24 Aprile, 2024
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Road to Venezia 76 – uscita 3 MADRE! Darren Aronofsky

MADRE!

Darren Aronofsky

di Marco Feole

“Io sono sua Madre!”

C’è un film dell’edizione numero 74 del Festival del Cinema di Venezia che più degli altri ha sconvolto, fatto discutere, fischiare. Fatto urlare quasi allo scempio e massacrato dalla critica. E se c’era qualcuno che forse poteva riuscire in questo, era proprio Darren Aronofsky. Uno che nella sua filmografia non è mai stato banale. Io con tutti quei pareri negativi non sono mai stato d’accordo, e anzi ho sempre sostenuto che col tempo, molti di quelli che all’epoca fischiarono si sarebbero ricreduti.

Lei per amore di Lui, si trasferisce in una grande casa isolata in mezzo ai campi di grano. Casa in passato distrutta da un incendio, e Lei gliela sta ricostruendo. Lui è un poeta, ed è alle prese col famoso blocco dello scrittore che gli impedisce di creare ciò che ha sempre fatto e per il quale viene riconosciuto. Lei lo incoraggia con amore, ma tutto questo sembra inutile, finchè nella casa isolata irrompe uno sconosciuto. Dopo di lui, da lì a breve però gli invasori diventeranno tanti, e sempre di più. Arrivando definitivamente a profanare quello spazio sacro che Lei aveva costruito con determinazione.

Madre! è il delirio di un regista e la pazzia di un’attrice (Mostruosa. Nella sua bravura, si intende…) che si fida di lui, e che forse, sta male più di lui! Perchè Darren in questo film sta “male”, ma male veramente. E Jennifer Lawrence forse anche peggio.

Ma questo suo malessere viene letteralmente buttato dentro un film che mi ha sconvolto, esaltato, fatto arrabbiare, sorpreso, confuso, inorridito. L’ho odiato, ti annoia e ti fa saltare, ti viene voglia di mollarlo a metà…poi non puoi farne a meno un attimo dopo.

Inizia in un modo, si sviluppa in un altro e finisce delirando per mezz’ora. Ed è una mezzora finale da antologia signori! È totale follia, con una tecnica sublime, e un uso della camera a mano (insistente e disturbante, che ho amato…) marcato dal rumore dei passi di Jennifer Lawrence, dannatamente brava!

Esteticamente potente e audace. Una metafora coraggiosa, che forse è vero ha bisogno di tempo e più di una visione per essere capita. Perché ve lo assicuro, Madre! la seconda volta è più bello della prima.

Totalmente massacrato dalla critica, puoi applaudirlo o fischiarlo, ma questa è un’esperienza di emozioni contrastanti gente, e non è Cinema questo!? Chiedevate coraggio? Eccolo!!

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