22 Dicembre, 2025
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Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Blog Pagina 3870

Anguillara, si inaugura l’apertura del centro anziani ‘Primo Galeoni’ nel nuovo locale individuato

Dopo un intenso periodo di preparazione e trepidazione per le recentissime elezioni del nuovo direttivo finalmente il centro aprirà e verranno consegnate le chiavi al neo eletto Presidente Pasquale Bottiglieri.
Molti dei soci in quest’ultimo periodo hanno partecipato insieme agli operai del comune per dare gli ultimi ritocchi al nuovo centro. Ringraziamo tutti per la pazienza e la sollecitudine che hanno avuto nell’eseguire la miriade di interventi richiesti in questi ultimi giorni.
Come Amministrazione, in tutta umiltà, crediamo di poter dire che anche se quello di ridare il Centro ai soci è stato un atto dovuto, la scelta e la dedizione messa in campo per rendere confortevoli e sicuri i locali stiano, alla fine, consegnando ai soci un gioiellino che, siamo sicuri, farà vivere ad Anguillara una rinnovata collaborazione tra i soci ed il resto del territorio umano attraverso la creatività e le azioni che i soci stessi faranno vivere, forse, anche per il Natale prossimo. Auguri da tutta l’Amministrazione.
Vi aspettiamo lunedì 6 ottobre alle ore 11,00.
La cerimonia sarà semplice ed il rinfresco frutto dell’operosità e dell’amore delle meravigliose socie del centro.
Vicesindaco Assessore Sara Galea

Crisi Lago di Bracciano. Da lunedì parte la rimozione delle alghe e la nuova diffida a installare saracinesca su condotte Acea.

