Si riceve e si pubblica
“In queste ore sui social sta circolando un video sulle criticità di via Cassia, all’altezza del civico 724, nei pressi dell’Istituto Stendhal e di fronte al Presidio Sanitario Sant’Andrea. E’ bene chiarire che l’amministrazione municipale è tuttora e quotidianamente a lavoro sulla zona per risolvere le evidenti problematiche che, sebbene i numerosi interventi già effettuati, purtroppo persistono in termini di sicurezza e decoro.
Dopo la rimozione del chiosco in disuso che veniva utilizzato come ricovero per i senzatetto, avvenuta a fine 2023 dopo vent’anni e due anni di lavoro per risolvere cavilli amministrativi e lungaggini burocratiche, abbiamo proseguito a lavorare in raccordo con le Forze dell’Ordine, che ringrazio per l’attività e l’attenzione finora dedicate alla questione, anche nell’ambito dell’Osservatorio Territoriale per la Sicurezza, per migliorare le condizioni dell’area. La demolizione ha determinato un miglioramento a livello di decoro urbano ma non ha risolto del tutto le problematiche sulla sicurezza che continuano a persistere seppure in maniera ridotta.
Non abbiamo mai abbandonato il tema e per questo con la Direttiva n.49/2024 la Giunta del Municipio XV ha previsto un intervento di chiusura e interdizione dell’area per la sua messa in sicurezza e la sua riqualificazione, con una proposta progettuale già elaborata dalla Direzione Tecnica Municipale, mentre il Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale ha dato la propria disponibilità alla realizzazione dei lavori.
Contestualmente, anche a seguito della segnalazione degli Uffici del Sociale, ad agosto il Municipio ha rinnovato formalmente alla Prefettura di Roma tutta la preoccupazione per i rischi legati alla sicurezza pubblica, con la richiesta di una maggiore presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine.
Vorrei esprimere la più grande solidarietà alle Forze dell’Ordine e ai Servizi Sociali che in questi anni ci hanno affiancato nella gestione di queste problematiche, alla Prefettura di Roma a cui ho di nuovo scritto lo scorso 13 agosto, ma soprattutto ai cittadini del quartiere di Tomba di Nerone che oltre a vivere questa situazione difficoltà – che prima del nostro ritorno non era mai stata affrontata con determinazione – sono costretti anche a subire le incursioni di ipotetici salvatori della patria che per un pugno di like raccontano di risolvere situazioni complesse, con video estemporanei più simili a recite, che fanno emergere la sola volontà di visibilità piuttosto che una reale presa in carico del problema.
Dal canto nostro continueremo con grande determinazione, attraverso la collaborazione tra Istituzioni a tutti i livelli, ad assumerci la responsabilità di risolvere i problemi, perché siamo convinti che solo con il lavoro e la dedizione si possano raggiungere i risultati e non attraverso gli spettacoli, a garanzia della cittadinanza e delle persone con difficoltà.
E’ certamente più facile registrare un video denuncia acchiappa like, in cui si sbaglia anche il nome del quartiere, piuttosto che lavorare a lungo per cercare di risolvere una situazione grave che persiste ormai da tempo. Ma, con la collaborazione di tutti e a tutti i livelli, in questi anni non abbiamo mai perso di vista le criticità di quell’area e proseguiremo a lavorare come abbiamo sempre fatto, sia sulle persone fragili presenti che sulla sicurezza e il decoro della zona”.
In allegato l’ultima nota inviata alla Prefettura di Roma.
Così in una nota il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati.


