13 Dicembre, 2025
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NON UNA DI MENO

In occasione della settimana contro la violenza di genere 2025, l’Associazione Scuola Orchestra di Anguillara S., domenica 23 novembre alle 18,00 ha promosso un incontro sul tema, presso i locali della Biblioteca “Angela Zucconi” di Anguillara”,

La presidente dell’associazione, Annarosa Sprocati ha introdotto la serata ricordando l’importanza di tenere sempre viva l’attenzione sul problema della violenza di genere che non accenna ad essere sradicato. Come un filo rosso, L’Associazione, ormai da tre anni, testimonia la propria presenza attraverso la scelta di un percorso di sensibilizzazione che si avvale della musica per sottolineare la tematica.

Quest’anno, partendo dalla scelta di alcuni brani tratti da classici letterari, si è evidenziato quanto pervicace e lontano nel tempo, possa rinvenirsi l’eco di una ruolizzazione dei generi che ha spesso condotto a degenerazioni violente. Dal mito di Persefone rapita da ADE a quello di Dafne, trasformata in alloro per sfuggire alle brame di Apollo. Dalla morte violenta per mano del marito, di Francesca da Rimini, descritta da Dante nel canto V dell’inferno, alla cruda descrizione di uno stupro descritto da Giovanni Verga nell’opera ‘Tentazione’, pubblicato nel 1884.

Una violenza che ha radici profonde e che permea una cultura e una mentalità difficile da scardinare. Eppure, nella seconda parte della serata, le letture proposte sono state riprese dal testo del sociologo Manolo Farci “Quel che resta degli uomini”, che ha rappresentato come, nel faticoso percorso del giusto riconoscimento del femminile declinato a 360 gradi, nella società attuale stia diventando un problema anche la ‘decostruzione’ del maschile.

A quanto scrive Farci, la liberazione dai ruoli tradizioni, non ha reso l’uomo piu’ libero ma ha lasciato, spesso, un vuoto dove dilaga il rancore e il vittimismo.

In questo quadro poco rassicurante, la ‘nota’ positiva è stata proprio la musica che ci ha accompagnato veicolando emozioni positive senza alcun pregiudizio di genere.

 

Monica Sala

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