Cominceranno Lunedì mattina ad Anguillara e continueranno poi durante la settimana anche a Bracciano e Trevignano, le attività di rimozione delle alghe essiccate e spiaggiate lungo le sponde lacustri. I sindaci dei tre comuni rivieraschi, Sabrina Anselmo (Anguillara), Claudia Maciucchi (Trevignano) e Armando Tondinelli (Bracciano), insieme al Presidente del parco dei laghi di Bracciano e Martignano, Vittorio Lorenzetti e con Renato Cozzella presidente del Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano, hanno infatti deciso di mettere in atto una delle più urgenti raccomandazioni contenute nella relazione che i ricercatori dell’Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente (Ispra) hanno incluso nella loro relazione finale. “Si ritiene opportuno – si legge  nella relazione – provvedere alla rimozione di tale biomassa vegetale dalle sponde, al fine di evitare che, per effetto di successivi eventi di pioggia intensi o di lunga durata e l’innalzamento del livello idrometrico, tale materiale sia re-immesso nel lago compromettendo la qualità delle acque”. Le operazioni  di rimozione delle alghe saranno effettuate da personale incaricato dai Comuni che sarà coadiuvato ed affiancato dai guardiaparco del Parco dei Laghi di Bracciano e Martignano. Il problema della rimozione delle alghe è infatti legato alla considerevole riduzione della capacità di autodepurazione del Lago di Bracciano causata dall’abbassamento del livello dell’acqua e dalla conseguente emersione dei fondali sui quali vivono le alghe e gli altri microrganismi deputati a questa importante funzione biologica. Si tratta di una fascia molto ristretta che non arriva oltre i venti metri di profondità. Il lago si trova attualmente ad una quota di meno 196 centimetri rispetto allo zero altimetrico e questo corrisponde, secondo le stime elaborate dal Consiglio Nazionale delle Ricerca (Cnr) in una riduzione di circa il 20 per cento dei fondali su cui proliferano questi habitat. L’immissione di una così importante massa di sostanze organiche come sono appunto le alghe essiccate e accumulate sulle spiagge, può  mandare in tilt l’ecosistema già così gravemente compromesso. “La relazione dell’Ispra – spiega Sabrina Anselmo, Sindaco di Anguillara – arriva al termine di una campagna di monitoraggi che certificano lo stato di gravità per la salvaguardia degli ecosistemi cui siamo giunti sul lago.Vista l’imminenza dell’arrivo delle piogge, ci è sembrato il minimo provvedere a rimuovere le alghe dalle spiagge e a cercare di mitigare il più possibile il rischio di un ulteriore danno ambientale legato all’abbassamento del lago’’.
I ricercatori dell’Ispra hanno infatti osservato una forte riduzione di almeno 4 diversi habitat che costituiscono la fascia costiera e i fondali del lago e che sono oggetto di tutela da parte delle direttive europee. “l’Ispra – spiega Vittorio Lorenzetti presidente del Parco dei Laghi di Bracciano e Martignano che pure ha effettuato campagne di monitoraggio lungo le sponde del lago – confermano la perdita di habitat che anche noi avevamo osservato e denunciato nel corso delle nostre campagne”. “In alcuni casi – precisa Daniele Badaloni, direttore del Parco – si parla di perdite pari a circa il 90 per cento mentre altre tipologia di habitat segnano danni variabili tra il 20 e il 30 per cento. Gli effetti dell’abbassamento del lago – continua Badaloni – si sentono anche in profondità con una riduzione della fascia di crescita della vegetazione che è passata dai venticinque metri nel 2010 ad appena 18,5 attuali’’. “La rimozione delle alghe ha detto il Sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli – è l’azione di maggiore facilità di applicazione in quanto richiede una operatività immediata e limitata nel tempo al fine di evitare un ulteriore aggravio allo squilibrio ecosistemico in corso. Al contempo ci batteremo affinché siano valutate ed attuate tutte le misure necessarie a coadiuvare il ripristino del volume d’acqua mancante a causa del mungimento effettuato. La relazione evidenzia la sofferenza subita dai quattro habitat di interesse comunitario e nessuno ha ad oggi fornito indicazioni sui beni e servizi ecosistemici che potrebbero venire a mancare a seguito del danno subito dai suddetti habitat. Ci aspettiamo che chi è responsabile per il danno subito e chi è preposto a gestire e garantire il mantenimento degli habitat naturali in uno stato di conservazione soddisfacente si assuma le proprie responsabilità affinché siano immediatamente percorse tutte le azioni di mitigazione, monitoraggio e recupero ambientale necessario. Questo è il nostro dovere; sia verso l’ambiente naturale in cui abitiamo e sia nei confronti delle comunità locali che vivono sul territorio”.
Le azioni per la salvaguardia del lago non si fermano qui. Una nuova diffida è stata infatti inviata nei giorni scorsi alla Regione Lazio. “Nell’introduzione della relazione dell’Ispra – spiega la Sindaca di Trevignano Romano, Claudia Maciucchi – è richiamato un periodo  tratto dalla concessione del 1990 in cui si dispone ‘che il livello idrometrico minimo concesso per le captazioni fosse fissato a 161,90 m s.l.m., prescrivendo l’inserimento di saracinesche di apertura e chiusura e di un sifone idraulico che provvedesse a disinnescare automaticamente le condotte, non appena il livello dell’acqua fosse sceso al di sotto della quota minima stabilita per le captazioni..” . Questo è ciò che da qualche giorno attraverso una ulteriore diffida, presentata alla Regione Lazio, noi Sindaci insieme al Consorzio e al Parco, abbiamo richiesto, sia  per evitare  il progredire del disequilibrio del Lago, come relazionato dall’Ispra,  e soprattutto per evitare che tale situazione possa riproporsi  con effetti più catastrofici. Le captazioni ora sono ferme, così dice Acea, ma chi ci garantisce – conclude Maciucchi – che in un futuro Acea possa decidere di riprendere le Captazioni rimanendo il Lago di Bracciano una riserva strategica come previsto dalla stessa concessione? Attraverso quindi l’applicazione esatta di una regola già scritta dovremmo scongiurare ulteriori  problematiche al nostro ecosistema”.
Comunicato congiunto Comuni rivieraschi, Ente Parco e Consorzio del lago

Ladispoli, allerta meteo

Il Comando della Polizia locale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso l’avviso di condizioni meteorologiche avverse, con indicazione che dalle mattinata di domani 5 novembre, per le successive 12 – 18 ore, sul Lazio sono previste precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Anguillara Sabazia celebra il centenario della Grande Guerra

