario e lungometraggio in 3D sul teatrodanza). La qualità dello spettacolo cinematografico è assicurata.
Domenica 18 gennaio dalle 17.30 presso il Palazzo dei Granaroni, ingresso da Via dei Forni, la cooperativa sociale Lymph@ presenterà il nuovo programma di visite guidate per il periodo compreso fra Gennaio e Giugno 2015.
Può ormai considerarsi una piacevole consuetudine per gli amanti di passeggiate, escursioni e bellezze della Tuscia, iniziare l’anno con questo tradizionale appuntamento.
Protagonista del pomeriggio sarà il territorio a nord di Roma, a cavallo tra le provincie di Roma e di Viterbo.
Ed è qui che la cooperativa, attiva da sette anni nel campo dell’educazione ed interpretazione ambientale, dell’archeologia e della comunicazione, è diventata da tempo un punto di riferimento per centinaia di persone: per coloro che vogliono conoscere più da vicino la natura, i paesaggi, la storia e le tradizioni del territorio in cui vivono e per i tanti turisti e camminatori che invece, per la prima volta, si avvicinano alle sue bellezze.
Alle 17.30 un tè di benvenuto e l’inaugurazione della mostra fotografica “Sguardi su mondi possibili”, giunta ormai alla sua quarta edizione, accoglieranno i partecipanti.
A seguire saranno svelate le mete delle prossime escursioni: ai “grandi classici” del repertorio di Lymph@, anche quest’anno si vanno ad aggiungere nuovi itinerari, studiati per offrire una scelta ancora maggiore a coloro che vogliono scoprire gli angoli più nascosti e ricchi di storia e bellezze naturali della Tuscia.
Il pomeriggio proseguirà, alle 18.45 circa, con la proclamazione e premiazione del concorso fotografico “Sguardi su mondi possibili”, competizione alla quale hanno partecipato molti degli escursionisti con i quali, nel corso del 2014, Lymph@ ha avuto il piacere di camminare.
Selezionate, fra diecine di scatti, le foto più rappresentative per ciascuna delle categorie in concorso: ambiente e natura, storia e natura e uomo e natura, a cui si aggiungono “categoria facebook”, che individua la foto più apprezzata nel web, e quella “fuori concorso”, riservata agli amanti del territorio.
Per finire, attorno alle 19.30 il ristorante-pizzeria “La Tavernetta” (a Montevirginio, frazione di Canale Monterano), da diversi anni inserito nel progetto di promozione del territorio ideato e promosso da Lymph@, “Turismo in Rete”, sarà pronto ad accogliere coloro che vorranno concludere la serata in allegria e all’insegna della buona cucina.
È stato approvato dall’Amministrazione comunale di Cerveteri il progetto definitivo della nuova rotatoria che sorgerà a breve all’ingresso della città, sostituendo il semaforo all’incrocio di Via Settevene Palo con Via Chirieletti.
“Anche nel corso del periodo natalizio – ha annunciato il Sindaco Alessio Pascucci – abbiamo lavorato per portare avanti la programmazione delle opere pubbliche. La Giunta approvato un atto che riguarda uno spazio urbano nevralgico all’ingresso di Cerveteri. Oltre a regolare i flussi veicolari, aumentando la sicurezza stradale, la rotatoria si pone come opportunità di ridare dignità all’accesso principale di Cerveteri. Nel progetto iniziale, fatto dalla precedente Amministrazione, era prevista una fontana monumentale al centro della rotonda, un’opera dal un costo altissimo e non certo prioritaria. Con la collaborazione gratuita del progettista abbiamo invece inserito all’interno dell’aiuola centrale un elemento in pietra sul quale vorremmo poggiasse un’Opera prodotta da un artista o da un artigiano di Cerveteri, e scelta dai cittadini con un sondaggio pubblico”.
Il Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Zito, ha seguito da vicino il progetto: “Distribuendo le risorse in maniera differente rispetto al progetto iniziale, fatto dall’Amministrazione precedente, abbiamo scelto di fare degli interventi di riqualificazione urbana a favore delle aree circostanti, come la copertura tramite siepi della centrale elettrica, una diversa sistemazione di Via Chirieletti e di Via Brini con interventi sui parcheggi delle attività commerciali e sulle opere viarie. L’aiuola verde centrale della rotonda e le corone pavimentate, inoltre, saranno illuminate per migliorare la percorribilità. Siamo soddisfatti del lavoro fatto e confidiamo di poter avviare i cantieri nel corso di quest’anno”.
“L’importo per l’esecuzione delle opere – ha specificato il Vicesindaco – al netto di tutti gli oneri, è di 375.793,95 euro, in un quadro economico complessivo d’appalto di 500.000 euro. Il finanziamento dell’opera risale al 2008, quando fu acceso un mutuo di 500.000 euro, sul quale da allora il nostro Comune paga l’ammortamento. Ci è sembrato prioritario, non appena è stato possibile, utilizzare quelle risorse ancora ferme e concretizzare l’opera. Siamo ora in attesa dei previsti pareri della Provincia di Roma per mettere a gara il progetto esecutivo”.
“Sempre in tema di sicurezza – ha aggiunto Zito – aggiorniamo i cittadini che stiamo continuando a fare pressioni per trovare un accordo tra Provincia di Roma, Autostrade SpA e ANAS per realizzare la rotonda stradale all’ingresso autostradale, un’altra opera cruciale. La nostra Amministrazione ha stanziato nel Bilancio 2014 ben 1,4 milioni di euro per la messa in sicurezza delle strade. Ciò è stato possibile grazie ad un attentissimo lavoro di ricognizione sui mutui residui derivanti da opere compiute. In questo modo siamo riusciti a rendere spendibili ben 900.000 euro, che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzati nei meandri del bilancio. Altri mutui che abbiamo trovato accesi, e su cui pagavamo da anni gli interessi, riguardavano opere mai realizzate come la ripavimentazione di una porzione del centro storico e la rotonda di ingresso alla città, entrambe opere che abbiamo deciso di programmare nel 2015”.