5 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Il Centro Anziani “Anselmo Cecconi” a Trevignano Romano: una realtà a colori.

Riceviamo e pubblichiamo

Ci si trova spesso ad immaginare i luoghi attribuendo loro un colore. E quando ci si riferisce ad un “centro anziani”, erroneamente lo si immagina come un luogo dove le 36 sfumature di grigio, sono lo sfondo.

Ma in un luogo come Trevignano, dove la bellezza si manifesta con tantissime sfumature e il verde ed il blu rapiscono costantemente lo sguardo, anche le giornate nuvolose si trasformano continuamente in un regalo inaspettato.

Ed è in una giornata come questa che le parole di Nando Morichelli, Mara Gazzella e Giancarlo Torregiani, raccontano con entusiasmo, la vita del Centro Anziani “Anselmo Cecconi”, con tutti i colori che l’Associazione Ricreativa Trevignanese, rappresenta presso la sede di Via degli Asinelli.

Attraverso le parole di chi il centro anziani lo ha frequentato per poi assumersene anche la responsabilità, ci si rende conto che una gestione attenta e accogliente, nel corso degli ultimi anni, ha maturato delle scelte a salvaguardia dei suoi frequentatori, consolidando il senso di appartenenza ed il rispetto, elementi che solo l’esperienza di vita può offrire.

E non è, come magari altre attività similari fanno pensare, una zona di parcheggio dove trascorrere o far trascorrere, ore di “tempo da perdere”, ma piuttosto un luogo aperto dove stimolare ad una partecipazione attiva, dove il tempo torna ad essere vitale e stimolante.

E l’Associazione Ricreativa Trevignanese, una APS forte di circa 300 associati, ha fatto proprio l’incarico rappresentando un vero e proprio luogo di aggregazione e di propulsione per attività culturali e ricreative.

Se l’età media si posiziona, come intuibile, sopra ai 70 anni, lo scoprire le attività realizzate durante la settimana, dimostra come via via, si sia lavorato per accogliere anche fasce diverse di età, una componente in crescita di persone che si avvicinano e popolano la sede, partecipando anche ad attività decisamente più innovative.

Questo non vuole dire che il classico “gioco delle carte” non sia presente. Occupa infatti una ampia fascia oraria pomeridiana, dove gli uomini si ritrovano, dando vita a quel clima conosciuto e spesso ricordato quasi fosse la scena di un film. Un tavolo, quattro sedie e tanti spettatori che disposti circolarmente, osservano lo svolgersi del gioco, dando consigli o peggio offrendo commenti sarcastici alle cattive giocate. Rumorosi quanto basta, come ci aspetta, talvolta richiamati ad una verbalizzazione più rispettosa per toni e linguaggio, occupano solo una delle tre zone presenti nel centro, proprio per offrire lo svolgimento di attività diverse nelle stesse fasce orarie.

Ed allora ecco arrivare la Capoeira con i suoi movimenti arditi dissimulati nella danza, lo Yoga per trasmettere pratica e disciplina ed il Taijiquan per migliorare il benessere fisico e mentale. Attività in qualche senso, inattese presso un centro anziani che però raccolgono adesioni e moltiplicano le ore di presenza, unendosi alle attività classicamente conosciute come la ginnastica e il ballo. E poi corsi di pianoforte, di inglese, di pittura e di uncinetto …e qui apriamo un capitolo dedicato alle prossime festività.

Si perché proprio dal centro anziani è nata l’idea di proporre all’Amministrazione Comunale, la realizzazione di un “mandala di natale, per una armonia sospesa” realizzato grazie all’opera delle sapienti mani delle sue donne uncinettiste.

Un grande soffitto “galleggiante” di mandala che creano un cielo di Natale ricco di forme e riflessi dorati. Il visitatore del centro storico, cammina nel borgo sotto una danza di geometrie armoniche che ricordano pace e magia, tra serenità, bellezza e stupore visivo.

