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Sarà Emanuele Rallo (Lista Civica “Insieme per Oriolo”) il nuovo Sindaco di Oriolo Romano: a decretarlo è il 50.78% delle votazioni (1.128 voti) nella giornata di ieri, su un totale di 2.918 elettori.
L’affluenza alle urne, pari al 73.14% ed in diminuzione del 3.78% rispetto alle precedenti elezioni, ha visto un discreto successo anche per il candidato Tommasino Torzi (Lista Civica – Scelt@ comune) con il 29.35% (652 voti); a seguire Fernando Antonio Bucci (Lista Civica – Un’Altra Oriolo) con il 10.08% (224 voti); ed infine Stefano Gasperini (Lista Civica – Cambia Oriolo) con il 9.77% (217 voti).
E’ Claudia Maciucchi, candidata con la Lista Civica “Chi ama Trevignano”ad aggiudicarsi la vittoria a Trevignano Romano: 1.672 voti per un traguardo del 50.45%.
Su 4.220 elettori, l’affluenza al voto nella giornata di ieri a Trevignano è stata del 73.49% rispetto all’ 81.09% delle precedenti elezioni comunali.
La candidata concorrente, Barbara Dominici, raggiunge invece il 49.54% (1.642 voti) insieme alla lista civica “Costruiamo il Domani”
Alessandro Bettarelli (Lista Civica – Progetto Locale) spiazza il candidato concorrente con un risultato schiacciante: vittoria con il 64.31%, pari a 1.624 voti su un totale di 3.256 elettori.
L’affluenza alle urne nella giornata di ieri è stata del 75.86%, una riduzione drastica rispetto alle precedenti elezioni comunali, per cui si registrò l’82.13%.
Angelo Stefani (Lista Civica – Liberi Indipendenti Uniti), precedente sindaco di Canale Monterano, lascia quindi il posto al suo successore dopo aver registrato il 35.68%, pari a 901 voti.
Complice il ponte lungo del 2 giugno o una consapevole scelta di astensionismo, alle ore 23 l’affluenza alle urne risulta bassa: secondo il dato diffuso dal Viminale, il 57.19% dei votanti si è recata alle urne nella giornata di oggi.
Quest’oggi saranno tredici milioni gli italiani chiamati al voto per le elezioni amministrative dalle ore 7 alle 23, per un totale di 1.342 comuni, di cui 7 comuni capoluogo di Regione e in 18 capoluogo di provincia.
I candidati sindaci a queste elezioni sono complessivamente 186, di cui 153 maschi (82,26%), 33 donne. Meno accentuato lo squilibrio tra i candidati consigliere: sono 16.388 i candidati di cui 9.240 maschi (56,38%); 7.148 candidate le candidate di sesso femminile (43,62%). Dei candidati a sindaco, 19 hanno tra i 18 e i 35 anni; 49 tra i 36 e i 45 anni; 64 tra i 46 e i 55 anni; 32 tra i 56 e i 64 anni; infine 22 oltre i 64 anni.
Bellissima iniziativa dei ragazzi del Liceo Artistico di Anguillara Sabazia che, il 28 e il 29 maggio scorso, si sono seduti tra i vicoli del paese e ne hanno realizzato degli scorci, con la creazione al momento di opere pittoriche e grafiche.
Il progetto “Estemporanea di pittura” è stato diretto dai Professori Augusto Ceracchi del laboratorio di scenografia e progettazione e Leone di architettura e ambiente, dell’I.I.S. L.Paciolo, che hanno organizzato una manifestazione artistica con concorso a premi, decretandone alla fine un vincitore. Il lago ha fatto da sfondo inoltre a splendide produzioni rappresentanti un grande cavallo in stile etrusco, un orologio in basso rilievo e un modello di aeroplano pilotato da Snoopy. Nonostante la poca collaborazione di chi ha gestito la festa che ha ospitato questo splendido evento, in quanto al momento dell’allestimento già si erano piazzate fronte lago delle bancarelle, per due giorni il paesaggio lacustre ha dato modo ai ragazzi di esprimere il loro estro e di esporlo in un contesto davvero suggestivo come quello che offre il nostro territorio.
