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TREVIGNANO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Bracciano, nella tarda notte di ieri, durante un normale servizio di pattugliamento, sono intervenuti su un incidente stradale avvenuto pochi minuti prima in via Settevene.
I militari, nel transitare lungo la predetta via, hanno notato un’autovettura in panne che aveva impattato contro la recinzione di una abitazione sita a bordo strada, dopo aver perso autonomamente il controllo. Gli operatori hanno immediatamente prestato il primo soccorso al ragazzo che era alla guida del mezzo, il quale è stato successivamente portato all’ospedale di Bracciano con ambulanza, non in pericolo di vita.
A seguito di ulteriori accertamenti medici, è emerso che il giovane era in stato di alterazione psicofisica dovuta ad un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge e all’assunzione di sostanze stupefacenti del tipo cannabinoidi.
Pertanto, lo stesso è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanza stupefacenti.
Sindaco Anselmo, come giudica i primi 100 giorni della sua Amministrazione?
«I primi 100 giorni sono stati pieni di cose da gestire anche in maniera emergenziale, siamo entrati in Comune con la stagione turistica in corso, affrontando i problemi di Martignano, dove c’è stato il grande incendio, di Vigna di Valle, del lungolago. Intervenire su una stagione turistica in corso è stata davvero dura. I primi giorni sono stati un prendere di petto tutte le situazioni che si sono presentate e cercare di programmare nel più breve tempo possibile le azioni immediate da fare, mantenendo fede, nel contempo, alprogramma e attuare tutte le decisioni che ci avrebbero portato ad una soluzione definitiva. Con Martignano, ad esempio, abbiamo agito sin da subito con l’Ente Parco, abbiamo già fatto diversi incontri per riattivare il varco ZTL. Ci sono anche problemi, come la situazione dei parcheggi, che sono stati autorizzati dalla vecchia Amministrazione, ma non c’è la proroga da parte della Regione. Abbiamo trovato una difficoltà enorme a comunicare con tutti gli Enti preposti per Martignano legate al fatto che il Comune fino ad oggi non ha mai intrapreso la strada della soluzione definitiva. Stiamo cercando di definire con tutte le istituzioni il progetto di un piano di assetto definitivo. Lo renderemo pubblico ai cittadini appena pronto. Noi vorremo rilanciare il lago di Martignano da un punto di vista turistico come parco naturale. Abbiamo anche cercato di agire in maniera lineare, siamo partiti da un punto per muoverci a raggiera, scoprendo delle situazioni veramente disastrose tra affitti e locali in condizioni disumane. Ogni nostra azione sarà improntata al bene comune e all’interesse dei cittadini e non solo di coloro che ci hanno dato fiducia. Stiamo facendo un grandissimo lavoro anche sul decoro, questione a me molto cara. Per farlo bisogna riorganizzare partendo dai regolamenti, che spesso sono vecchi e vanno assolutamente revisionati. Stiamo definendo anche il regolamento sul decoro urbano, sulla cittadinanza attiva, sul baratto amministrativo, sul Consiglio comunale, quello di igiene e sanità pubblica, quelli per i comitati di quartiere. Stiamo rifacendo i regolamenti che riguardano le manifestazioni, per il pubblico patrocinio, per gli eventi e per gli spazi comuni. Stiamo cercando di riorganizzare la Pro Loco, che si dovrebbe occupare dell’organizzazione e della gestione degli eventi e fino ad oggi non era mai stata messa in condizione di lavorare nel miglior modo possibile con le varie associazioni locali. Bisogna dare gli strumenti necessari per svolgere il lavoro. Abbiamo già programmato e stabilito gli interventi alle scuole per la ripartenza dell’anno scolastico. Cercando di attuare tutte le opere necessarie per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi. Sono già partiti gli interventi necessari per la riapertura dei plessi scolastici, ma lavoreremo ancora per portare a norma tutte le strutture».
Per quanto riguarda la variante al Piano Regolatore?
