Riceviamo e pubblichiamo
Chiesero a Pier Paolo Pasolini se ci fosse un’espressione del dialetto romanesco che lo colpisse e lui rispose così: «Ce n’è una che amo particolarmente. É “Anvedi”. Perché è l’unico caso, l’unico momento in cui il romano si scopre. Cioè rivela di possedere la capacità di stupirsi e di non essere sempre apparentemente cinico o distaccato.
Ed allora anche noi, usando proprio quel disincantato cinismo, nel cinquantenario della sua tragica scomparsa, ricordiamo Pier Paolo Pasolini, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.
Una maratona di lettura per la quale non sono richieste particolari “capacità” ma, al contrario, sono momenti durante i quali tutti possono sentirsi adeguati nel far sentire la propria voce, siano essi cittadini, studenti, appassionati di libri o membri di In Itinere e attraverso la lettura, condividano brani o passaggi da loro stessi scelti. Senza una scaletta preordinata, il solo obbligo tassativo dei partecipanti è quello di non superare i cinque minuti nella lettura.
*Ci vediamo in Aula Consiliare, il 1 novembre, alle 17:00*


