16 Aprile, 2024
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Scontri, tensioni e caos a Mondragone. Contestato Salvini, lancio d’acqua, interrotto il discorso. Lui: “Cittadini ostaggio di delinquenti”

La cittadina, scossa dal focolaio di Coronavirus tra la comunità bulgara, blindata da esercito e forze dell’ordine. Cariche e scontri, lanciata acqua all’ex ministro. Ieri confermati dalla Regione altri 23 contagi nella zona

Clima di fortissima tensione a Mondragone dopo l’arrivo di Matteo Salvini. I manifestanti presenti in zona hanno contestato il leader della Lega al grido di ‘sciacallo’, uno di loro gli ha lanciato contro dell’acqua (“Bene, ho anche caldo”, ha replicato il leader leghista).

Le forze dell’ordine hanno cercato di allontanare i contestatori usando anche i manganelli. Un giovane è stato ferito alla testa.

“Gravissimo il fatto che ci sia qualcuno che impedisce di parlare alla gente per bene dei problemi veri che ci sono qui

– dice Salvini a Repubblica – In questo quartiere ci sono cittadini, proprietari di case o inquilini, che non possono uscire di casa e sono ostaggio della delinquenza e c’è qualche delinquente da centro sociale che preferisce l’illegalità rispetto alla legalità. la prossima volta avviseremo solo le persone per bene”.

La scelta del luogo rischiava però di accendere gli animi? “Perchè – risponde Salvini – siamo in democrazia, c’è diritto di parlare”. Ma c’è una questione di opportunità? “E la definisce lei – replica l’ex ministro – Mi sembra una domanda mal posta onestamente. Parliamo delle case”. E la Sicurezza? “La Campania è stata la regione che ha avuto più soldi e più uomini come forze dell’ordine. Situazioni come queste le abbiamo risolte in altre zone d’Italia e torneremo”.

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Poi commenta le contestazioni: “I centri sociali mi fanno schifo e un misto di pena. Volevo parlare con le persone per bene che sono tante e non meritavano quei quattro delinquenti che evidentemente preferiscono l’ illegalità e la camorra ai cittadini per bene”.

E quando si parla di Saviano: “Lasci perdere, è come quella gente lì che impedisce di parlare”.

Ma la piazza è divisa, in strada ci sono anche sostenitori del Carroccio che replicano: “No ai provocatori”. Il leader della Lega Matteo Salvini arriva in una Mondragone blindata da esercito e forze dell’ordine e scossa dal focolaio di Coronavirus tra la comunità bulgara che vive nel quartiere dormitorio delle palazzine ex Cirio. Ieri confermati dalla Regione altri 23 contagi nella zona.

Ma ad intralciare l’appuntamento dell’ex ministro ci sono non solo le proteste dei movimenti antifascisti, che si sono dati appuntamento sui social al motto Mondragone non si Lega, ma soprattutto gli strali degli alleati di Forza Italia, con il capogruppo uscente in consiglio regionale Armando Cesaro che ha annunciato la rinuncia alla candidatura senza risparmiare un affondo polemico contro il “Capitano”, principale sostenitore dell’esclusione dalle liste del figlio del senatore Luigi a causa dei problemi giudiziari della famiglia di Sant’Antimo.

Nessun fermo a Mondragone dopo i tafferugli che hanno impedito il comizio di Matteo Salvini, ma la Digos della questura di Caserta visionerà i video girati nel pomeriggio per gli approfondimenti investigativi del caso. Oltre i disordini, si sono verificati numerosissimi assembramenti – a tratti vera e propria calca – in un territorio che, dopo la scoperta di un focolaio di Covid 19, è sorvegliato speciale dalle autorità sanitarie. Solo oggi sono stati 23 i nuovi positivi individuati tra i cittadini non residenti all’interno delle palazzine poste in quarantena.

(La Repubblica)

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