Riceviamo e pubblichiamo
Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it
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Si avvicina il Natale ed è giusto porsi una domanda: quanto conosciamo davvero la tradizione del Presepe? Quando va preparato e quale è il senso nascosto che custodisce?
Secondo l’antica usanza, il presepe va allestito l’8 dicembre. Ma non è completo: il Bambinello attende la mezzanotte del 25 per essere deposto nella mangiatoia, mentre i Magi, uniche figure in “cammino”, iniziano il loro viaggio da lontano, avanzando giorno dopo giorno, fino a giungere alla Sacra Famiglia il 6 gennaio. Se molti smantellano la scena all’Epifania, la tradizione più profonda invita invece a prolungarne la presenza fino al 2 febbraio, festa della Candelora, quando la luce del Natale si consegna al cammino verso la Pasqua.
Ma il Presepe non è soltanto un ornamento: è un palcoscenico dell’anima, un racconto silenzioso che parla attraverso gesti e sguardi. Rappresenta quella notte in cui la luce si rivela prima agli ultimi: i pastori che, con la loro povertà, ci ricordano che la salvezza non è privilegio dei perfetti, ma dono per chi sa amare e ama. La loro presenza è un messaggio che è insieme spirituale e politico: la pace e la giustizia di Cristo non appartengono ai potenti, ma ai semplici, a coloro che sostengono la società con il lavoro quotidiano. È a loro, agli umili e ai disprezzati, che giunge l’annuncio dell’angelo nel Vangelo di Luca: un conforto e una promessa di riscatto per un futuro più giusto.
Tuttavia il messaggio non finisce qui. Oltre ai pastori, arrivano anche i Magi che introducono un gesto dirompente: essi rappresentano l’umanità intera, Ebrei e Gentili, vicini e stranieri. La loro accoglienza nel presepe è segno che il messaggio di pace non conosce confini né sospetti. Tre sono i Magi, come tre le discendenze di Noè, Sem, Cam e Jafet, simboli di tutte le genti. Gesù non viene per l’establishment, per chi si ritiene “normale”, ma per tutti, senza distinzione.
Il Presepe non è solo un racconto di fede, ma un universo di simboli e sorprese per chi sa guardare oltre. Ad esempio non tutti sanno che Gesù non è nato nell’anno 0 o che il 25 dicembre non è sempre stato Natale o che tra i personaggi compaiono persino figure demoniache accanto ai pastori e ai Re Magi o perché ci sia il pungitopo a proteggerlo.
Tutto questo e molto altro è raccolto nel libro “Il senso nascosto del Presepe”, già disponibile in prevendita online al link:
https://bookabook.it/libro/il-senso-nascosto-del-presepe/
che raccoglie tutto ciò che riguarda il Presepe, non in un’analisi accademica, ma con una narrazione appassionata che intreccia storia, simboli e leggende rivelandone il senso nascosto. Dai vangeli canonici e apocrifi, alle tradizioni popolari, fino alle figure folkloristiche del presepe napoletano, il testo svela dettagli dimenticati e restituisce la magia di un paesaggio che unisce fede, arte e fantasia. Un viaggio che non si limita a informare: emoziona, risveglia meraviglia e invita a guardare il presepe con occhi nuovi. Una vera storia d’amore, nata dalla luce di un Bambino e ancora viva nei personaggi, umani e fantastici, che popolano la scena.
Riccardo Agresti
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Viterbo, 27-11-2025
Approvato ieri all’unanimità, il commento di Gismondi e Lupidi



“Oltre 3.700 imprese associate, pensionati iscritti che hanno ormai superato quota 3.600, cui si aggiunge anche una fetta di cittadini. Numeri che, messi in un’unica voce, arrivano a un totale di quasi a 7.400”. Il presidente Alessio Gismondi e il segretario Attilio Lupidi sintetizzano così i numeri del bilancio che ieri sera l’assemblea della Cna di Viterbo e Civitavecchia ha approvato all’unanimità. “Un bilancio che sfiora i 900 mila euro e che dimostra una gestione sana dell’Associazione”.
A snocciolare i dati è stato Emiliano Brizi, responsabile dell’Area fiscale e tributaria. Dati che mostrano tutti il segno più. “A partire dalle imprese che hanno deciso di far parte della famiglia Cna, passate dalle 3.681 del 2024 alle attuali 3.703 – dicono Lupidi e Gismondi– per proseguire con la cifra nuda e crude cruda del bilancio, cresciuto da 816.692 a 898.817 euro”.
L’impatto positivo è dettato da diversi fattori: oltre alla crescita di associati e iscritti, ad esempio, vanno benissimo anche i contributi che arrivano dagli enti bilaterali e dai progetti di sviluppo delle imprese e del territorio. Una gestione sana dell’Associazione, si diceva, “come dimostra l’avanzo di bilancio, che supera i 40mila euro”.