«Noi, come era nel nostro programma, rifiuteremo questo Piano Regolatore. Ci stiamo lavorando sopra da quando ci è tornato con gli uffici competenti per preparare una delibera comunale al fine di bocciarlo. Tutto questo lavoro ci servirà per gettare le basi della nuova variante sulla quale lavoreremo sin da subito. L’incarico sarà dato tra pochissimi giorni per rendere da subito operativo il progetto e non perdere tempo. Io credo che sia difficile, per chi è stato abituato a fare una determinata politica, pensare che ci sia un modo diverso di farla. Noi non daremo alcuna agevolazione privilegiando i servizi sul territorio e i terreni comunali che, allo stato, non sono all’interno del Piano. Anche se il bilancio è buono, non abbiamo i fondi per comprare i terreni dai privati. Abbiamo fatto numerosi incontri pubblici anche con chi aveva fatto osservazioni al Piano Regolatore, che è del 1978 ed è ormai troppo vecchio. È necessario ora un nuovo Piano Regolatore che rispecchi appieno le nuove concezioni di edilizia e di urbanistica. Anche i tempi per l’approvazione si sono accorciati: ora basta presentare una Variante pensata per uno sviluppo territoriale nelle norme. Purtroppo non si può fare un referendum sulla variante ma, a breve, porteremo alla visione di tutti cittadini il nostro studio in merito con l’intento di rendere partecipi tutti i cittadini».
L’Università Agraria di Oriolo Romano rende noto che sono aperte le iscrizioni al corso per l’ottenimento del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo di prodotti fitofarmaci in osservanza del D. lgs n° 150/2012. Le iscrizioni devono essere formalizzate entro e non oltre il 30/10/2016. Per informazioni contattare:
Comincia un nuovo ciclo di incontri pubblici in cui l’Amministrazione Comunale del Sindaco Alessio Pascucci e i tecnici della Camassa-ASV incontreranno i cittadini di Cerveteri per illustrare il nuovo servizio di raccolta porta a porta.
I primi due incontri pubblici in programma sono organizzati per martedì 11 ottobre alle 18.30 a I Terzi, con la collaborazione dell’Associazione Terrattiva, presso la Parrocchia Sant’Eugenio, e per giovedì 20 ottobre alle 10.30, a Marina di Cerveteri, nello stesso orario di apertura dello Sportello del Condominio, il servizio gratuito che si trova nell’area verde di Largo Finizio.
“A Marina di Cerveteri intanto – ha dichiarato il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – il servizio è già cominciato e, grazie anche alla collaborazione dell’Assessorato all’Ambiente, al personale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico e la mia Segreteria, stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni dei cittadini per migliorare l’efficienza del servizio e individuare soluzioni ai dubbi sull’ubicazione di sacchi e mastelli per la raccolta del giorno dopo. Raccomandiamo a chi vive in particolari situazioni condominiali, in caso di dubbi, di contattare o far contattare dall’Amministratore di Condominio l’email infocerveteri@camassa.it”.
Si ricorda inoltre che per il conferimento di rifiuti ingombranti, elettronici e sfalci del giardino è sempre attivo il servizio gratuito dei container scarrabili settimanali, dislocati in tutte le Frazioni di Cerveteri, e i servizi di ritiro a domicilio gratuito. Per prenotazioni di ritiro a domicilio di ingombranti e sfalci chiamare i seguenti numeri: da rete fissa 800 996998 (attivo dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 12:30) e da cellulare 080 5569000 (attivo dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 12:30).
Dopo la querelle mediatica che ha interessato i social network a seguito delle dimissioni e revoca di 3 assessori della nuova giunta pentastellata di Anguillara Sabazia, il primo cittadino Sabrina Anselmo prova a fare chiarezza sui suoi assessori.
Sindaco, una dimissione e due revoche hanno portato l’opposizione e molti cittadini a costruire un caos mediatico intorno alla vicenda, cosa è successo?
