5 Dicembre, 2025
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Appello al Ministro Valditara: portare nelle scuole italiane la lettura dei nomi dei bambini vittime di guerra, promossa dal Cardinale Zuppi

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda gratitudine per l’iniziativa promossa dal Cardinale Matteo Zuppi a Monte Sole di Marzabotto, dove, tra i ruderi della chiesa di Casaglia, luogo di una delle più atroci stragi nazifasciste, sono stati letti i nomi e le età di oltre dodicimila bambini palestinesi e israeliani uccisi in Terra Santa tra il 7 ottobre 2023 e il 15 luglio 2024.

Non un elenco sterile, ma un atto di compassione radicale: il Cardinale Zuppi ha aperto la maratona pronunciando il primo nome, inaugurando una catena di voci che ha trasformato ogni sillaba in un richiamo alla coscienza. Con parole semplici e definitive, ha ricordato che “le lacrime dei bambini sono quello che c’è di più insopportabile” e che questo deve renderci insopportabile la violenza.

Come docenti e come cittadini, riconosciamo che questo gesto è un esempio di pedagogia civile: educare attraverso la memoria, trasformare il dolore in impegno, dare dignità a chi la violenza ha voluto cancellare.

La proposta di portare questo rito nelle scuole italiane ha un valore educativo profondo: insegna a guardare oltre i confini geografici e culturali, riconoscendo in ogni bambino la stessa dignità e lo stesso diritto alla vita. Rafforza nei giovani la capacità di empatia e la consapevolezza che la pace si costruisce con gesti concreti, non con parole astratte. Sul piano comunicativo, l’impatto della lettura dei nomi è immediato e universale: ogni voce che pronuncia un nome diventa portatrice di memoria e di impegno. Si tratta di un linguaggio che supera barriere linguistiche e ideologiche, tocca le coscienze e si radica nei cuori. Portare questa esperienza nelle aule significa creare un ponte tra passato e presente, tra la storia e il vissuto degli studenti, e far comprendere che il silenzio di fronte all’ingiustizia è già una forma di complicità.

Per questo, rivolgiamo un appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, affinché faccia propria questa proposta e la promuova in tutte le scuole italiane: che il primo giorno di ogni anno scolastico diventi un momento solenne dedicato alla lettura simbolica dei nomi di bambini vittime di guerre, conflitti e stragi, in ogni epoca e latitudine. Un rito laico e universale, capace di insegnare che dietro ogni numero c’è una vita e che la conoscenza, senza empatia, rischia di diventare sterile.

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

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