In occasione della Giornata internazionale della donna, L’agone vuole ricordare Amelia Mary Earhart, la prima aviatrice donna misteriosamente scomparsa nel Pacifico. Intrepida e coraggiosa, con i capelli corti come appare in molte foto d’epoca, Amelia era nata nel cuore degli Stati Uniti, più precisamente ad Atchinson in Kansas, il 24 luglio 1897. Da sempre aveva mostrato stima verso quelle donne che si erano cimentate in attività considerate a quel tempo “maschili” e un forte interesse per il volo. Fu nel 1920 che decise di diventare pilota. Sono noti i suoi record di volo per altitudine e velocità raggiunte e per la traversata dell’Oceano Atlantico, ottenuto con il monomotore di linea Lockheed Vega 5B di colore rosso con matricola NR-7952, ancora oggi conservato al National Air and Space Museum di Washington. È proprio con la riproduzione di Amelia Earhart e del Lockheed Vega 5B che la LEGO®, azienda danese produttrice di giocattoli, ha voluto celebrare nel 2021 la Giornata internazionale della donna, per ricordare le incredibili gesta di questa donna che da sola ha sorvolato l’Atlantico. Un tributo che aiuta i bambini a comprendere l’importanza di questo giorno e che è stato molto apprezzato dai collezionisti. Amelia Earhart è ricordata soprattutto per aver tentato il giro del mondo con l’Electra, un Lockheed Modello 10 Electra registrato con matricola NR16020. Questo volo, che prevedeva una rotta di quarantasette mila chilometri vicino all’Equatore, fu intrapreso dall’aviatrice con il suo ufficiale di rotta Fred Noonan. Il primo giugno 1937 intrapresero il viaggio da Miami verso est e dopo diversi scali raggiunsero la costa orientale di Papua Nuova Guinea. Il 2 luglio di quello stesso anno partirono per l’isola di Howland, un’isola sperduta in mezzo all’Oceano Pacifico tra l’Australia e le Hawaii. Gli aviatori non riuscirono mai ad atterrarvi e la loro scomparsa resta ancora oggi un mistero. Molte sono le supposizioni che girano attorno a questa vicenda; alcuni hanno ipotizzato che si trattasse di una missione di spionaggio con l’obiettivo di fotografare le strutture militari nipponiche presenti nel Pacifico, altri che l’aeroplano rimasto senza carburante si fosse schiantato nell’Oceano oppure che gli aviatori fossero sopravvissuti da naufraghi su un’isola del Pacifico, come testimonierebbero i resti di ossa umane ritrovate nel 1940 a Nikumaroro. Questa vicenda resta un enigma, difficile da sciogliere; perciò, l’unica cosa che possiamo fare è ricordare l’icona femminista e il simbolo di grande coraggio e intraprendenza che Amelia Earhart ha rappresentato e rappresenta ancora oggi per tutte le donne del mondo.
Aurora Milana
Redattrice L’agone


