19 Dicembre, 2025
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XV Municipio: indetto il Consiglio per Martedì 17 Febbraio

Indetto per Martedì 17 Febbraio alle ore 10.00 il Consiglio del XV Municipio nella sede di via Flaminia 872.

I punti all’ordine del giorno sono sette: la modifica dei componenti delle commissioni consiliari del Municipio, elezioni del Comitato di Gestione del centro anziani e discussione delle proposte dalla Giunta Marino.

Società Civile per Ladispoli: “L’amministrazione promuove il registro delle unioni civili, tralasciando le necessità della città”

“L’Amministrazione Paliotta ed i numerosi Consiglieri che la sostengono, anzichè preoccuparsi dei veri problemi della città (rifare le strade, costruire capienti asili nido comunali nei vari quartieri della città, tenere pulita e decorosa Ladispoli, affrontare seriamente il problema della sicurezza, realizzare efficienti strutture sportive e culturali, ridurre la pesante pressione fiscale e così via) si fa promotrice, arrivando molto tardi rispetto ad altri Comuni, di una iniziativa, quella del registro delle unioni civili, priva di sostanza, sia per la sua inutilità giuridica e sia, soprattutto, perché già altrove si è rivelata essere un fallimento (quei Municipi di Roma che otto anni fa avevano autonomamente attivato il registro, la cui densità demografica è grandemente superiore a quella ladispolana, hanno avuto complessivamente iscritte solo 50 coppie).

La famiglia è e resta un elemento essenziale della società, un patrimonio che esiste da sempre ed è riscontrabile in tutti i luoghi della terra. Nasce dal libero consenso, espresso da un atto pubblico, di un uomo e di una donna di vivere insieme, condividendo il cammino della vita aperto alla prospettiva di generare figli e di educarli.

La scelta di sposarsi e di creare una famiglia dà tuttora alla società un contributo essenziale per la sua stabilità e la sua crescita. La controprova consiste nel fatto che, alla crisi della famiglia, corrisponde la crisi del tessuto sociale.

Il ruolo delle Amministrazioni Locali, come recita la Costituzione Repubblicana, è di riconoscere con chiarezza l’istituto del matrimonio e di sostenere la famiglia (asili nido, sgravi fiscali per famiglie numerose, contributi economici per gli affitti, case popolari e così via).

La nostra Costituzione usa il verbo “riconoscere” in riferimento ai diritti della famiglia come società “naturale” fondata sul matrimonio. Lo fa per dire che la famiglia fondata sul matrimonio non è una creazione giuridica, frutto di un patto sociale, ma è nell’ordine naturale: qualsiasi ordinamento -se è giusto- deve riconoscere la famiglia e il matrimonio come suo fondamento. La deve, dunque, tutelare, promuovere, difendere: non la può creare o distruggere, perché la famiglia e il matrimonio non sono conseguenza di una legge umana, ma la precedono.

Il registro delle Unioni Civili non raggiunge il fine che si propone. Si dice che con esso si vuole “tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni discriminatorie e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio”. Ma nel concreto non dà (né potrebbe farlo, non essendo ciò nella disponibilità delle amministrazioni locali) una risposta che abbia rilevanza giuridica. Non possono nascere diritti né doveri specifici per chi aderisce al registro. Perché ciò accada è necessaria una legge nazionale. D’altronde, in materia esistono già numerosi pronunciamenti volti a tutelare diritti e a promuovere doveri di persone conviventi in modo stabile. Si pensi al diritto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, alla nomina dell’amministratore di sostegno, al diritto di subentro nei contratti di locazione, all’assistenza dei detenuti, all’accesso ai servizi offerti dai consultori e così via.

Per la tutela poi dei diritti specifici delle coppie omosessuali (le quali meritano assoluto rispetto da tutti) è sufficiente l’aiuto di un bravo notaio per garantire sia i diritti patrimoniali e sia quelli di assistenza al partner in caso di malattia. Non c’è alcun bisogno di istituire registri pubblici speciali per censire chi ha una relazione more uxorio di qualsiasi tipo.

A questo punto sorgono spontanee delle domande da porre all’amministrazione Paliotta e a chi l’appoggia: Come mai un numero crescente di persone preferisce convivere perché ritiene irrilevante ufficializzare pubblicamente la propria relazione affettiva? Perché si devono iscrivere in un registro pubblico un uomo e una donna che hanno fatto la scelta di non richiedere un riconoscimento pubblico della loro relazione? Perché non aspettare l’esito della discussione della proposta di legge sulle Unioni Civili che il prossimo mese approderà in Parlamento?”