«Le revoche riguardano due casi ben distinti: il primo la signora Franca De Santis e il secondo Giovanni Chiriatti. In entrambe le questioni avevo richiesto la massima disponibilità di tempo, come avevamo promesso agli elettori durante la campagna elettorale. Purtroppo, questa diponibilità massima non c’è stata. In particolare, per quanto riguarda Chiriatti i problemi erano già nati durante la campagna elettorale. Il Gruppo aveva infatti deciso di scegliere un assessore all’interno della nostra lista, che dovesse rivestire il ruolo di Vice Sindaco. Noi siamo arrivati a novembre con un candidato diverso dal signor Chiariatti. A seguito dei dubbi sollevati sulla persona candidata dallo stesso Chiriatti, che riteneva che la stessa non avesse un curriculum tale da poter sostenere il mio poco ricco curriculum, si decise di ricercare una figura di maggior spessore. In questo contesto, con tutto il Gruppo, si decise di cambiare la decisione e orientare su di lui la nostra scelta. Io mi sono affidata molto al parere del Gruppo. Sin da subito, però, mi sono preoccupata della disponibilità dei candidati in quanto io avrei voluto una persona che potesse dare il 100% del suo tempo se necessario. Questa disponibilità non mi venne garantita subito da Giovanni, che rimandò tale sua decisione alla riunione successiva. Poi, non avendo avuto la sua presenza il 26 giugno, ho chiesto una conferma a Giovanni circa la sua disponibilità per l’incarico di vice sindaco alle condizioni di cui sopra. Da lui non ho avuto alcun supporto in termini di presenza né tanto meno telefonico. Ciò mi ha posto nelle condizioni di dover fare completo affidamento sui restanti consiglieri, che hanno dovuto presenziare in Comune anche 12 ore al giorno, facendomi notare, giustamente, l’assenza degli Assessori. C’è stata una mancanza di rispetto verso il ruolo che lui stesso ha accettato di svolgere. Poiché egli ha posto seri dubbi sulla continuazione nell’incarico, avendo in seguito confermato davanti a tutti le sue intenzioni di dimissioni, si è posto il problema della nuova nomina. Giovanni stesso ha proposto come Vice Sindaco Sara Galea, con l’idea di aspettare sei mesi per consentire a Sara di essere preparata personalmente da lui prima di ufficializzare la nomina. Io mi sono trovata in completo disaccordo in quanto sarei stata effettivamente sola per tutti i sei mesi di “preparazione” del nuovo Vice Sindaco. Poiché dopo quella riunione sono venuta a sapere che Giovanni sarebbe andato ancora in ferie ho capito che la mia fiducia nei suoi confronti era terminata. Proseguire con lui la mia collaborazione mi sembrava una mancanza di rispetto verso i cittadini».
Per Franco Bernardini si è parlato invece di dimissioni.
«Altro aspetto sono infatti le dimissioni di Franco Bernardini, che non ha mai partecipato attivamente alle riunioni del Movimento. Si è presentato solo in fase di campagna elettorale negli ultimi eventi in piazza. Le motivazioni sono state molteplici: la sua poca disponibilità di tempo nella fase preliminare delle elezioni, ed il fatto che era rimasto scottato, così dichiarava, dalle sue vecchie esperienze politiche. Per questo abbiamo cercato di comprendere la sua posizione e venirgli incontro, dandogli la piena fiducia e rassicurandolo su quello che è il nostro Movimento. Ammetto che con Franco è mancata una profonda conoscenza e credo anche che sia rimasto un po’ turbato dalla presenza dell’avvocato Piccioni, che in realtà da tempo collaborava con il nostro Gruppo come consulente esterno. Piccioni sin dai primi giorni di campagna elettorale si è avvicinato a noi mettendosi a disposizione per qualsiasi tipo di consulenza. Non ci è sembrato di trovare alcun pregiudizio o malizia nei suoi confronti essendo stato ai margini del Gruppo, facendosi apprezzare solo per il suo lavoro. L’avvocato ci ha seguiti personalmente anche nella presentazione dei documenti delle liste. Non c’è mai stato nulla di segreto nella nostra collaborazione, abbiamo sempre fatto tutto alla luce del giorno. Penso che per Franco sia stato questo il problema, anche perché da subito ha portato in evidenza tutte le varie parentele e preferenze politiche, cosa che a noi non è mai importato. Per noi la sua onestà nei nostri confronti è sempre stata indubbia. Gli assessori sono al servizio dei cittadini e del programma elettorale, noi cerchiamo i fatti. Io ho tutti gli elementi che certificano le mie parole, non li rendo pubblici per rispetto delle persone interessate, ma basta fare polemiche».
