24 Aprile, 2024
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Tondinelli interviene sul caso “La Lobbra”

Le mezze verità spesso nascondono delle bugie e determinano una falsa rappresentazione della realtà. E’ quanto sta avvenendo da un po’ di tempo a questa parte per quanto riguarda l’informazione sulle vicende amministrative da parte di alcuni soggetti.  Reputo normale, e nella logica delle cose,  essere additato come fonte e causa di ogni male e non mi formalizzo sulle accuse , ma trovo immorale fornire notizie incomplete e prive di dettagli che, se precisati, ribalterebbero completamente il relativo convincimento ed il giudizio che ne discende.

In questi ultimi giorni, stando a quanto appare sulla stampa locale e sui social, vengo rappresentato come fautore e promotore di una lottizzazione sfrenata volta a deturpare il territorio. Questafantasiosa accusa non trae origine da atti concreti, rilascio di concessioni edilizie o quant’altro, bensì da un certificato di destinazione urbanistica emesso dai competenti uffici comunali in ottemperanza ad una specifica richiesta dell’Autorità Giudiziaria.L’attestato rilasciato dal Comune alla Magistratura, in base alla documentazione in nostro possesso, indica come edificabile la zona interessata contro il parere della Regione che ne chiede la rettifica

Un cenno sugli antefatti. Tra le tante problematiche di natura urbanistica ereditate dalla mia Amministrazione rientrano anche le controversie legali riferite al piano di lottizzazione de “La Lobbra”  che si trascinano ormai da molti anni e sono collegate ad una diversa interpretazione tra la Regione ed il Comune della documentazione sottostante, con conseguente diversa classificazione edilizia della zona. Tutto però si sta svolgendo alla luce del sole con scambi di corrispondenza che vengono puntualmente trasmessi in copia  anche alla Prefettura ed alla Procura della Repubblica. La corretta classificazione edilizia della zona, infatti, è oggetto di vertenza legale con la proprietà.

Il Comune non ha alcuna intenzione di favorire l’abusivismo ma solo di ristabilire la legalità amministrativa  rimuovendo gli errori e le “sviste” determinatesi negli anni passati, come viene spesso evidenziato dalle incongruenze che si presentano analizzando la documentazione probatoria talvolta lacunosa, generando difformità di varia natura. A tal fine, onde evitare per il futuro sterili diatribe interpretative, si sta procedendo con una attività ricognitiva di tutta la documentazione in nostro possesso, attività i cui risultati saranno poi confrontati e condivisi con la Regione.

Il contestato certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune, pertanto, non implica alcuna variante al Piano Regolatore Generale né alcun atto di pianificazione al di fuori delle regole ma deriva solo da una analisi e verifica della conformità delle tavole grafiche in nostro possesso e delle norme tecniche.

Nessuno può negare il nostro contrasto, lo esprimo a nome dell’Amministrazione,  alla speculazione edilizia , come pure ritengo che nessuno abbia la statura morale ed intellettuale per impartirci lezioni sul rispetto ambientale del territorio. 

IL SINDACO

Armando TONDINELLI

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