14 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Bracciano: celebrazione della Vergine di Loreto patrona dell’Aeronautica Militare

La celebrazione dell’Aeronautica Militare custodisce una duplice dimensione, intrecciando memoria storica e devozione religiosa. La prima ricorrenza, fissata al 28 marzo, richiama l’istituzione ufficiale dell’Arma Azzurra e ne rievoca le radici, i sacrifici e le conquiste tecnologiche che hanno segnato l’evoluzione del volo militare in Italia. La seconda, il 10 dicembre, è invece dedicata alla Beata Vergine di Loreto, patrona degli aviatori, e sottolinea la componente spirituale che accompagna da sempre chi affronta il cielo come spazio di missione e di rischio.

Queste due date, apparentemente distinte, si completano a vicenda: da un lato la dimensione civile e istituzionale, che ribadisce il ruolo dell’Aeronautica nella difesa della sovranità nazionale e nella sicurezza collettiva; dall’altro la dimensione sacra e simbolica, che alimenta la tradizione e la fede degli uomini e delle donne in uniforme, ricordando che il volo non è solo tecnica e disciplina, ma anche affidamento e speranza.

In tal modo, la festa dell’Aeronautica Militare diventa un ponte tra passato e presente, tra storia e spiritualità, celebrando non soltanto l’efficienza operativa dell’Arma, ma anche l’identità culturale e morale degli aviatori italiani, custodi del cielo e interpreti di una tradizione che unisce valori militari e sentimenti profondamente umani.

 

Il legame tra Bracciano e l’Aeronautica Militare è profondo e radicato, alimentato dalla presenza del prestigioso Museo Storico dell’Aeronautica di Vigna di Valle, autentico custode della memoria del volo italiano. Due date scandiscono con particolare intensità questo rapporto: il 28 marzo, anniversario della nascita ufficiale dell’Aeronautica Militare nel 1923, quando un decreto di Re Vittorio Emanuele III sancì la costituzione della Regia Aeronautica come forza armata autonoma; e il 10 dicembre, dedicato alla Madonna di Loreto, patrona degli aviatori, che richiama la dimensione spirituale e la protezione celeste invocata da chi affronta il cielo come spazio di missione e di rischio.

Queste ricorrenze non si limitano a essere eventi militari: diventano momenti di comunità, in cui si intrecciano il ricordo del coraggio e del sacrificio di uomini e donne in uniforme, l’educazione delle nuove generazioni al senso civico e alla storia nazionale e la valorizzazione del territorio braccianese come luogo simbolico di cultura e identità. In tal modo, Bracciano si conferma non solo custode di un patrimonio storico e spirituale, ma anche protagonista di una tradizione che unisce passato e presente, memoria e futuro.

 

La presenza del Museo Storico dell’Aeronautica Militare e delle cerimonie ufficiali fa di Bracciano un luogo altamente simbolico per l’Arma Azzurra, rafforzando il legame tra la comunità locale e i suoi aviatori. Adagiato sulle suggestive sponde del Lago di Bracciano, il museo è considerato uno dei più prestigiosi d’Italia e offre un percorso unico che ripercorre la storia del volo militare dal 1909 fino ai giorni nostri. Con oltre 16.000 metri quadri di esposizione, ospita una straordinaria collezione di velivoli storici, motori, equipaggiamenti e cimeli che testimoniano l’evoluzione tecnologica e operativa dell’aviazione italiana. Ogni sezione racconta episodi di coraggio, innovazione e sacrificio, trasformando la visita in un viaggio attraverso più di un secolo di storia aeronautica. Gestito direttamente dall’Aeronautica Militare, il museo non è soltanto un luogo di memoria, ma anche un punto di riferimento per la vita culturale e civile del territorio. Le celebrazioni locali trovano qui il loro fulcro, arricchite da eventi speciali, cerimonie commemorative, visite guidate e attività didattiche rivolte a famiglie e scuole, che contribuiscono a trasmettere alle nuove generazioni il valore della tradizione e il senso di appartenenza a una comunità che vive il cielo come spazio di identità e di futuro.

 

La Madonna di Loreto occupa un posto speciale nella storia e nella spiritualità dell’Aeronautica Militare. Fu proclamata Patrona degli aviatori, dei piloti, del personale di bordo e di tutti i viaggiatori da Papa Benedetto XV nel 1920, riconoscendo in lei una protezione particolare per quanti affrontano il cielo, spazio di missione, ma anche di rischio e di speranza.

