Ottobre è il mese di prevenzione per la donna, occasione per fare screening e controlli che ci aiutino ad avere una visione chiara del nostro stato di salute e che permettano di prevenire tumori al seno ed al collo dell’utero che sono di natura ben più grave dei fastidi che si possono avere soprattutto quando si entra nella fascia d’età che comprende la menopausa, un’altra fase della vita della donna di cui si parla ancora troppo poco e a proposito della giornata mondiale della menopausa che si terrà questo 18 ottobre, L’agone ne ha parlato con Nicoletta Fiorentino, ricercatrice e docente di ostetricia e ginecologia all’università di Bracciano.
Dottoressa Fiorentino ci parli del periodo della menopausa.
I primi anni del 900 le donne avevano un età media di sopravvivenza di 48 anni, ai giorni nostri siamo a 85 anni di età media, il tempo si è raddoppiato, se noi paragoniamo il nostro periodo di vita a una clessidra, vediamo che a metà della clessidra c’è una strettoia, è come se ci fossero due periodi di vita infanzia ed età fertile e menopausa e post-menopausa, periodi che hanno lo stesso peso e la stessa valenza ma che fin ora non abbiamo mai messo sullo stesso piano quindi se noi vogliamo prendere in considerazione la seconda parte della nostra vita dovremmo lavorare sugli stili di vita (fisicità, personalizzazione dello stile di vita, sonno), comportamenti non negoziabili che vanno a enorme vantaggio di ciò che la medicina ad oggi ci offre.
Ci dica di più sul pavimento pelvico e la sua importanza.
Secondo i miei studi di ricerca che prevedevano dei corsi pre-parto e post-parto nei quali le donne gestanti venivano accompagnate dalle madri, beh dagli esercizi svolti in palestra si evinceva da un lato la necessità di enfatizzare l’elasticità per via dell’imminente parto mentre dall’altra (la madre) parte l’esigenza di tonificare. Per quanto riguarda il pavimento pelvico bisogna partire dal concetto di propriocezione ovvero far conoscere alla mente la struttura su cui si va ad agire, se la donna non sa quali muscoli deve usare e come è poco probabile che ne faccia uso, si parte quindi dalla propriocezione, si lavora sulla muscolatura e poi si trova il problema, nessuno mai avrebbe pensato che le cistiti abatteriche dipendano da un pavimento pelvico ipertonico quindi va lavorato sia l’ipertono che l’ipotono. Si riesce quindi a lavorare anche sull’incontinenza urinaria che è un problema spesso legato alla menopausa. Con la chinesiterapia quindi si allungano i muscoli come nel caso dell’ipertono.
Quale sarebbe il giusto percorso che dovrebbe accompagnare la menopausa?
La menopausa è quel periodo che va dalla mestruazione dopo un anno senza il ciclo, in quell’anno bisogna che le donne si rendano conto che bisogna andare a supportare ciò che va a mancare perché passati dieci anni dalla menopausa non è più possibile supportare la parte ormonale e partire con delle strutture ancora attive(pavimento pelvico) è un buon modo per tenerle in salute poiché il pavimento pelvico agisce sulla vescica, sull’utero e sul retto quindi abbraccia un’area molto ampia.
Quali sono le avvisaglie della menopausa?
Non tutti hanno gli stessi sintomi, ma se una persona è attenta a se stessa può individuarne alcuni come: disturbi del sonno, disturbi dell’umore, vampate e tanti piccoli segni che portano all’individuazione di questo periodo, diciamo che la menopausa non è un fulmine a ciel sereno c’è sempre un periodo preparatorio di un paio di anni dove anche il ciclo mestruale diventa anarchico.
Come mai di menopausa se ne parla ancora così poco?
Beh i tempi sono cambiati prima non c’era l’ottobre rosa, gli open day credo sia anche un fattore culturale, paradossalmente la donna più avviata socialmente è quella che meno pensa a se, noi donne conclude, dovremmo volerci più bene.
Ilaria Morodei