Avete peccato un po’ di ingenuità allora con le scelta degli assessori?
«Con il senno del poi, credo di sì. Noi cercavamo all’interno del gruppo persone che godessero della fiducia del Gruppo stesso. Io posso solo dire che ho fatto una scelta errata, cedendo alla parte razionale di me. Dovevo solo invece basarmi sui fatti, scegliendo una persona presente al cento per cento al mio fianco. Un’altra componente che ha giocato contro di noi è stata la poca esperienza, su questo però posso raddrizzare il tiro e andare avanti facendo tesoro di queste esperienze come bagaglio per il futuro. Il cambio è stato fatto velocemente, studiato nei minimi dettagli, sentendo anche il parere del M5S nazionale. Non avremmo mai preso in giro i cittadini, abbiamo preferito sistemare subito le situazioni che non erano efficaci per mandare avanti la macchina amministrativa. Mi rendo conto che una revoca può non essere condivisibile, ho sempre ringraziato tutti i miei assessori per il lavoro svolto. L’impegno preso, però, doveva essere rispettato e io come Sindaco ho preso tutte le decisioni proprio per i nostri elettori. Invito tutti coloro che hanno dei dubbi sui nuovi assessori ad informarsi sul profilo personale e lavorativo delle persone scelte. Su internet si può visionare anche il curriculum di Viviana Normanno. Per quanto riguarda Piccioni, che è molto conosciuto ad Anguillara, posso solo dire che il tempo ci darà ragione».
Il 9 ottobre prossimo si vota per eleggere il nuovo Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale. Purtroppo sono ancora solo elezioni di secondo livello, ovvero votano solo i sindaci e i consiglieri dei Comuni della ex Provincia Roma; oltretutto si tratta di un voto ponderato, il cui peso è commisurato al numero di abitanti di ciascun Comune.
Le perplessità di quanti temevano, e temono, il peso preponderante degli interessi di Roma rispetto alle esigenze degli altri 120 comuni del territorio sono state in parte accolte dallo Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale, approvato a fine dicembre 2014, che prevede l’elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano. Ma non basta: la legge Delrio richiede che il Comune capoluogo abbia costituito zone dotate di autonomia organizzativa, che il resto del territorio sia suddiviso in zone omogenee, che la Regione approvi questo riordino e che lo Stato emani un’apposita legge elettorale, senza contare un referendum tra gli abitanti interessati. Nel caso di Roma, si pensa di riprendere le zone omogenee dalla legge per le elezioni della Provincia, mentre gli attuali Municipi potrebbero essere trasformati in comuni urbani.
Il vero problema è costituito da quello che la legge Delrio definisce “riordino delle funzioni”, ossia la ripartizione delle competenze e delle relative risorse finanziarie, tra Stato, Regione e Città Metropolitana, ulteriormente complicata dalle funzioni di Roma Capitale.
Già così, senza gli sconvolgimenti richiesti per l’elezione diretta, il riordino delle funzioni è in alto mare. Chi, all’epoca dell’approvazione della Delrio denunciava la troppa fretta può oggi avere la magra consolazione di dire: come volevasi dimostrare. Infatti, il riordino delle funzioni avrebbe dovuto essere definito preventivamente, a seguito di una riflessione approfondita sull’indirizzo che si vuole dare alla gestione di un’aera vasta.
La sensazione che si riscontra in molti amministratori dei comuni dell’ex Provincia di Roma è che l’entusiasmo delle alte sfere si sia esaurito con l’abolizione delle Province e vivono male questa fase transitoria infinita. Sarà interessante a tal proposito vedere il 9 ottobre l’affluenza ai seggi di sindaci e consiglieri aventi diritto al voto, in tutto poco più di 1600.
Si vota il 9 ottobre anche nelle Città metropolitane di Bologna, Napoli, Milano e Torino. Gli statuti di Napoli e Milano prevedono l’elezione diretta, mentre quelli di Bologna e Torino no.