Il 29/05/2016 si è svolta la tradizionale festa del corpus Domini, l’infiorata. Questa ha radici antichissime che risalgono al xvII secolo sorta all’interno della basilica vaticana per idea di Benedetto Drei, ebbe il suo inizio a Genzano dove continuò sino al xvIII secolo a Roma si interruppe già a partire dal xvII secolo, la festa rimase bloccata per due periodi consecutivi di diciannove anni a testa dal 1845 al 1863 e poi dal 1875 al 1891. Per poi riprende ed essere bloccata negli anni della seconda guerra mondiale.
È dal 1992 anno del congresso eucaristico interdiocesano che questa celebrazione viene festeggiata da sempre più città senza subire interruzioni. Per questa giornata abbiamo deciso di fare luogo a uno dei tanti e meravigliosi borghi medievali della nostra zona: Sutri, il borgo e i suoi vicoli si sono coperti in questo giorno di festa di tappeti floreali e di ogni colore, con immagini sacre e giochi geometrici, il borgo ha preso vita e colore, ma ciò che più a reso speciale questa festa è l armonia e la collaborazione che si riveste in tutti i partecipanti addetti alla creazione di queste opere. Abbiamo chiesto a Marina Stefanizzi una delle tante partecipanti cosa pensa di questa giornata e come questa viene vissuta dai giovani e da tutti loro. Prima di lasciarla andare abbiamo voluto sapere da lei un altra cosa com’è l aria che si respira durante queste giornate di lavoro. < quanto riguarda l’atmosfera, direi che all’inizio c’è una grande apprensione legata alle condizioni del tempo. Bastano 5 minuti, come è successo quest’anno, per mandare in fumo il lavoro di ore! Una volta iniziato, l’atmosfera diventa conviviale e di grande allegria per poi finire con la grande soddisfazione per ciò che si è realizzato.> Dunque sono la passione, la dedizione e la voglia di continuare una così bella tradizione, che fa parte delle nostre radici ormai da tempo che rendono questa giornata imperdibile e piena di gioia e vita.
Dubbi su un’opera costata 200.000 euro, che per ora non ha funzionato nemmeno un minuto.
Inaugurato in pompa magna lo scorso 21 maggio dal Sindaco Stefani alla presenza dell’ex assessore ai Rifiuti della Giunta Polverini, Pietro Di Paolo, il compostore “più grande d’Italia” (come lo hanno definito in molti senza domandarsi quanti ce ne sono davvero di questo tipo nel nostro Paese) non ha ancora funzionato un minuto. E sembra proprio che non funzionerà neanche a breve, viste le azioni non proprio banali necessarie per avviare un “coso” del genere.
Ma i dubbi sull’operazione non sono pochi. Il punto nodale, accuratamente evitato in sede di inaugurazione, ma anche nei documenti di progettazione resi disponibili dal Comune, è proprio il lavoro preventivo di stima costi/benefici, che in un contesto come questo è fondamentale. Soprattutto quando si tratta di dare risposte ai cittadini di Canale e Montevirginio, che hanno visto nell’ultimo quinquennio da una parte aumentare il costo complessivo del ciclo dei rifiuti (e conseguentemente le tariffe TARI), dall’altra diminuire la percentuale di raccolta differenziata dal 67 al 60%. Un lavoro che doveva portare a quantificare, prima dei discorsi ufficiali e del taglio di nastri, in che misura si riduce il costo globale di gestione e, conseguentemente, il carico sui cittadini.
Come non appare chiaro, sulla base dei requisiti di funzionamento dell’impianto, se è necessario
garantire un certo livello di qualità della frazione “umido” che alimenta il compostore, non solo per assicurare un compost di qualità (o almeno non inquinato) in uscita, ma anche per favorire le migliori condizioni di funzionamento dell’impianto, se esiste cioè una fase di trattamento preventiva dopo la raccolta, che significa un sensibile impatto organizzativo da valutare opportunamente quantificandolo in costi.
Non è chiaro nemmeno se questo tipo di compostore produca o meno “percolato”, rifiuto speciale altamente inquinante, che nel caso dovrebbe essere smaltito con cura e relativi costi.