Ricordiamo che, sabato 4 novembre, Anguillara Sabazia festeggia, dalle ore 10.00, la giornata delle Forze Armate, con la tradizionale celebrazione e commemorazione dei caduti presso il Parco della Rimembranza e poi presso il Monumento dei Marinai in Piazza del Molo, per gratificare anche il valore dei marinai. Il programma è il seguente. Alle ore 10.00 a Piazza del Comune vi è il Concerto del Gruppo Folkloristico con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale di Anguillara Sabazia e di tutte le Autorità convenute. Alle ore 10.30 ha luogo il corteo da Piazza del Comune verso il Monumento ai Caduti, con la deposizione della Corona d’alloro e l’esecuzione dell’Inno Nazionale. Alle ore 11.00 si tiene l’allocuzione del Sindaco Sabrina Anselmo, con intervalli musicali a cura del Gruppo Folkloristico e alcune letture tratte dai documenti dell’Archivio Storico Comunale sulla Grande Guerra, da parte di bambini, organizzate dall’Assessorato alla Cultura, dalla Dott.ssa Viviana Normando, in collaborazione con l’Associazione “Arca sul Lago”, presieduta da Franco Chiavari, con cui il Comune è convenzionato, e l’archivista dott.ssa Lucia Buonadonna.
Tali brani menzionano la Battaglia di Caporetto, combattuta il 24 ottobre del 1917, tra il Regio Esercito Italiano e le forze austro-ungariche e tedesche, da cui sono passati esattamente cento anni.
Alle ore 11.30 segue il corteo da Piazza del Monumento ai Caduti al Monumento dei Marinai di Piazza del Molo per la rinnovata deposizione della Corona d’alloro, con la chiusura dell’Inno Nazionale, eseguito dal Gruppo Folkloristico, presieduto da Alberto Rocchi e diretto dal Maestro Enrico Scatolini.
Al termine della cerimonia, svoltasi anche in collaborazione della Pro Loco Anguillara Sabazia, è possibile visionare l’anteprima della mostra “Autobiografia di un paese in guerra. Una memoria salvata per non dimenticare: l’Archivio storico comunale di Anguillara Sabazia e la Grande Guerra”, presso il Museo Storico della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari “Augusto Montori”, grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Sabate.
In caso di pioggia, dopo la deposizione delle corone d’alloro, una rappresentanza della Banda suonerà alcuni brani nel Museo della Civiltà Contadina, accanto ai pannelli della mostra.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Andrei Pollari

La Scuola di Fanteria di Cesano festeggia la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. Bambini e militari insieme in occasione dell’evento “Caserme Aperte”

Nella giornata odierna la Scuola di Fanteria di Cesano ha aperto le porte e ospitato le classi quarte e quinte delle scuole elementari di Cesano e Formello per festeggiare il 4 Novembre, appuntamento che ormai si ripete ogni anno.

I bambini presenti alla solenne cerimonia sono stati più di 500 che hanno potuto visitare la caserma ed entrare nei mezzi militari esposti sul piazzale per l’occasione.

Il Comandante della Scuola, Generale di Brigata Massimo Mingiardi, ha ringraziato le autorità civili e militari intervenute e i numerosi bimbi che hanno sventolato orgogliosi le bandierine italiane.

Dopo il saluto il Comandate ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni del 4 novembre:

“Quest’anno – e sarà così anche il prossimo anno – le celebrazioni della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, assumono un carattere particolarmente significativo. Cent’anni orsono, proprio in questi giorni, si consumava la battaglia di Caporetto. L’anno dopo sarà quello di Vittorio Veneto. Il momento forse più difficile per il morale e le speranze dei nostri soldati e dell’intera nazione e, dopo, quello più alto, che raggiungeva l’ideale risorgimentale dell’unità nazionale. Proprio per questo il 4 novembre è giornata intitolata, congiuntamente, all’Unità d’Italia e alle Forze armate che, di questo passaggio finale, furono lo strumento essenziale.

La tragica ritirata di Caporetto è stata, spesso, associata all’idea di una disfatta, in una altalena di accuse che ha visto nella veste di imputati, alternativamente, le truppe, con il peso di quel conflitto e gli Stati maggiori, come impreparati a cogliere la portata e le modalità degli eventi. Successivamente ci si è quasi sorpresi nel constatare ciò di cui erano stati capaci i nostri soldati, proprio nel momento più tragico. Il timore, se non la convinzione, e non soltanto in Italia, era, forse, quella che il nostro Paese fosse ancora troppo giovane per superare prove così dure.