Più esplicito lo statuto della Città Metropolitana di Venezia, dove non si vota il 9, che prevede l’elezione diretta, sempre che “non sia necessario articolare il territorio in più comuni”.
Il 9 ottobre, per la seconda volta dalla sua istituzione, si voterà per il nuovo consiglio della Città Metropolitana di Roma. Sarà ancora una volta una elezione indiretta e voteranno quindi esclusivamente i sindaci e i consiglieri comunali dell’intera area metropolitana, ovvero i rappresentanti dei 121 Comuni della ex provincia di Roma.
Data l’imminente votazione abbiamo posto alcune domande a Federico Ascani, consigliere comunale di Ladispoli, dal 5 ottobre scorso consigliere della Città Metropolitana di Roma, membro del direttivo nazionale della conferenza dei consigli comunali ANCI con delega al Turismo.
Le elezioni metropolitane sono ormai prossime e il suo incarico giunge al termine: quali sono le attività, portate avanti in consiglio, che considera di maggior rilievo?
«Le battaglie sono state tante, difficile sintetizzarle in poche righe. In generale il lavoro in difesa del territorio è certamente stata l’attività di maggior rilievo. Il progetto dell’Etruria meridionale e l’alleanza dei Comuni resta il mio principale obiettivo. Anche per questo mi ricandiderò. E per questo voglio ringraziare i tanti amministratori che trasversalmente, a prescindere dall’appartenenza politica, mi sostengono».
Il Pd farà una lista unitaria con le altre forze di centrosinistra e quelle civiche.
«Sì, la lista è denominata “Le Città della Metropoli”. C’è un dibattito aperto sulle opportunità o sulle minacce di tale scelta. Certo è che se da una parte è utile rinnovare il modo di fare partito, dall’altra serve maggiore chiarezza per il futuro, altrimenti si rischia una fase di confusione che non porterà a nulla di buono».
Alla luce della sua esperienza in Consiglio a Palazzo Valentini, considera la Città Metropolitana un passo in avanti rispetto alle vecchie provincie?
«Roma è una Metropoli. Va tenuto quindi conto della grande intuizione del Governo di chiudere un dibattito trentennale e istituire così le Città metropolitane. Credo però che adesso abbiamo la necessità di andare avanti. In primo luogo ridare voce ai cittadini e dignità a un Ente così importante. Per questo ho presentato anche una mozione. Questa deve essere l’ultima elezione di secondo livello e l’ultima fase di transizione dell’Ente».
Il Gruppo Ecologico Micologico Alto Lazio, rappresentato da Aristide Appolloni, è lieto di presentare la 16° Mostra del Fungo, che si svolgerà a Bracciano in piazza IV Novembre i prossimi sabato 15 e domenica 16 ottobre 2016, grazie al patrocinio del Comune di Bracciano e dell’Azienda Asl Roma 4.
Una mostra di specie fungine commestibili, non commestibili, tossiche e velenose che crescono nei boschi del territorio Sabatino – Ceretano.
Per l’occasione verranno esposte a confronto specie commestibili e velenose di facile somiglianza con i caratteri distintivi che li diversificano.
Sabato 15 la mostra resterà aperta al pubblico dalle ore 16.00 alle ore 20.00, mentre domenica 16 osserverà l’apertura dalle ore 9.00 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.
Nei gazebo espositivi si potranno osservare specie fungine commestibili, non commestibili, tossiche e velenose che crescono nei boschi del territorio sabatino – ceretano.
Una cartellonistica completa ed esaustiva darà importanti informazioni sull’ecologia e l’ambiente di crescita dei funghi, sulla prevenzione al fine di evitare le intossicazioni e gli avvelenamenti che frequentemente si verificano nel territorio italiano per uno consumo effettuato molto spesso con troppa superficialità.
I visitatori potranno ammirare la ricostruzione di un bosco di 100 mq, composto da betulle e faggi, con funghi saprofiti, parassiti e simbionti più rappresentativi.
L’Ispettorato Micologico dell’Azienda RM 4 e i micologi del GEMAL resteranno a completa disposizione per le informazioni all’utenza. Per l’occasione verrà allestito nella piazza un mercatino dove il visitatore potrà acquistare prodotti agricoli, coltelli artigianali, cesti in salice e canna per la raccolta di funghi, formaggi, miele, confetture al tartufo, marmellate di produttori locali e degustare sfiziosi piatti a base di funghi.