Infine, come ultimo aspetto più prettamente contrattuale, non è stata fornita alcuna indicazione su come la gestione dell’impianto ricada negli impegni contrattuali della Soc. Coop. “29 Giugno”, la quale, evidentemente, è tenuta a rispondere a quanto stabilito dal capitolato di gara, rispetto al quale l’inserimento del compostore appare come una significativa variazione degli accordi, da valutare sia in termini operativi/organizzativi, che economici sul medio e lungo periodo. Se, a tutto questo, si aggiunge una fase di necessaria formazione per il personale (che per ora non c’è stata), che deve garantire il corretto e continuo funzionamento dell’impianto, si comprende bene cosa avrebbe dovuto implicare la scelta di un “compostore di prossimità”, come si chiama in termini tecnici, a Canale.
Insomma, a giudizio degli scriventi sembra proprio essere davanti a una tipica operazione dove a fronte dell’acquisto di tecnologia con denaro pubblico si tralascia, completamente o quasi, la fase di progettazione e di gestione necessaria a far sì che quella tecnologia si trasformi in un servizio utile per il cittadino. Tant’è che, dal giorno dell’inaugurazione, il compostore non è ancora entrato in funzione, né sembra lo farà a breve.
Alcuni dati sul compostore:
Spesa complessiva: 200.000 euro.
Forma: finanziamento regionale.
Ditta appaltatrice: Comar srl di Sinalunga.
Ditta subappaltatrice: Fer Carpenteria Metallica srl di Riano.
Gestione: Cooperativa 29 Giugno.
Inaugurato: dal Sindaco Stefani, il 21 maggio, alla presenza dell’ex Assessore ai Rifiuti della Giunta Polverini Pietro Di Paolo.
Ore di funzionamento: ad oggi 0 (zero).
I gruppi consiliari al Comune di Canale Monterano Voci di Strada ed Esperienza e Rinnovamento
Al via nel Municipio Roma XV l’avviso pubblico per l’affidamento temporaneo dei locali scolastici, in orario extrascolastico, per attività culturali e sociali, per l’anno 2016/2017.
Il bando, mirato a garantire un migliore utilizzo del patrimonio scolastico, mira a fornire ai partecipanti la concessione temporanea delle scuole del Municipio per lo svolgimento di attività culturali e sociali senza scopo di lucro, al di dell’orario scolastico. Potranno partecipare organismi territoriali senza scopo di lucro, che dovranno presentare la domanda di partecipazione, oltre che presso il Municipio XV, anche presso il dirigente della scuola dove si intende svolgere l’attività.
La domanda potrà essere presentata entro e non oltre le ore 12:00 del 16 giugno 2016, secondo le modalità descritte al seguente link.
“Si tratta di un bando estremamente importante per il nostro Municipio: l’idea di base infatti è rendere la scuola un luogo aperto e di incontro anche al di fuori dell’orario scolastico, dove svolgere attività culturali e di aggregazione sia per i ragazzi che per gli adulti. Ricordiamo infine che l’uso dei locali scolastici è del tutto gratuito.”
Così in una nota Alessandro Cozza, Assessore alla Scuola del Municipio Roma XV.
Pubblichiamo la nota stampa inoltrataci dall’Ufficio Stampa Pd di Ladispoli.