All’incontro era presente anche Luca Iaia della Cna nazionale, coordinatore della task force costituita sull’intelligenza artificiale. Dopo il via libera al bilancio, ha illustrato le potenzialità e le ricadute che l’A.I. può avere sulle imprese, intervenendo sul tema “A.I. quale futuro?”. “Partendo proprio dal livello nazionale – concludono Lupidi e Gismondi – stiamo lavorando sui servizi che a cascata, fino al territorio, saremo in grado di offrire alle imprese. Questo è il tema attuale e del futuro. E noi ci siamo”.
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EMERGENTI
Roma, 27 novembre 2025
La cantautrice Veronica Surrentino di Roma è la vincitrice della XXI edizione del Premio
Augusto Daolio – Città di Sulmona per cantautori emergenti. Lo ha stabilito la commissione
artistica del premio, fondato a Sulmona (L’Aquila) nel 1999. Veronica Surrentino sarà premiata nella serata in programma venerdì 27 dicembre, alle ore 17, al Teatro comunale di Sulmona e che vedrà a seguire il concerto di Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte, due degli ex componenti dei Matia Bazar, tornati in tour per rendere omaggio ai 50 anni della hit “Stasera che sera”.
La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme di Sulmona”, con il patrocinio e il contributo del Comune di Sulmona, della Regione Abruzzo e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Per informazioni e prenotazioni tel. 389 9737620.
Veronica Surrentino è un’interprete e cantautrice nata a Roma. A quattro anni si avvicina allo studio del pianoforte iniziando un percorso che condizionerà fortemente la sua impronta artistica e personale.
Al termine del liceo si diploma con il massimo dei voti in Canto e Recitazione all’Accademia “Achille Togliani” e subito dopo inizia a perfezionare la sua tecnica vocale sotto la guida del produttore, autore e compositore Giosy Capuano. A giugno 2020 pubblica il suo primo EP “Notte Verrà” in cui si intrecciano influenze e contaminazioni provenienti dalla musica internazionale.
L’anno successivo, pubblica due singoli, “Tranne Te” e “A passo lento”, da lei
scritti e arrangiati. A febbraio 2022 ha interpretato insieme a Maurizio Vandelli “L’Aquilone”,
brano scritto da Franco Fasano e Fabrizio Berlincioni. Nel 2023 è uscito il suo ultimo EP
“Veronica”, lavoro più orientato al pop mentre, nel 2024, con “Just 2 Be” torna a sperimentare con un raffinato soul e con il testo in inglese. Il suo ultimo singolo è “Stanze vuote”.
Il pomeriggio proseguirà con il concerto di Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte. Il primo grande successo dei Matia Bazar “Stasera che sera” compie 50 anni! Carlo Marrale, fondatore storico e coautore dei più grandi successi dei Matia Bazar, e Silvia Mezzanotte, per tanti anni iconica voce del gruppo, celebrano questo anniversario con la nuova versione acustica di “Stasera che sera”, in radio e in digitale.
“Stasera che sera”, è uscita a marzo del 1975 ed è diventata la colonna sonora di
intere generazioni. La nuova versione (Raydada / Emi Music Italia) unisce l’eleganza della chitarra di Marrale alla magia delle voci dei due artisti. L’arrangiamento in chiave acustica dona al brano una nuova profondità emotiva, esaltando l’essenza melodica originale. “Conservo un ricordo nettissimo del momento in cui è nata Stasera che sera”, racconta Carlo Marrale, “era il tardo pomeriggio del 1° gennaio del 1975.
Rientravo dalla festa di Capodanno organizzata con Cassano, Stellita, Antonella Ruggiero e altri amici. Appena arrivato a casa imbracciai la chitarra e come se l’avessi sempre suonata mi venne di getto tutta la prima parte… quelle note erano il regalo che il nuovo anno mi portava. Aldo Stellita scrisse il testo in breve tempo e il brano era pronto: quasi
senza saperlo gettavamo le basi di una carriera lunghissima e di livello internazionale.
Riascoltandola a distanza di 50 anni mi rendo conto che abbiamo davvero fatto un gran bel lavoro… insieme a Silvia Mezzanotte, a cui mi lega una grande sintonia artistica abbiamo scelto di celebrarne i 50 anni, tornando all’origine: semplicemente una chitarra e due voci”.
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Inaugurazione: martedì 2 dicembre, ore 17:00-20:00 Milano – Via Monte di Pietà 1A
La Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea conclude il proprio calendario
espositivo 2025 con Sentimi, una mostra personale dedicata all’artista torinese Luigi
Stoisa, che inaugurerà martedì 2 dicembre negli spazi della sede milanese di Via Monte di
Pietà 1A.
Artista attivo dalla metà degli anni Ottanta, Stoisa ha costruito una poetica interamente
fondata sulla trasformazione della materia e sulla sua capacità di modificarsi nel tempo,
assumendo nuove forme, superfici e significati. Il catrame, materiale vivo, instabile e in
continua metamorfosi, è da sempre il nucleo della sua ricerca e rappresenta il simbolo più
evidente della sua indagine artistica.
