Lazio Strade Sicure, fermare la strage sulle strade: educazione, prevenzione e corsi di guida sicura per i giovani del Lazio
“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani fino a 29 anni. Nel Lazio, solo negli ultimi tre anni, oltre 900 persone hanno perso la vita e, nei primi nove mesi del 2025, sono già più di 40 i pedoni uccisi sulle strade della nostra regione. Numeri che fanno del Lazio la maglia nera in Italia per vittime della strada e che raccontano una tragedia quotidiana che non può più essere tollerata” dichiara Alessio D’Amato, promotore della proposta di legge Lazio Strade Sicure, con il patrocinio delle associazioni dei familiari delle vittime.
La legge si ispira alla strategia europea della Vision Zero, che punta a dimezzare le vittime entro il 2030 e ad arrivare a zero vittime entro il 2050. “Non è un’utopia – sottolinea D’Amato – in molte capitali europee questo obiettivo si sta già raggiungendo grazie a un forte impegno politico e a misure concrete”.
La legge, ferma da oltre due anni in commissione, mette al centro la prevenzione e l’educazione alla sicurezza stradale, con programmi e laboratori nelle scuole rivolti agli studenti per rafforzare fin da giovanissimi la percezione del rischio e la cultura del rispetto delle regole. Accanto alla formazione, il testo prevede i corsi di guida sicura per i ragazzi e per chi guida mezzi pubblici, l’istituzione di un Osservatorio regionale permanente, il sostegno psicologico ai familiari delle vittime e un fondo dedicato alla messa in sicurezza delle strade, a partire dai passaggi pedonali e dagli incroci più critici.
“Ogni vittima della strada è un fallimento del sistema – spiega D’Amato –. Non possiamo più assistere in silenzio a una strage che colpisce ogni settimana le famiglie della nostra regione e della Capitale. La politica non può più voltarsi dall’altra parte: ogni ulteriore attesa è grave”.