Lo comunica il movimento “Società Civile per Ladispoli”

Ladispoli: Paliotta, la Correndo nei giardini si farà

“Siamo soddisfatti che, superate le incomprensioni e le difficoltà tecniche, si sia trovato un accordo per far convivere varie attività sportive e ricreative nell’ambito del parco di Palo”.

Con queste parole il sindaco Crescenzo Paliotta rende noto che la Correndo nei giardini fissata per il mese di marzo si terrà, come da programma.

“Si svolgeranno – proseguito Paliotta – sia questa importante manifestazione che ogni anno porta nella nostra Ladispoli migliaia di atleti che altre iniziative di carattere sportivo già programmate nei prossimi mesi”.

“L’area – ha detto il consigliere delegato allo sport, Fabio Ciampa – compresa tra via Corrado Melone e via dei Delfini, in parte ricoperta dal bosco e in parte aperta, è di grandissimo valore naturalistico ed ambientale e sarà sempre aperta all’uso di tutti i cittadini, nel rispetto comunque delle norme che potranno salvaguardare questo habitat straordinario. L’affidamento della gestione dell’area ad associazioni sportive impedirà che possano sorgere discariche o accampamenti abusivi”.

“In questi giorni – ha concluso Paliotta – la parte del bosco di Palo, con accesso da via dei Delfini, sarà chiusa al pubblico fino a che non saranno rimossi, nelle prossime settimane, alcuni alberi che rischiano di cadere. Purtroppo alcuni di questi, come ci hanno comunicato gli esperti, sono stati attaccati da parassiti e sono necessari degli interventi mirati e selettivi incompatibili con l’accesso del pubblico. Rimane totalmente aperta l’area maggiore del parco, compresa tra via Corrado Melone e via dei Delfini”.

 

Un panorama di rifiuti si affaccia sul lago di Albano

Materiali di risulta e diversi scatoloni di documenti: questo il “panorama” che si sono trovati davanti i Guardiaparco, in una delle piazzole che affaccia sul lago Albano.

Uno scenario suggestivo, quello che si apre sulla Via dei Laghi, che riempie gli occhi di coloro che si fermano qui per apprezzare uno scorcio di Parco che abbraccia il Vulcano Laziale, sfregiato da tanta immondizia.

I Guardiaparco hanno segnalato l’abbandono di rifiuti al Comune competente territorialmente, Castel Gandolfo, ma il problema delle “discariche” diffuse lungo le piazzole della via dei Laghi interessa anche i Comuni di Marino e Rocca di Papa, per le zone di competenza.

Il Parco dei Castelli Romani sta avviando una nuova campagna di bonifica straordinaria del territorio non urbanizzato, che passerà attraverso il coinvolgimento dei Comuni, affinché le aree verdi smettano di essere terra di nessuno.

Dopo le bonifiche, d’obbligo, sono al vaglio diverse ipotesi per dare soluzione al problema, che saranno condivise con gli Enti interessati.

Circolo PD Bracciano: Giovedì 19 Febbraio approfondimento sulla Città Metropolitana

Giovedì 19 Febbraio alle 17.30 presso l’Aula Consigliare del Comune di Bracciano, dopo l’approvazione dello Statuto della Città Metropolitana Roma Capitale,  viene indetto un attivo pubblico per un approfondimento di merito sui contenuti dello stesso.

Alla iniziativa parteciperà il Vicesindaco della Città Metropolitana Mauro Alessandri che ha guidato la delegazione PD nella stesura dello Statuto.

Parteciperà inoltre Federico Ascani Consigliere Metropolitano nonché Assessore del Comune di Ladispoli.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

 

Tarquinia: Sabato 21 Febbraio una visita guidata delle chiese della città

Scopriamo le bellezze della città. È questo il motto di Artetruria che, per la XXVI Giornata Internazionale della Guida Turistica, in programma sabato 21 febbraio, proporrà un affascinante tour (gratuito) nel centro storico di Tarquinia, alla scoperta delle chiese di San Martino, San Giacomo, Santa Maria in Castello, del Salvatore e del santuario di Valverde.

«Tarquinia, oltre agli straordinari siti etruschi, presenta un notevole centro storico. – sottolinea Artetruria – Un patrimonio culturale di grandissimo valore che merita di essere conosciuto e valorizzato».