Un progetto la cui nascita ha generato un valore sociale particolarmente significativo, agendo su diversi piani: la partecipazione comunitaria delle signore del centro anziani che, con grande maestria, hanno coordinato e coadiuvato persone e ragazze di varie età; la promozione culturale con l’originalità di una decorazione non convenzionale che combinando tradizione, design e spiritualità, modifica la percezione del borgo in un percorso coinvolgente, stimolando visitatori occasionali e turisti.

Ma a tutto questo, si aggiunga inoltre l’impatto emotivo legato all’umore delle persone: un valore sociale troppo spesso sottovalutato. Atmosfera e senso di cura e comunità, valori inequivocabilmente presenti in un progetto come questo, immediatamente accolto e patrocinato dal Comune di Trevignano, sempre attento a tutte quelle piccole e grandi azioni che possono stimolare coesione e rigenerazione sociale, culturale ed economica dell’intera comunità.

E per raggiungere questi obiettivi, occorre non fermarsi solo alle parole, ma concretizzare gli impegni, questo il leitmotiv di Sindaco e Vicesindaco di Trevignano, rispettivamente Claudia Maciucchi e Luca Galloni, dell’Assessore Viola Catena e dell’intera Amministrazione, uniti nell’impegno per sostenere le attività ed i progetti realizzati nell’interno delle aree comunali, affidati a realtà consolidate come quella dell’Associazione Ricreativa Trevignanese, rappresentata dal suo Presidente, Nando Morichelli, al quale è stata affidata la conduzione del centro anziani.

E senza la cura e l’attenzione quasi maniacale per i dettagli, il lavoro portato avanti in nove mesi, per esempio, non avrebbe potuto regalare la bellezza dei 1000 “mandala” realizzati e posti in opera. Coltivare, anzi stimolare, l’esigenza troppo spesso tacitata, di uscire da casa, di fare, di vivere una vita che anagraficamente magari sembra ormai scontata. Come quella della signora di 94 anni che ha partecipato alla realizzazione dei mandala: contare le maglie per esercitare l’attenzione verso uno schema complesso.

Ancora legati alle sfumature del grigio? Il centro anziani è una realtà curiosa, che raccoglie storie e memoria di tante persone che, non appena si offre loro l’opportunità, non si tirano indietro per raccontarla. Persone che hanno percorsi diversi, situazioni familiari talvolta complicate, che non si nascondono ed anzi si aprono alla comunità. E poi non si può non raccontare che lo stabile che le ospita, al piano superiore ha la biblioteca comunale, altro luogo fondamentale per la comunità, dove le storie raccontate si trasformano in pagine, dove l’accoglienza ed il sapere si manifesta anche per i più giovani.

Proprio per riaffermare la vitalità del “centro anziani: chiamiamolo così perché non ci dispiace affatto” non mancano poi gli stimoli per organizzare eventi e cene, ma anche uscite fuori porta, gite, momenti conviviali sul battello, concerti. Ma anche stupire e stupirsi con la visione offerta dalla Terrazza, all’ultimo piano di questo vero e proprio Centro Polivalente, complice di tramonti fantastici, dove i colori sono nuovamente espressione di emozioni troppo spesso sopite. Non dimenticando poi di citare anche il lungo lavoro tra Comune e Asl RM4, che ha permesso a residenti e visitatori di Trevignano Romano, di avere un CUP ed un punto prelievi senza dover uscire dal paese oltre ad un ambulatorio in grado di garantire prestazioni assistenziali infermieristiche e ambulatoriali, altra realtà di questo Centro Polivalente.

L’età non è barriera per le emozioni. Non esiste un confine da attraversare per lasciarle fluire, per come si può e vuole, avanziamo un passo dopo l’altro. Fondamentale? Mai smettere di emozionarsi.

Ed è una riflessione valida anche per chi osserva il “fare” del centro. Ha un potere enorme, detiene memoria e saggezza, valori e conoscenze per le generazioni successive. Certo, occorre avere voglia di ascoltare le storie, non una ma tante, osservare, mettersi a disposizione magari stimolando la memoria quando sembra volersi accomiatare e, talvolta, scatenare il ricordo attraverso una canzone.

Quanta vita a colori, al Centro Anziani “Anselmo Cecconi”

Ultimi articoli