24 Aprile, 2024
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Le iniziative per il Natale all’Istituto “Corrado Melone”

Ladispoli. Il preside Riccardo Agresti: «Pace e serenità siano molto più forti di odio e livore»

 

 

A Ladispoli, l’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” come ogni anno, si appresta ad affrontare il Natale. Molte le attività che rievocano nei giovani alunni e insegnanti, la bellezza della condivisione e dello stare insieme. Perché a prescindere dalle etnie e credi religiosi, il Natale è questo; è gioia e luce, è un giorno di rinascita nel quale ognuno di noi può ritrovare la serenità.

Su questo e molto altro, ne abbiamo parlato con il preside dell’Istituto, il Prof. Riccardo Agresti.

Preside Agresti, tra poco sarà Natale: quali attività avete previsto per questo periodo?

«Il Natale, nascita di Gesù, è la festa della nascita, dei bambini, del risorgere. Le Scuole che dirigo ospiteranno Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Gino Reali affinché possa mettersi a disposizione dei ragazzi e dei bambini per rispondere in modo diversificato a queste due diverse età, portando loro il messaggio di pace e amore che tutti vorremmo. Il tiolo della conferenza che il Vescovo terrà alla Corrado Melone è “In attesa del Natale, un cammino verso la pace e la solidarietà, alla riscoperta dell’insegnamento di Maria, regina della pace”. In questa occasione sarà lanciata una raccolta di cibo per la Caritas.

Altro gradito ospite sarà un panciuto signore vestito di rosso che presenzierà a tutte le recite natalizie, scorrazzerà per le classi portando allegria ed auguri e facendo selfie con i ragazzi che lo vorranno. Infatti Babbo Natale, alias santa Claus, il nostro San Nicola, che porta doni ai bambini italiani la notte di Natale ed in nord Europa agli inizi di dicembre, verrà a salutare tutti in questo mese di dicembre.

Alla “Corrado Melone” un gruppo di ragazzi e ragazze, diretti dal prof. Maiuolo, comincerà a girovagare per la città di Ladispoli portando musica a tutti con le classiche “pastorelle”.

Sempre alla “Corrado Melone” si attuerà l’ormai classico concorso “Costruisci il tuo presepe” che in questi anni ha dimostrato l’incontenibile fantasia e la creatività dei ragazzi, chiamati a mettersi in gioco nel realizzare con vari materiali presepi originali, realizzati interamente con vari materiali.

I bambini della primaria avranno la loro festa “danzante” di Natale per raccogliere qualcosa per il “fondo di solidarietà” della Scuola che finanzia i bambini di famiglie meno abbienti per consentire loro di partecipare a tutte le attività didattiche che prevedono il pagamento di una quota di partecipazione.

Alla “Don Milani” il 17 dicembre si metterà in scena un “Presepe vivente” in memoria di quello realizzato da San Francesco a Greccio.

Entrambe le scuole metteranno in mostra la bravura dei ragazzi relativamente allo studio dello strumento musicale. Sia la sezione musicale della “Don Milani”, perla di Cerveteri, che l’incredibile orchestra “Corrado Melone” si esibiranno in diretta streaming per deliziare con brani natalizi chi li ascolterà. In ogni caso, in questo periodo, la didattica verterà tutta sul tema della pace».

Quanto è importante, per un Istituto Comprensivo come la Corrado Melone, la cooperazione tra studenti e insegnanti?

«Parlare di cooperazione non è totalmente corretto, io parlerei di feeling. Se infatti cooperare significa lavorare insieme per raggiungere un preciso obiettivo, visto che questo obiettivo è il raggiungimento della conoscenza da parte dei ragazzi, la cooperazione in questo caso si traduce in comprensione reciproca. Se il docente intende le eventuali difficoltà dei discenti e questi ultimi acquisiscono il significato e la necessità di conoscere quanto più sia possibile per non diventare schiavi di persone senza scrupoli, il gioco è fatto».

Da Dirigente d’Istituto, ha un sogno nel cassetto che vorrebbe poter realizzare?

«Non uno, ma tantissimi, segno che per quanto mi riguarda, la Scuola è ancora molto lontana da ciò che vorrei che fosse. Ne segnalo uno sufficientemente facile da realizzare e siamo a buon punto di realizzazione: avere una Scuola che sia bella, decorata da artisti e che possa addirittura diventare un punto di interesse turistico. In effetti molti artisti hanno già prestato la loro opera e le pareti esterne della Scuola sono diventate vere e proprie opere d’arte. Il passo successivo sarà decorare anche gli interni in modo che i ragazzi si abituino al bello, che vivano il gran numero di ore della loro giornata circondati da lavori straordinari che affinino il loro gusto estetico».

Un messaggio che vorrebbe mandare ai suoi studenti e collaboratori per questo Natale?

«Che la pace e la serenità siano molto più forti dell’odio e del livore che osserviamo sui social e che investono anche i nostri ragazzi».

 

Erica Trucchia

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