Ma la nascita dell’Italia come nazione – del resto, come sappiamo, il termine nazione significa proprio nascita – risale a tempi ben più lontani. Per quanto fossimo stati a lungo divisi e frammentati in stati e regimi diversi, condividevamo da millenni gli stessi riferimenti, di cultura, di storia, di tradizioni.

E’ stata questa la forza interiore che ha animato il nostro Paese, finalmente unito, finalmente consegnato a una Patria comune.

Cento anni orsono i soldati italiani e le popolazioni del Friuli Venezia Giulia e di gran parte del Veneto, subivano il dolore della sconfitta e la sofferenza dell’invasione e dell’occupazione.

La catastrofe si vedeva in ogni luogo: nelle case distrutte, nell’abbandono delle poche cose rimaste alla popolazione per sopravvivere durante la guerra, nelle strade ostruite dagli sfollati e dai soldati della 3ª Armata che ripiegavano verso il Piave cercando di rallentare, quanto più era possibile, l’avanzata del nemico.

In quelle due settimane numerosi furono gli atti di eroismo e di sacrificio compiuti dai nostri soldati. Intere unità vennero chiamate a resistere ad oltranza, e lo fecero senza esitare, pur nella certezza che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di salvezza. Tanti, tantissimi di quegli eroi sono rimasti ignoti. A rappresentarli tutti vi è la salma del Milite Ignoto, sepolto al Vittoriano.

L’invasione venne arrestata sul Piave, che è diventato per tutti il fiume Sacro della ripresa, che giunse, travolgente e inarrestabile, come mai era potuto accadere prima; durante i lunghi anni della guerra di posizione, trascorsi nelle trincee del Carso, del San Michele, dell’Adamello, dell’Ortigara, del Grappa e di tutti gli altri luoghi divenuti altrettanti simboli dell’idea di Italia.

Le Forze Armate e il popolo italiano portarono a compimento l’unificazione dell’Italia, in quella che viene considerata l’ultima guerra del nostro Risorgimento. A coloro che sui campi di battaglia, nelle campagne, nelle città, nelle fabbriche, in ogni casa, combatterono e resistettero, dando un contributo a costruire l’Italia di oggi, va la riconoscenza di tutti gli italiani.

Al termine della Grande Guerra si è voluto suggellare il forte sentimento di condivisione di un comune destino che aveva richiesto l’altissimo prezzo di un vuoto lasciato in ogni casa ed in ogni famiglia. La scelta del 4 novembre esprime questo sentimento.

Quella guerra lasciò macerie morali e materiali, ferite difficili da rimarginare e così, a distanza di due decenni, l’Europa venne percorsa da nuovi venti di conflitto e da nuove tragedie, con l’umanità chiamata, ancora una volta, a interrogarsi sul sonno della ragione, colpevole di creare mostri. La prevalenza delle forze della libertà ha consentito di guardare con nuova fiducia alla storia d’Europa e la risposta è stata – ed è – quella di unirsi, di mettere insieme il futuro degli europei; l’unica scelta in grado davvero di pacificare il continente.

Un solido e duraturo assetto di pace ci accompagna da allora, grazie ad un percorso lungo e difficile, non ancora concluso, basato sui cardini della solidarietà, della condivisione e del reciproco rispetto. I nostri confini sono, ormai, quelli dell’Unione Europea.

In questa giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate rivolgo il mio pensiero commosso a tutti gli Italiani che hanno conferito il loro sacrificio, per edificare uno Stato unito e democratico; e penso con dolore a tutte le vittime delle guerre.

Coltivare la loro memoria significa comprendere l’inestimabile ricchezza morale che ci hanno trasmesso e rappresenta, per tutti noi, la sollecitazione più autentica per adempiere i nostri doveri di cittadini italiani ed europei, nella convinzione del valore della solidarietà e della pacifica convivenza fra i popoli.

Ringrazio il Ministro della Difesa e i vertici militari per il loro operato, teso a rendere sempre più efficiente lo Strumento Militare Nazionale, chiamato oggi a fronteggiare scenari nuovi e minacce più articolate e diversificate. La complessità delle sfide, la loro diversità dal passato e la velocità con cui esse si manifestano e mutano richiede grande prontezza, flessibilità, adattabilità e lungimiranza.

