5 Dicembre, 2025
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Salvo Vitale: una vita dedicata all’educazione e all’impegno antimafia

La scomparsa di Salvo Vitale non rappresenta soltanto un vuoto affettivo per chi ne ha conosciuto l’integrità e la passione civile, ma costituisce un monito per l’intera comunità scolastica e culturale italiana.

Vitale è stato, insieme a Peppino Impastato, voce libera di una Sicilia che non ha mai accettato il silenzio imposto dalla mafia. Con Radio Aut dimostrò che la parola, la satira, l’ironia e la musica potevano diventare strumenti di resistenza, più incisivi di qualsiasi arma. Nella sua attività di docente di filosofia e storia, ha saputo trasformare l’aula scolastica in un laboratorio di coscienza critica, facendo comprendere alle nuove generazioni che l’educazione antimafia non è un capitolo accessorio, ma un fondamento di cittadinanza democratica.

Ricordare Salvo Vitale significa riaffermare che il contrasto alla mafia non si esaurisce nelle aule dei tribunali: esso si radica nella cultura, nella poesia, nella memoria e nell’impegno quotidiano. La sua testimonianza resta un patrimonio di dignità e di libertà che le scuole hanno il dovere di trasmettere.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani invita le istituzioni scolastiche a fare memoria di Salvo Vitale non con il linguaggio dell’enfasi, ma con la pratica dell’approfondimento e della riflessione critica. La sua eredità è un invito a non abbassare lo sguardo, a non lasciarsi normalizzare dal potere dell’illegalità, a credere che anche una piccola radio di provincia, un giornale locale, una lezione in aula possano diventare strumenti di liberazione.

Alla sua famiglia e a quanti hanno condiviso il suo percorso rivolgiamo un pensiero di vicinanza e gratitudine. Ai giovani, rivolgiamo invece l’invito a raccogliere il testimone di una vita spesa a dimostrare che la libertà non è un’utopia, ma un diritto da difendere giorno per giorno.

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

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