In Umbria il Pd le ha sbagliate tutte e lì Enrico Rossi avrà modo da commissario di ritrovare le giuste pulsioni. Ma probabilmente deve anche espiare la sua vecchia e provvisoria dipartita dal Pd insieme agli scissionisti di Bersani
Firenze, 29 novembre 2020 – L’ex presidente della Regione ToscanaΒ Enrico Rossi, da qualche settimana assessore aΒ Signa, ha un nuovo ruolo molto politico:Β commissario del Pd in Umbria. Β«Ho il compito di dare un supporto al Pd umbro verso il congresso, dopo le sconfitte subite in tante cittΓ e alle elezioni regionaliΒ», ha scritto su Facebook: «à un incarico che mi entusiasmaΒ».
LβUmbria, ex regione rossa, Γ¨ governata dalla Lega e diverse sue cittΓ sono amministrate dal centrodestra (tra cui Perugia, Todi, Umbertide, Foligno). Molte sono le concause che hanno prodotto questi risultati brillanti, si fa per dire, compresa lβinchiesta sulla sanitΓ che nel 2019 ha coinvolto i vertici del Pd regionale e ha portato alle dimissioni lβex presidenteΒ Catiuscia Marini. ServirΓ molto tempo al centrosinistra locale per riprendersi dalla lunga serie di cenciate. Rossi perΓ² sembrava non aspettare altro. Come se non vedesse lβora di buttarsi in mezzo alla mischia dopo decenni di Palazzo.
Dβaltronde, in unβintervista al Foglio aveva descritto cosΓ¬ il suo nuovo incarico a Signa:
«à una esperienza interessante. Dopo 20 anni di governo torno ad amministrare e ad avere un contatto con i cittadini. Il governo allontana, le pulsioni arrivano mediate».
Sicuramente in Umbria, dove il Pd finora le ha sbagliate tutte, avrΓ modo di ritrovare quelle pulsioni. Una domanda perΓ² sorge spontanea: perchΓ© Rossi, per dieci anni presidente di Regione, va a fare il commissario di un partito ridotto in condizioni cosΓ¬ terribili? Un poβ perchΓ© probabilmente gli piace essere a contatto con i cittadini, anche se probabilmente per ora dovrΓ ricorrere a Zoom; un poβ perchΓ© Rossi sembra dover espiare, agli occhi del gruppo dirigente nazionale, la sua vecchia provvisoria dipartita dal Pd insieme agli scissionisti di Bersani (e chissΓ che prima o poi non torni a casa anche lβex segretario).
La sinistra, si sa, chiede costantemente ravvedimenti operosi a chi ha qualche colpa da farsi perdonare. Quindi, tutto sommato, poteva andargli pure peggio: potevano nominarlo commissario in Calabria (alla sanitΓ o anche del Pd, visto che da quelle parti tutto Γ¨ commissariato, anche i partiti). E poi non dimentichiamo che cβΓ¨ il seggio vacante di Pier Carlo Padoan a Siena. Lβex ministro dellβEconomia e delle Finanze andrΓ a fare il presidente di Unicredit, quindi nel collegio di Siena ci saranno le elezioni suppletive, probabilmente in primavera. La buona volontΓ di Rossi, tra esili signesi e umbri, potrebbe essere ricompensata, ma dovrΓ prima affrontare un duello con un altro compagno di partito, Gianni Cuperlo, molto stimato dal vicesegretario nazionale Andrea Orlando. SarΓ battaglia a colpi di sponsor.
(La Nazione)


