Riceviamo e pubblichiamo
Si è conclusa ieri mattina al Centro Congressi Auditorium della Tecnica l’ultima tappa dell’edizione 2025 di Innovation Days, il roadshow del Sole 24 Ore realizzato in collaborazione con Confindustria, che ha riunito imprese, istituzioni ed esperti per analizzare le strategie con cui il Lazio sta affrontando le sfide della transizione digitale ed energetica.
La giornata ha confermato come l’innovazione sia oggi uno dei motori principali della competitività: secondo il Centro Studi Confindustria – CSC Advisory, raddoppiare la capacità innovativa di un sistema produttivo comporterebbe un incremento dell’export pari al 29% nei paesi avanzati.
Una proiezione in linea con quanto emerso dal Market Watch Lazio di Banca Ifis, presentato durante l’evento, che evidenzia la centralità della Regione nel panorama economico nazionale.
L’apertura dei lavori è stata affidata agli interventi istituzionali. Claudio Arcudi, Delegato Università e Ricerca di Unindustria, ha sottolineato come “l’innovazione non sia un dipartimento aziendale, ma un elemento imprescindibile, un fattore critico di successo del fare impresa”.
Arcudi ha ricordato che l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi richiede un vero e proprio cambio di paradigma: “abbiamo la necessità di reinventarci per diventare imprese intelligenti, capaci di integrare l’intelligenza artificiale con criteri di affidabilità, sostenibilità, etica e valore industriale concreto”.
Centrale, secondo Arcudi, è anche la sfida delle competenze: la rapidità dell’adozione dell’AI impone di aggiornare la forza lavoro e, contestualmente, di formare i giovani un approccio basato su pensiero critico, curiosità e flessibilità.
Nel suo intervento, Paola Previdi, Amministratrice Delegata di Sistemi Formativi Confindustria, ha ricordato come il percorso degli Innovation Days abbia permesso di incontrare migliaia di imprese, testimonianza di uno stato di salute del sistema produttivo nazionale che continua ad essere solido.
“Innovazione e internazionalizzazione sono elementi imprescindibili: raddoppiare l’innovazione comporterebbe un incremento del 29% dell’export nei Paesi avanzati”, ha dichiarato Previdi, evidenziando come il sostegno alla formazione, alla digitalizzazione e alla governance tecnologica sia ormai una priorità condivisa dal sistema produttivo.
A seguire, Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio e Assessore allo Sviluppo Economico, ha ricordato come il Lazio rappresenta una regione con una solida centralità economica, forte di un PIL che contribuisce per l’11,3% al totale nazionale e di una struttura produttiva fortemente orientata ai servizi, con oltre l’80% del valore aggiunto generato da attività avanzate, istituzioni pubbliche, università, centri di ricerca, cultura e turismo.
“Il Lazio deve essere più consapevole della sua forza e delle sue potenzialità: siamo una regione competitiva non solo in Italia, ma a livello europeo”, ha dichiarato Angelilli, evidenziando come la sfida dell’energia e dei costi energetici rappresentano oggi un tema che non può ricadere unicamente sulle singole imprese o sui territori, ma deve essere affrontato a livello di Unione Europea.
Il Vicepresidente ha inoltre annunciato l’approvazione della riprogrammazione dei fondi europei, che destina nuove risorse a tecnologie critiche, digitalizzazione, AI, aerospazio e cybersicurezza, ponendo le basi per una strategia regionale orientata alla competitività e all’innovazione.
Il Market Watch Lazio presentato da Banca Ifis ha offerto una fotografia dettagliata del sistema produttivo regionale, restituendo l’immagine di un territorio in forte dinamismo. Secondo l’analisi, la Regione è seconda solo alla Lombardia per contributo al PIL nazionale ed è caratterizzata da settori ad alto valore aggiunto come farmaceutica, ICT e aerospazio, che hanno consolidato una forte capacità di innovazione e digitalizzazione.
Le imprese manufatturiere prevedono per il 2025 un fatturato sostanzialmente stabile, pari a -0,1%, un dato migliore rispetto alla media nazionale. L’aumento dei costi di produzione continua a rappresentare un fattore di pressione per molte aziende, ma viene compensato dalla qualità dei prodotti, dalla tecnologia e dalle competenze interne, elementi considerati decisivi per mantenere la competitività sui mercati.