La mostra riunisce una selezione di opere storiche realizzate con il catrame agli esordi del
suo percorso: dipinti dalle superfici vibranti, attraversati da titoli evocativi e intensamente
poetici, che permettono una rilettura delle origini della sua ricerca attraverso lavori
caratterizzati da una forte componente materica.
Il cuore del percorso espositivo è dedicato ai lavori in catrame della fine degli anni Ottanta,
tra cui opere emblematiche come Ti sento lontana e Ti amavo tanto. In questi lavori la
materia si fa linguaggio emotivo: il catrame non è solo sostanza, ma presenza, un corpo
che respira e reagisce, generando – nel confronto con olio e carboncino – equilibri instabili
e intensamente drammatici. Le forme, ridotte spesso all’essenziale, sono attraversate da
minimi inserti di colore che interrompono il dominio del nero, introducendo una tensione
narrativa che racconta la relazione tra due amanti attraverso la sola forza della materia.
Biografia dell’artista
LUIGI STOISA (Selvaggio di Giaveno, Torino, 1958)
Vive e lavora a Selvaggio di Giaveno (Torino). Inizia la sua attività artistica alla fine degli
anni Settanta durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Torino, dove si diploma in
Pittura. La sua ricerca si consolida negli anni Ottanta e si concentra sul tema del
mutamento della materia, capace di trasformare forme e significati nel tempo. Il catrame,
al centro del suo lavoro, diventa simbolo di metamorfosi continua.
Affascinato dai processi di trasformazione, Stoisa attraversa differenti linguaggi: dalla
pittura alla scultura in terracotta e bronzo, dalle installazioni polimateriche al disegno, che
considera l’origine di ogni idea. Debutta nel 1984 con una personale alla Galleria Tucci
Russo di Torino, presentando Narciso, un’installazione realizzata con catrame e pittura,
imponendosi da subito come una delle voci più originali della scena postmoderna italiana.
Per informazioni e materiali stampa:
Raffaella De Chirico Arte Contemporanea e Art Advisoring
Via Monte di Pietà, 1A – 20121 – Milano
pressoffice.raffaelladechirico@gmail.com
info@dechiricogalleriadarte.it
+39 3928972581
Elena Bettarini Gallery Assistant
bettarinielena@gmail.com
+393669502023
Alessio Morganti Press Office
Journalist n°168389
Alessio.mrg@hotmail.it
alessiomorganti@pecgiornalisti.it
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Lo scioglimento anticipato dell’amministrazione di Santa Marinella è un fatto grave, che non può essere liquidato come un semplice passaggio politico. La decisione di interrompere il mandato del Sindaco Tidei infatti non è avvenuta alla luce del sole, affrontando un dibattito serio in Consiglio Comunale, come i cittadini avrebbero meritato, ma è avvenuta nelle stanze di un notaio: invece che confrontandosi nelle sedi istituzionali, chi ha firmato ha scelto di sottrarre alla città la chiarezza e la trasparenza.
Questa scelta arriva inoltre in una fase estremamente delicata: i progetti del PNRR sono nel pieno della loro attuazione. In questo contesto, l’insediamento di un commissario rischia di rallentare percorsi già complessi mettendo dunque a repentaglio opportunità decisive per la comunità.
È difficile non rilevare come l’opposizione e non solo, abbiano privilegiato logiche di convenienza politica invece dell’interesse collettivo. A farne le spese saranno i cittadini, proprio quando sarebbe servito consolidare il lavoro in corso.
Il Partito Democratico di Civitavecchia esprime vicinanza e solidarietà al Sindaco Tidei e al circolo PD di Santa Marinella. Santa Marinella non può essere riportata indietro.
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L’Assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Cerveteri Matteo Luchetti annuncia l’apertura di tre nuovi cantieri
Nei prossimi giorni anche via Francesco Mecozzi e via Giulio Valeri avranno un “nuovo look”. Insieme a Via Mario Pelagalli, cantiere oggetto di variante in corso d’opera del “Piano Asfalti 2025”, anche in queste due strade saranno effettuati lavori di rifacimento totale del manto stradale.
“Per tutte e tre le strade – spiega l’Assessore alle Opere Pubbliche Matteo Luchetti – i cantieri sono previsti per il mese di dicembre. Si tratta di tre arterie viarie molto importanti, sia da un punto di vista della viabilità e dei collegamenti, in quanto punto di collegamento tra quartieri e numerose attività commerciali, sia perché ci consentono di chiudere un quadrante di strade riasfaltate ex novo davvero grande, iniziato con via della Lega, proseguito poi con via Ezio Brandolini, via Umberto Badini, via Rio dei Combattenti e infine Largo Almuneacar”.
“Sempre sul fronte dei rifacimenti del manto stradale – aggiunge Matteo Luchetti – quest’anno abbiamo eseguito opere per 950mila euro e ne eseguiremo altre, per ulteriori 950mila euro, anche nel 2026. Un impegno preciso che ci eravamo presi, un lavoro che prosegue”.