La sua festa, celebrata il 10 dicembre, richiama la tradizione della Traslazione della Santa Casa di Nazaret a Loreto, evento miracoloso che la devozione popolare ha sempre interpretato come simbolo del viaggio e del “volo”. Questo legame tra la Casa della Vergine e il cielo ha reso la Madonna di Loreto un riferimento spirituale universale per chi intraprende spostamenti, per chi vola e per chi veglia sulla sicurezza dei cieli.

La celebrazione non è soltanto un rito religioso: è un momento che intreccia fede e missione militare, memoria e affidamento. Per gli aviatori, la Madonna di Loreto diventa segno di protezione e di conforto, un richiamo alla dimensione spirituale che accompagna la disciplina tecnica e il coraggio operativo. Per la comunità civile, la ricorrenza è occasione di partecipazione e di condivisione, in cui si rinnova il senso di appartenenza a una tradizione che unisce storia, devozione e identità nazionale.

Così, ogni 10 dicembre, l’Aeronautica Militare celebra con particolare intensità questa ricorrenza, trasformandola in un ponte tra passato e presente: unendo la memoria storica della proclamazione pontificia, la spiritualità del miracolo di Loreto e la quotidiana missione di chi garantisce la sicurezza del Paese. È una festa che parla di protezione, speranza e ritorno, valori profondi che accompagnano chi parte, chi vola e chi torna a casa, custoditi sotto lo sguardo benevolo della Patrona degli aviatori.

 

Quest’anno, per esigenze organizzative, la tradizionale celebrazione del 10 dicembre, dedicata alla Madonna di Loreto, è stata quest’anno eccezionalmente spostata al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, ma lo spirito della ricorrenza e il luogo simbolico sono rimasti immutati. Il cuore della commemorazione è stato ancora una volta il Monumento degli Aviatori in largo Licio Giorgieri, punto di riferimento per la comunità e per l’Aeronautica Militare. Alle 11.00 in punto, le autorità militari e civili e tutta la cittadinanza rappresentata dal Sindaco Marco Crocicchi, hanno preso parte alla cerimonia per rendere omaggio ai protagonisti della storia aeronautica e riaffermare il valore della difesa della collettività. La cerimonia ha assunto un significato che va oltre il rito formale: è stata occasione di incontro e di condivisione, testimoniando la continuità di un legame che unisce la comunità locale all’Arma Azzurra. In questo contesto, il monumento non è stato soltanto un luogo di ricordo, ma un simbolo vivo di identità e di appartenenza, capace di trasmettere alle nuove generazioni il senso del sacrificio e del coraggio di chi ha difeso i cieli d’Italia. La celebrazione ha così confermato la forza di una tradizione che intreccia fede, storia e comunità, mantenendo intatto il sentimento di gratitudine e di protezione che accompagna da sempre gli aviatori.

 

La cerimonia si è svolta secondo un protocollo ricco di significato e di simboli. Dopo l’Alzabandiera, ordinata dal Colonnello Alessandro Felicetti, momento che segna l’avvio ufficiale di ogni celebrazione militare e richiama l’orgoglio nazionale, si è tenuta la benedizione della corona ai Caduti impartita da don Ferdinando Cruz, gesto che ha unito la dimensione spirituale alla memoria storica. A seguire, la deposizione della corona ha rappresentato il momento più intenso e partecipato: con Giovanni Virgili e Roberto Pariciani (scorta Bandiera e Corona), il Sindaco di Bracciano Marco Crocicchi, il Comandante dell’aeroporto di Vigna di Valle, Colonnello Dario Bovino, e il Generale Alessandro Gresta hanno reso omaggio ai caduti dell’Arma Azzurra, ribadendo il valore del sacrificio e della dedizione di chi ha difeso i cieli d’Italia. La cerimonia è poi proseguita con il discorso del Generale B.A. Alessandro Gresta, Presidente della locale sezione dell’Aeronautica, che ha sottolineato l’importanza della memoria, della coesione e della trasmissione dei valori alle nuove generazioni augurando pace e serenità, più amore e meno odio fra famiglie e nazioni. In chiusura, il saluto del Comandante Colonnello Dario Bovino ha ricordato come l’Aeronautica Militare sia non solo una forza armata, ma anche una comunità di uomini e donne che operano con coraggio e responsabilità al servizio del Paese. Ha concluso la manifestazione la lettura della preghiera dell’aviatore da parte del Generale di Brigata Aerea Giulio Cacciatore.

Si ringrazia Stefano Tei per la collaborazione e le informazioni.

 

Riccardo Agresti redattore de L’Agone

Ultimi articoli