Donne e uomini di ogni ordine e grado delle Forze Amate. Voi continuate a rappresentare degnamente l’Italia, anche nell’ambito delle missioni volute dalla comunità internazionale nei diversi contesti di crisi.

In Europa, nel Medio Oriente e in Africa, con la vostra professionalità e capacità al servizio della sicurezza e della pace, confermate di essere degni interpreti di una tradizione di valori, di civiltà e di cultura propri della nostra storia.

Il vostro contributo – sempre impegnativo, spesso di sacrificio -avviene in maniera silenziosa, mosso da profonda dedizione; quella che oggi viene, qui, rappresentata da coloro che, a breve, primi fra pari, riceveranno le decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia. A loro porgo le mie più vive congratulazioni.

Rappresentano quell’ampio e diffuso fattore umano altamente positivo che costituisce l’eccellenza del nostro Paese.

A voi tutti porgo il mio augurio e un saluto affettuoso a nome di tutto il popolo italiano.

Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!”

La storia è stata la componente fondamentale della giornata. Sul piazzale, dopo l’emozionante alzabandiera, i bambini hanno ascoltato il “Bollettino della Vittoria”, che racconta un passo importante della storia italiana.

« Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12 Bollettino di guerra n. 1268

La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d’Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l’irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d’Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L’Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell’accanita resistenza dei primi giorni e nell’inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. »

(Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito)

A fine giornata il personale militare ha offerto la merenda ai bambini preparando la pizza!

Federica D’Accolti

 

Cerveteri, sabato e domenica dedicati alla lettura a Sala Ruspoli

“Questo week end a Sala Ruspoli ospiteremo due pomeriggi dedicati alla lettura. Un doppio appuntamento con due autori del nostro territorio: uno, ci racconterà dal suo punto di vista, il mondo spesso misterioso delle Donne, l’altro, ceretano DOC, ci parlerà della storia della Necropoli della Banditaccia, vista da lui, attraverso i ricordi di famiglia. Due iniziative davvero da non perdere”. A dichiararlo è Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri.
Sabato 4 novembre sarà il turno di Andrea Camponi, che con Amedeo Bianchi per Aracne Editrice, ha scritto “Questione di Donne”, un libro dalla trama coinvolgente e accattivante, un viaggio per sondare e tentare di interpretare da parte degli autori, attraverso nove temi, l’universo femminile o almeno alcune sue sfaccettature. Ad impreziosire la presentazione del libro, le letture dell’attrice Claudia Campagnola, che ha curato anche la prefazione del libro, e che leggerà alcuni passi del libro.
Domenica 5 novembre invece, alle ore 17.00 presso i locali di Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria a Cerveteri, Benedetto Zapicchi presenterà “Racconti Ceretani, un amarcord tra prosa e racconto della sua famiglia che si intreccia con la storia e i momenti più importanti della Necropoli della Banditaccia. Un racconto fatto ne come storico ne come cronista ma un racconto fatto da un cittadino storico di Cerveteri che sicuramente saprà emozionare e tornare indietro nel tempo.
L’ingresso ad entrambe le iniziative è libero e gratuito.

Cerveteri, i servizi di igiene urbana nel week end

Isola Ecologica di Via Settevene Palo aperta anche di sabato e Domenica, Isola Ecologica Mobile per i non residenti a Campo di Mare e l’auto-compattatore a Valcanneto per sfalci verdi e potature di giardino.
Elena Gubetti, Assessora all’Ambiente del Comune di Cerveteri, informa la cittadinanza sui servizi di igiene urbana attivi nel week end.
Come da calendario, presso l’Isola Ecologica di Via Settevene Palo Nuova, nelle giornate di sabato e domenica sarà possibile conferire sfalci verdi e potature, rifiuti ingombranti, rifiuti e imballaggi in legno e rifiuti elettrici ed elettronici. L’Isola sarà aperta il sabato dalle 07.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 mentre la domenica solamente la mattina.
Sabato ultimo appuntamento a Valcanneto, in Via Vivaldi, con l’auto-compattatore per sfalci verdi e potature di giardino. Sarà disponibile per tutte le utenze domestiche dalle ore 07.00 alle 12.00
Domenica invece, sempre attiva l’Isola Ecologica Mobile per i non residenti a Marina di Cerveteri. Dalle 16.00 alle 22.00 un’Isola Ecologica sarà a disposizione per conferire rifiuti purchè già correttamente differenziati.
Tutte le informazioni sul sistema di Raccolta Differenziata Porta a Porta, sono disponibili nella sezione Cerveteri Chiama a Raccolta sul sito www.comune.cerveteri.rm.it

