LADY BIANCA
- Mi fornisce i suoi documenti?
- Non li ho!
- Ci segua in Questura, procederemo allโidentificazione. Lei qui non puรฒ stare.
Alla fine del turno di Volante, allโalba di un novembre del 2001, nel cuore di Isola, un signore ci fece segno di fermarci. Ci disse che, allโinterno dellโandrone del palazzo in cui lui abitava, aveva notato dormire sul pavimento una giovane donna. Non era giovane, era giovanissima! Non sembrava avesse neppure diciotto anni. Dal genere dโabbigliamento e dalla borsetta piena di profilattici, capimmo che si trattava di una ragazza che si prostituiva. Era esausta ed infreddolita, si era coperta con un grande cappotto di colore blu da uomo, tipo Loden. ย Quellโinfeltrito pastrano di grandi dimensioni, sembrava avvolgere la sua sconfinata solitudine. Non sembrava fosse una prostituta, il suo modo di relazionarsi con noi era quello di una persona istruita e bene educata, per nulla volgare. Ci seguรฌ in ufficio per il foto-segnalamento ai fini identificativi. Quel suo poco essere loquace e la sua espressione stanca e rassegnata, ci consentรฌ di entrare nel suo silenzio e di leggere alcuni frammenti delle sue impronte. Rimanemmo da sole in ufficio e mi venne istintivo prenderle le mani.
- Mi dici come ti chiami?
- Ho due nomi. Quale dei due vuoi sapere?
- Lady me lo ha dato la mia amica e Bianca รจ il mio nome di quandโero bambina.
- Che ci facevi in quel portone? Non hai una casa dove andare?
- La mia casa oggi รจ la strada.
- Pensi che io ti possa aiutare?
- Forse!
- Allora proviamoci insieme. Parlami un poโ di te, di quando ti chiamavi Bianca.
- Mia madre faceva la segretaria presso unโazienda vinicola. Mi diceva sempre che dovevo cambiare la mia realtร studiando molto. Desiderava per me la vita che lei non aveva potuto avere. Casa nostra, una volta che mia madre morรฌ, finรฌ allโasta ed io mi trovai per strada. Lโunica persona che trovai sul mio percorso fu una mia vecchia compagna di scuola. Fu il mio unico riferimento.
Si zittรฌ di colpo e si strappรฒ con violenza la sua bionda parrucca. Il suo capo, rasato a zero, era pieno di grandi cicatrici.
- Oggi sono Lady, Bianca non cโรจ piรน!
- Chi ti ha fatto tutte quelle cicatrici sul capo?
- Eโ il suo nome quando รจ sulla strada, Manuela a casa.
- Ma non avevi parenti o amici a cui poter chiedere aiuto?
- Mi aveva fatto allontanare da tutti, dicendomi che erano degli esseri indegni. Mi massacrava di botte, solo sulla testa, perchรฉ potessi vedere, solo io, tutti i giorni i miei errori. E poi mi faceva indossare queste orrende parrucche, per essere una super sexy Lady. Stanotte ho cominciato a camminare senza meta e mi sono ritrovata di fronte al palazzo dove, un tempo, vivevo con mia madre. Il ragazzo del bar di fronte mi ha riconosciuta e mi ha regalato un vecchio cappotto.
Oggi Bianca vive al Nord. Si รจ laureata in Biologia Molecolare ma, per il momento, ha deciso di aspettare per mettere su famiglia. Qualche notte sogna Lady che la chiama ancora, da quel buio in cui le manca il respiro.
Anguillara Sabazia, 6 Ottobre 2018
Luciana Crucitti