Approvato oggi con 4 voti a favore e 3 astenuti, in commissione Affari comunitari e internazionali del Consiglio regionale, presieduta da Piero Petrassi, l’atto di indirizzo alla Giunta regionale in materia di politiche e programmazione europea. Tale atto, approvato sulla base della proposta presentata ai consiglieri che con le loro osservazioni in corso di seduta ne hanno messo a fuoco meglio alcuni punti, consegue all’illustrazione, avvenuta nella seduta del 5 luglio scorso, della relazione informativa della Giunta al Consiglio regionale per l’anno 2015, relativa alla partecipazione della Regione alle politiche dell’Unione europea e prevista dall’articolo 11 della legge regionale 9 febbraio 2015, n. 1, chiudendo così la fase della cosiddetta “sessione europea”.
Con l’atto approvato oggi, la Commissione evidenzia l’importanza della relazione annuale e di monitorare l’iter delle proposte di atti legislativi europei ritenuti dalla Commissione di interesse prioritario per la Regione. In esso, si invita la Giunta a effettuare la ricognizione dello stato di conformità al diritto europeo dell’ordinamento regionale e a informare il Consiglio sulle risultanze della relazione inerente tale conformità. Inoltre, si invita la Giunta a informare il Consiglio sulle procedure di infrazione e sui casi di Eu pilot riguardanti la regione Lazio e a monitorare il recepimento statale della legislazione europea divenuta applicabile. In particolare su questo si sono soffermati i commissari di opposizione Silvana Denicolò, Gaia Pernarella (M5s) e Luca Malcotti (Cuoritaliani), che hanno chiesto una migliore precisazione dei chiarimenti da richiedere alla Giunta specie sullo stato delle procedure di infrazione e dei pagamenti in atto in conseguenza di quelle.
La Commissione ha invitato poi la Giunta a proseguire l’attuazione delle misure previste dai programmi operativi regionali a valersi sulla programmazione 2014-20 dei fondi strutturali di investimento europei e ha richiesto alla Giunta una costante informazione su questi programmi. Su quest’ultimo punto, Riccardo Valentini del Pd ha chiesto una precisazione della periodicità di questi oneri informativi. Ancora, la Commissione ha evidenziato la necessità di rafforzare gli strumenti per superare la difficoltà di accesso ai finanziamenti gestiti dalla Commissione europea da parte di enti locali, imprese e associazioni ed ha invitato la Giunta a garantire la partecipazione del Consiglio alle attività inerenti i fondi strutturali, attraverso la piena operatività della Cabina di regia.
Infine, l’atto invita la Giunta a partecipare insieme al Consiglio alla consultazione avviata dalla Commissione europea su un pilastro europeo dei diritti sociali, propone di integrare le politiche regionali con gli orientamenti espressi dalla Commissione europea in una serie di iniziative non legislative e ribadisce la necessità di definire modalità di lavoro fra le istituzioni coinvolte nella formazione e nell’attuazione della normativa europea tali da consentire una maggiore cooperazione tra Giunta e Consiglio, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro.
Presenti alla seduta, in apertura della quale era stato approvato il verbale della seduta precedente, anche i consiglieri Gian Paolo Manzella (Pd) e Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti).
Il presidente del Consiglio comunale, Emanuele Cagiola, rende noto che presso l’aula consiliare di piazza Falcone il 13 ottobre, dalle 19,30 alle 21, si terrà una seduta aperta della massima assise popolare. All’ordine del giorno: progetto preliminare del porto turistico “Marina di Vaccina”.
In adunanza straordinaria di seconda convocazione, alle 21,30, si terrà il Consiglio comunale su: approvazione del progetto preliminare rimodulato del porto turistico Marina di Vaccina C.D. “Porto Pidocchio”, dello schema di convenzione e conseguenti determinazioni.
Il Consiglio comunale sarà trasmesso in diretta su Centromareradio sulla frequenza Fm 97,3 o in streaming su www.centromareradio.it.