Particolarmente rilevante la performance dell’export: il 54% delle Pmi laziali esporta parte della produzione, con una quota di dieci punti percentuali superiore alla media nazionale. Dopo il rallentamento del 2023, il 2024 ha registrato una crescita dell’8,5%, ulteriormente rafforzata nel primo semestre 2025, quando il Lazio si è imposto come la regione con la migliore performance italiana, raggiungendo un incremento del 17,4%. Per addestrare la ripresa sono stati soprattutto i prodotti farmaceutici ei mercati extra UE, dove la domanda ha registrato un’accelerazione significativa.
Il clima di fiducia degli imprenditori, nonostante le incertezze economiche e geopolitiche, rimane positivo: negli ultimi tre trimestri, il Lazio ha registrato un calo del sentiment meno pronunciato rispetto alla media italiana. Parallelamente, gli investimenti risultano in crescita: circa un imprenditore su sei ha aumentato o prevede di aumentare gli investimenti nel 2025 e nel 2026, concentrandosi su sostenibilità, digitalizzazione e innovazione organizzativa e di processo.
La Regione, complice la presenza della capitale, continua inoltre a collocarsi nei primi posti del Regional Innovation Scoreboard, attestandosi al quinto posto in Italia grazie all’elevata concentrazione di risorse pubbliche e private, all’accesso agevolato ai fondi europei e alla forte attrattività di talenti. La tecnologia svolge un ruolo sempre più centrale: il 53% delle Pmi ha già investito o investirà entro il 2026 in nuove tecnologie, con una forte focalizzazione su cloud e intelligenza artificiale, quest’ultima già presente nei piani di quattro aziende su dieci.
In parallelo, la sostenibilità emerge come la prima area di investimento, con il 65% delle imprese impegnate in interventi di efficienza energetica, riduzione dei rifiuti e transizione verso energie rinnovabili, in un contesto in cui la sostenibilità diventa anche un criterio decisivo nella selezione dei fornitori. Il mercato delle operazioni straordinarie conferma il dinamismo del sistema produttivo regionale: nel 2024 si sono registrate 111 operazioni di M&A superiori a cinque milioni di dollari, pari all’8% del totale nazionale.
Inoltre, il 4% delle imprese del Lazio prevede di acquisire nuove imprese entro i prossimi tre anni e quasi la metà è disposta ad aprire il capitale a terzi, un dato superiore alla media italiana. Un capitolo di particolare rilievo riguarda il settore aerospaziale, che nel Lazio rappresenta un ecosistema altamente qualificato composto da circa 250 imprese, 23.000 addetti e un fatturato complessivo stimato di 5 miliardi di euro.
Il comparto si distingue per la capacità di integrare grandi aziende, Pmi innovative, università e centri di ricerca, dando vita a un approccio sinergico che unisce innovazione tecnologica, ricerca avanzata e cooperazione tra pubblico e privato. L’aerospazio laziale è oggi un laboratorio di sperimentazione tecnologica: gemelli digitali, modelli MBSE, stampa 3D, cloud computing e intelligenza artificiale stanno trasformando la progettazione, la produzione e la gestione dei sistemi satellitari e delle tecnologie per la difesa.
Non sorprende che l’82% delle Pmi del settore sia propenso a investire in tecnologia, una quota molto superiore ai media regionali.
Nel corso della mattinata si sono susseguiti interventi dedicati all’intelligenza artificiale nei processi aziendali, al potenziale digitale come fattore di competitività, all’efficientamento energetico, ai finanziamenti per l’internazionalizzazione e agli strumenti finanziari a supporto dell’innovazione, con contributi da parte di Unindustria, TIM Enterprise, Engineering, Enel, ENEA, SACE, CDP, Banca Ifis, FTI Consulting e Arkios.
Main partner dell’iniziativa sono stati Banca Ifis, Generali e TIM Enterprise. Partner istituzionale è stata CDP, mentre Audi e SACE hanno partecipato in qualità di partner ufficiale. Enel ed Engineering hanno sostenuto l’evento come local partner, con Istat in qualità di supporter partner.