Cattedrale della città fino al 1435, la chiesa di Santa Maria in Castello è uno dei simboli di Tarquinia e presenta all’interno splendide decorazioni dei cosmati. La chiesa di San Martino è probabilmente la più antica della città ed è

suddivisa in tre navate e lungo quella di sinistra si può vedere ciò che resta di un affresco del XV secolo raffigurante Sant’Anna e la Vergine col Bambino.

Risalente al sec. XII, la chiesa del Salvatore presenta una facciata molto lineare, con unico portale sormontato da un arco, e una sola navata terminante in un’abside al cui interno è visibile un affresco della fine del XV secolo raffigurante il Salvatore.

In stile romanico, la chiesa di San Giacomo ha una cupola a pianta ellittica, di evidente derivazione araba, sopra al transetto, caratteristica di questa costruzione. Posto fuori dalla cinta muraria, il santuario di Valverde ha tre navate e conserva un dipinto bizantino raffigurante la Madonna, patrona di Tarquinia.

La partenza della visita guidata (a piedi) sarà alle ore 15 da piazza Giacomo Matteotti. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Tarquinia.

 

Per informazioni è possibile chiamare al 331/8785257 o scrivere ad artetruria@alice.it.

Ladispoli: validità abbonamenti agevolati Metrebus

L’Amministrazione comunale rende noto che la Regione Lazio, in merito alle agevolazioni tariffarie concesse sui servizi di trasporto pubblico locale, ha comunicato che la validità dei titoli di viaggio agevolati rilasciati nella scorsa annualità in scadenza nei mesi di febbraio e marzo 2015 è estesa fino al 31/03/2015.

Pertanto, la validità degli abbonamenti agevolati Metrebus sarà automaticamente prorogata a cura di ATAC, quale gestore del Sistema Metrebus, mentre l’estensione della validità degli abbonamenti agevolati dei servizi di trasporto Comunale ed interregionale, al di fuori del Sistema  Metrebus, dovrà essere necessariamente richiesta dagli interessati direttamente alle Aziende che hanno emesso i relativi abbonamenti.

 

Per ulteriori informazioni chiamare il numero verde 800001133.

Cerveteri: Servizio idrico, Pascucci sollecita Acea Ato2

“Nonostante i continui solleciti non abbiamo ancora riscontrato nessun miglioramento tangibile nei servizi al cittadino di Acea Ato2. Fuori dagli uffici di Vicolo Sollazzi continuano ad allungarsi le code dei cittadini, mentre le linee del numero verde impongono attese inaccettabili”.
Lo ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, manifestando disappunto per il proseguire dei disservizi causati agli utenti del servizio idrico.
“Ogni giorno – ha aggiunto Aldo De Angelis, Consigliere comunale Delegato ai rapporti con Acea Ato2 – riceviamo le segnalazioni dei cittadini infuriati perché si sono visti recapitare a casa con estremo ritardo le bollette dell’acqua. Oltre tutto, non è raro che gli importi riportati sulle bollette siano assolutamente folli ed impossibili da affrontare in un momento di così forte crisi economica”.
“È bene ricordare ai cittadini – ha detto il consigliere De Angelis – che hanno il diritto di chiedere all’azienda il riconteggio delle somme da versare, qualora ravvedessero delle anomalie in bolletta. Non solo. Molto spesso i cittadini non conosco perfettamente tutte le clausole e i diritti previsti dal contratto e dalla normativa vigente; ad esempio, è importante sottolineare che tutti i cittadini che vivono nelle zone rurali e che hanno un impianto autonomo di depurazione, dovrebbero richiedere all’azienda lo scorporo della ‘quota depurazione’ eventualmente computata nelle bollette in modo improprio. Qualora tale quota fosse inserita anche nelle bollette precedenti, è bene sapere che si può esigere il rimborso delle somme per i 5 anni precedenti”.
 “Bisogna chiarire – ha proseguito De Angelis – che quello idrico non è un servizio qualunque, ma un bene primario e fondamentale. In questi mesi abbiamo assistito, purtroppo non di rado, al distacco dei contatori senza alcun preavviso e senza aver prima fatto firmare agli utenti, come previsto dalla normativa, l’attestazione di presa in carico del vecchio contatore.
È proprio dalla mancata programmazione da parte dell’azienda della lettura dei contatori, passaggio che riteniamo indispensabile, che hanno origine le cosiddette bollette pazze. Queste, infatti, si basano su letture solamente stimate, ma non per forza corrispondenti agli effettivi consumi da parte degli utenti, che quindi possono essere ingiustamente posizionati in fasce di consumo errate. Ci aspettiamo da Acea Ato2 che tali comportamenti non si verifichino più. In tal caso, come abbiamo già fatto sapere all’azienda, non risparmieremo una denuncia per interruzione di pubblico servizio o verso gli altri disservizi causati ai cittadini”.

