24 Aprile, 2024
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Sveglia all’alba nella giornata di Sant’Antonio Abate per i musicisti di Vejano

Ieri, Domenica 18 Gennaio, si è svolta la ricorrenza vejanese di Sant’Antonio Abate, con musicisti dell’Associazione Filarmonica di Vejano, e della Racchia di Vejano.

A partecipare in molti e di tutte le età, la tradizione vuole che ci si incontri prima dell’alba per iniziare il giro del paese, portando allegria e colore.

I ricordi di questa tradizione risalgono sin dal primo dopoguerra, periodo in cui il paese cercava di rimettere in sesto ciò che l’occupazione tedesca si era lasciata alle spalle.

In questo clima, un gruppo di amici iniziarono a festeggiare l’apertura del Carnevale cercando di portare allegria in tutte le case del paese.

Da quel giorno in poi, fino ai nostri tempi, non c’è mai stato un anno primo della classica “Sveglia” musicale.

Dopo un periodo di emigrazione popolare i pochi musicisti rimasti a Vejano decisero di dare ancora più importanza a questa festa: G. Vacchio, V. Ragnoni, S. Schintu, F. Ravoni, A. Moretti, A. Spaziani, E. Tamburini, S. Ferrera, A. Bitti, F. Sterpa, G. Corrias, S. Sterpa e pochi altri si riunirono per fondare la “Sbornia”.

Canzoni come “Funiculì Funiculà”, “Marina”, “Società dei Magnaccioni” e altre canzoni italiane dei primi anni ‘60 divennero presto i cavalli di battaglia della “Sbornia”, accompagnando la Sveglia del paese fino al “Panonto”.

La giornata è proseguita con la messa e la benedizione degli Animali, momento in cui le associazioni di butteri hanno accompagnato la statua di Sant’Antonio in giro per il paese.

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