Come un film/polpettone, da flop al botteghino, il Movimento 5Stelle di Ladispoli insiste sulle sceneggiature a tinte fosche. Uno degli ultimi copioni della serie ha come soggetto l’Auditorium Massimo Freccia e relativo bando pubblico. Ci riferiamo al comunicato, apparso nei giorni scorsi, dai soliti toni intimidatori e sospettosi nei confronti dell’ Amministrazione comunale. Toni tipici di chi, al grido “vogliamo vederci chiaro”, non sa curare il proprio strabismo o non fa uso di quegli igienici salviettini utili per le lenti appannate. A leggere la lunga filippica dei 5Stelle salta agli occhi l’avversione quasi viscerale nei confronti dell’iniziativa privata (“Ladispoli bazar” senza tener conto che nel “bazar” ci sono posti di lavoro) l’illusione di un sogno autarchico antistorico (sarebbe questa la “decrescita (in) felice”?) e la sindrome da esclusi quanto alle decisioni che l’Ente legittimamente prende. Esclusi dal Consiglio comunale per propria volontà – ricordiamo – alle ultime elezioni amministrative. I “nostri” entrano a gamba tesa nel mondo dello spettacolo (l’Auditorium è una struttura spettacolo-polivalente) con perfetta ignoranza e malafede di tutto ciò che regna all’interno della gestione di questo settore. In gergo politico si chiama “salto della quaglia”. Si spargono sospetti su “strane coincidenze” e si fa finta di non sapere che il project del Comune per il cinema teatro, che accrescerà l’offerta culturale della nostra città, è stato pubblicato sul sito del Comune e su quotidiani nazionali già da febbraio 2016. I Comuni non gestiscono sale né possono costringere gli esercizi privati a stare aperti. Dal canto nostro, come PD, ci siamo rivolti agli addetti ai lavori e per chiarezza nei confronti di chi legge, trasmettiamo come funziona una struttura-spettacolo: Deve avere in pianta un organico che ne garantisca il funzionamento e cioè un Direttore/programmatore, due cassiere che si alternino sulla base degli orari, un addetto alla sala. A ciò si aggiungono gli addetti alle pulizie e quelli alla supervisione tecnologica. In più le spese correnti e le tasse. Programmare significa avere contatti stabili con i distributori delle Case cinematografiche per il noleggio delle pellicole ( con percentuali alte e variabili) e relativa Siae e pubblicità e con gli impresari teatrali che non fanno certamente beneficenza. Tutto ciò sulla base di una garanzia di gestione della struttura in termini temporali permanenti e non episodici pena l’aumento dei costi di programmazione. Chiaramente una struttura di questo tipo è in grado di offrire alle varie fasce di spettatori una scelta variegata e di qualità. Quando ci sono le condizioni i Comuni possono offrire ai privati la possibilità di gestire immobili pubblici per fini culturali: grazie ad una programmazione iniziata venti anni fa, oggi il Comune di Ladispoli può facilitare il percorso per arrivare ad un cinema teatro Auditorium. Senza scomodare termini da linguaggio globalizzato, significa fare sinergia, tramite bando, coi privati (ovviamente professionisti e non improvvisatori) stipulando un accordo in termini temporali ed economici con i piatti della bilancia perfettamente allineati. E’ il caso di molti Comuni più piccoli, uguali o più grandi di Ladispoli che si sono mossi come gestione su queste coordinate: il privato ha in dotazione una quota calendario, mentre l’Ente si riserva un’altra quota calendario per utilizzare la struttura come spazio aperto, fruibile dalla comunità culturale del luogo. Forse per i 5Stelle tutto ciò significa “vivacchiare”, non la pensano così altri Comuni che già operano come sopra descritto e con piena soddisfazione dei cittadini.
Una vera e propria discarica a cielo aperto. Questo è lo spettacolo che si è presentato agli occhi dei volontari dell’associazione ambientalista Fare Verde, che stamani hanno effettuato un sopralluogo all’incrocio tra via Siligato e via Flores, nella zona industriale di Civitavecchia.
“Ci sono giunte le segnalazioni di alcuni cittadini – dichiara il presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi – e abbiamo effettuato un sopralluogo per renderci conto della situazione. Lo spettacolo è incredibile: una vera e propria discarica abusiva costituita da una quantità enorme di rifiuti di ogni genere.
Tra l’immondizia abbandonata spiccano cavi elettrici, guaine in plastica, video per computer, un frigorifero, due materassi, legno, contenitori in plastica, carta. Alcuni operai che lavorano nelle ditte della zona ci hanno confermato che l’abbandono di rifiuti in quell’area prosegue da diversi anni.
Oltre a costituire un pericolo per l’ambiente e la salute pubblica e un danno all’immagine della città, queste discariche abusive sono un pericolo per la circolazione stradale e l’incolumità degli automobilisti.
Invitiamo l’amministrazione comunale ad intervenire per risanare l’area – conclude Olmi – e proponiamo l’installazione di telecamere per individuare e sanzionare duramente chi abbandona i rifiuti lungo la strada.”
L’intervento dei volontari di Fare Verde rientra nella campagna “Strade pulite e sicure”, lanciata dall’associazione in tutto il Lazio. Per segnalazioni i cittadini possono inviare una mail a fareverdelazio@gmail.com, oppure telefonare al numero 392.977.2536