Manziana: il Comune continua a battersi contro l’Imu sui terreni agricoli

Il Comune di Manziana aderisce al nuovo ricorso al Tar Lazio promosso dall’Anci Lazio contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero dell’interno, a seguito del Decreto legge n. 4 del 24 gennaio 2015 del Governo in materia di Imu.

“Finchè ne saremo in grado difenderemo i diritti dei cittadini e andremo contro questa penalizzazione. I mancati trasferimenti erariali  costeranno alle casse del Comune circa 100.000 euro e si rischia di falsare la programmazione fatta dagli enti pubblici locali”  – dichiara indignato il Sindaco, Bruno Bruni.

Inoltre la decisione presa dal Governo potrebbe rappresentare per i Comuni una duplice problematica, in quanto da una parte, si vedranno tagliati i trasferimenti erariali e, dall’altra potrebbero essere soggetti a possibili ricorsi da parte dei Cittadini.

“C’è anche un altro aspetto da prendere in considerazione: la tassa metterà in serie difficoltà le Università Agrarie, esempio di conservazione e tutela della antiche tradizioni” – conclude il Sindaco.

Anche questa volta, grazie al supporto legale dell’Anci Lazio, il Comune non dovrà sostenere spese aggiuntive.

Bracciano: Ospedale, nuovo ricorso al Tar contro i decreti di attuazione regionali

La battaglia dei Comuni del lago contro la “riconversione” dell’ospedale padre Pio di Bracciano non si ferma. Formalizzato il 2 febbraio scorso il deposito del ricorso al Tar del Lazio con il quale i Comuni di Bracciano, Manziana e Trevignano, (che vede comunque aderenti anche i Comuni di Anguillara Sabazia e Canale Monterano, che hanno deliberato in merito, ma che non è stato possibile richiamare nel ricorso per i tempi strettissimi della presentazione dell’atto), chiedono la sospensione in via cautelativa di vari provvedimenti adottati dal Commissario ad acta per la sanità della Regione Lazio che si riferiscono nel loro complesso alla “attuazione dei Programmi Operativi” 2013-2015.

Lungo l’elenco delle violazioni di legge evidenziate dal legale Michele Damiani, incaricato dal Comune di Bracciano.

In apertura il provvedimento fa riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato che aveva stralciato dal decreto 80 del 2010 il Padre Pio di Bracciano sostanzialmente per il mancato rispetto della cosiddetta “golden hour” atta a garantire i necessari tempi di accesso a strutture di emergenza salva vita.

Il ricorso, oltre a sottolineare una vistosa riduzione dei posti letto che calano dagli 80 attuali ai 30 posti letto ordinari più 10 di day surgery, fa leva su numerose violazioni di legge riguardanti il pronto soccorso.

“Il modulo emergenziale previsto – si legge – è caratterizzato dall’assenza di medici anestesisti, di medici rianimatori o altri specialisti. Eventuali analisi di laboratorio non potranno essere effettuate da medici specialisti (assenti nella struttura) ma soltanto da tecnici di laboratorio i quali dovranno –  mediante il cosiddetto teleconsulto (che verrà istituito, invero, nella Regione Lazio, soltanto a decorrere dal 31 dicembre 2015) – chiedere la diagnosi ai medici dell’ospedale di Civitavecchia. Non è neanche prevista – prosegue il ricorso – la presenza di un medico che possa effettuare una TAC, nonostante un nuovo apparecchio per la Tomografia Computerizzata Assistita sia stato acquistato da più di un anno. Dunque – si sottolinea ancora – la tutela della salute dell’intero comprensorio di Bracciano, viene affidata, in tutte le situazioni di emergenza ad un solo mezzo di soccorso sanitarizzato”.

Si evidenziano inoltre la sottovalutazione del numero degli abitanti del comprensorio di Bracciano e  la sperequazione nel rapporto tra abitanti e posti letto che si attesterebbe a 0,9 ogni mille abitanti rispetto agli standard previsti dalla legge di 3 ogni mille abitanti.

Il ricorso verrà illustrato nel dettaglio ai cittadini e alla stampa nel corso di un incontro pubblico fissato per il 17 febbraio alle 17 presso l’aula consiliare del Comune di Bracciano alla quale prenderanno parte i sindaci del territorio.

 

Per consultare il testo integrale del ricorso: http://www.halleyweb.com/c058013/po/mostra_news.php?id=470&area=H