13 Dicembre, 2025
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Il Silenzio è violenza. Ogni istante 25 novembre.

Riceviamo e pubblichiamo

Ogni anno, il 𝟐𝟓 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, ci si trova ad organizzare delle campagne per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.  Ed il nostro Comune, coinvolge la comunità, adottando iniziative di sensibilizzazione verso l’ascolto, il rispetto, la protezione.

 “Il Silenzio è violenza”. E’ una modalità di protezione, un “muro” quando ci si sente troppo vulnerabili e si arriva a pensare che sia una strategia utile per ristabilire la tranquillità nei rapporti. Ma “Il Silenzio è violenza” anche quando, si osservano elementi di disagio e vulnerabilità, e si lascia che sia. Non si prova a scardinarlo prestando orecchio e spalla, proprio facendo leva sui segnali. Quando prevale il concetto del “sono cose private” per paura di possibili reazioni.

«Ogni istante 25 novembre»: è certamente uno slogan, ma è efficacemente, troppo spesso, la raffigurazione del quotidiano. E’ necessario parlare di violenza in generale e dei femminicidi in particolare, delle prospettive del porre in essere un’ipotesi operativa utile per una valida azione di prevenzione.

Lo faremo con il Dott. Giuseppe D’Amore, psicoanalista,  ed il Dott. Fabrizio Salamone, criminologo. Metteremo in discussione non solo l’atto violento, ma anche il contesto che lo ha generato e reso possibile, per individuare quello che viene chiamato il  “metodo della collaborazione convincente, una strada possibile da percorrere per la costruzione di una società fatta di individui liberati dalla presenza della violenza”. Un approccio non solo psicologico, ma anche sociologico, antropologico, neurologico, che prende in considerazione anche gli aspetti economici e politici.

Il Silenzio è violenza. Ogni istante 25 novembre.
Palazzo Comunale – Aula Consiliare
Sabato 29 novembre, ore 17.00

–> Installazione “Zapatos Rojos”
Le scarpe rosse sono un simbolo potente contro la violenza sulle donne, nate dal progetto artistico “Zapatos Rojos” dell’artista messicana Elina Chauvet nel 2009. L’installazione denunciava i femminicidi, utilizzando scarpe di un rosso sangue come simbolo delle vittime e della loro memoria. Simboleggiano la battaglia per i diritti delle donne e la denuncia del silenzio che circonda la violenza di genere.

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