Si riceve e si pubblica
L’incredibile scoperta del movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro è avvenuta a Bassano Romano dove l’Inps continua ad accreditare sul conto corrente postale di una donna morta nel febbraio del 2013 una pensione di 739 euro mensili, soldi che nessuno ritira e che si sono accumulati sul conto corrente stesso fino ad arrivare a circa 85.000 euro
Roma 22 agosto 2025: Non è una novità che l’Inps continui a pagare la pensione a persone defunte ma questo è dovuto quasi sempre a truffe perpetrate dai famigliari delle persone morte che nascondendo la dipartita del congiunto continuando a usufruire dell’assegno sociale dell’Inps.
Nel caso portato alla luce dal movimento Italia dei Diritti De Pierro però, l’erogazione della pensione a una donna defunta da oltre dodici anni non rientra nel reato di truffa in quanto nessuno ha mai ritirato le somme versate dall’Istituto di Previdenza Sociale, ma si tratta di un vero e proprio errore che in tutti questi anni ha portato l’Inps a versare circa ottantacinquemila euro nel conto corrente postale della donna defunta.
Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento parla di questo grave episodio che colpisce le casse dello Stato:” E’ inaudito che in tutti questi anni nessuno si sia accorto della dipartita di questa signora di Bassano Romano e che quindi lo Stato continui ad erogare le tredici mensilità annuali versandole sul conto corrente postale della stessa defunta.
Non si tratta di una truffa ai danni dello Stato in quanto nessuno nel corso degli anni ha ritirato le somme versate dal conto corrente postale della donna la cui morte, a quanto ci è dato sapere, fu regolarmente comunicata. Anche gli addetti dell’ufficio postale di Bassano Romano dove è aperto il conto corrente della donna, avrebbero potuto verificare la situazione visto che nessuno in oltre dodici anni ha mai ritirato un solo centesimo dal conto corrente.
Negligenza? E da parte di chi? Sta di fatto – prosegue Spinelli – che in un Paese dove si dice non ci siano fondi per mandare in pensione lavoratori con oltre 40 anni di servizio, dove le pensioni minime non riescono a soddisfare le esigenze primarie di chi le riceve, si debbano poi sprecare i soldi in questo modo e cioè pagando le pensioni a persone che non sono più in vita. E non si tratta di qualche mese ma sono oltre dodici anni che a questa donna viene versata la pensione essendo morta nel febbraio del 2013; naturalmente di quanto asserito in questa nota stampa ne abbiamo la documentazione.
E se questo caso non fosse isolato? E quali controlli vengono effettuati per accertare se chi riceve l’assegno pensionistico sia ancora in vita? Ci sono dirigenti che prendono fior di stipendi pagati da noi contribuenti che dovrebbero fare in modo che quanto sta accadendo a Bassano Romano non debba verificarsi e li invitiamo quindi non solo a risolvere questa situazione che si è creata, ma di effettuare un controllo capillare su tutti coloro ai quali viene erogata la pensione per verificare che gli stessi siano ancora in vita bloccando così non solo le truffe che di tanto in tanto e grazie a delle casualità vengono scoperte, ma anche per evitare che errori come quello abbiamo scoperto e vi abbiamo descritto non si verifichino più.
Attendiamo risposte sperando che qualcuno ne paghi le conseguenze e che non finisca come spesso in Italia accade – conclude Spinelli – a tarallucci e vino”.