Cerveteri celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate

Sabato 4 novembre, in occasione delle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, l’Amministrazione comunale di Cerveteri invita tutti i Cittadini e le Cittadine, alla cerimonia commemorativa che avrà luogo nel centro storico. Alla cerimonia saranno presenti le rappresentanze Istituzionali, Militari, Sociali e del Volontariato di Cerveteri.
“La giornata del 4 novembre – ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – è un momento istituzionale molto importante ed un’occasione per riflettere e rendere omaggio ai nostri caduti. L’appuntamento è in Piazza Risorgimento, sotto il Municipio, alle ore 09.15, da dove il corteo delle Rappresentanze Cittadine, che anche quest’anno vedrà partecipare i Rioni e le numerose realtà associative, raggiungerà la Chiesa Santa Maria Maggiore per la celebrazione della Santa Messa. A seguire, nel Parco della Rimembranza, verrà deposta una corona di alloro e una cerimonia in onore di tutte le Forze Armate e dei nostri caduti”.

Ladispoli. Il sindaco Grando ha nominato diciotto nuovi delegati esterni

Nella giornata di ieri il sindaco Alessandro Grando ha ulteriormente completato l’organico dell’amministrazione comunale, provvedendo a nominare 18 nuovi delegati esterni che collaboreranno a titolo gratuito.

I delegati sono Franco Pettinari per Mercati, Sagre, Fiere, Commercio ambulante, Rapporti con l’area artigianale, Roberto De Angelis Cinofilia e Prevenzione del randagismo, Edoardo Imperi Politiche giovanili, Olimpia De Prosperis Prevenzione delle patologie, Alessandro Gennaretti Rapporti con la Fanfara dei Bersaglieri Gennaretti – Lalli e con la Banda musicale comunale La Ferrosa, Cesare Tarroni Spending Review, Annalisa Burattini Patrimonio storico e archeologico, Barbara Migliazza Rapporti con il quartiere Miami, Rossano Pignotti Rapporti con il quartiere Centro, Diab Cendrella Politiche per la disabilità e sviluppo progetti internazionali, Enrico Fabrizi Caccia e pesca, Domenico De Carolis Rapporti con il quartiere Vecchio Centro, Mauro Di Giovanni Rapporti con le associazioni sportive, Gianfranco Ricella Diritto allo Sport delle persone con disabilità, Roberto Oertel Sanità, Edilizia Sportiva, Francesca Lazzeri Ufficio stampa, Gianfranco Fioravanti Agricoltura, Rapporti con il quartiere Monteroni e campagne, Laura Di Stasi Rapporti con il quartiere Marina di Palo.

“A nome dell’amministrazione comunale – afferma il sindaco Grando – auguro buon lavoro a tutti i nuovi delegati che si sono assunti un compito impegnativo, mettendosi a disposizione della città”.

Ruba sei cani di razza da un allevamento e rimuove il microchip: denunciato

Nella mattinata di ieri giovedì 2 novembre, i carabinieri della Compagnia di Bracciano di Alessandro Papuli hanno denunciato un cittadino italiano per il reato di ricettazione di 6 cani di razza. 

Nel corso di un quotidiano servizio di controllo del territorio, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno notato a Bracciano 6 cani di razza “Segugio Italiano” che stavano girovagando nel giardino di un 36enne, già conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi con la Giustizia.

I militari hanno voluto vederci chiaro e, ottenute dal presunto proprietario precarie giustificazioni circa il possesso dei cani, hanno indagato sulla loro provenienza scoprendo che identici animali, 15 giorni fa, erano stati rubati da un allevamento specializzato di Montefiascone, in provincia di Viterbo.

Il successivo intervento del personale specializzato della Asl ha confermato la provenienza degli animali ed ha evidenziato che i ladri avevano addirittura rimosso chirurgicamente i microchip che erano stati impiantati su di loro per non renderli rintracciabili in caso di controllo.

Tuttavia, il tentativo è risultato vano: i cani, alla vista del loro padrone, invitato in caserma per la restituzione, lo hanno festeggiato calorosamente.