25 Giugno, 2025
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Afragola, Martina Carbonaro trovata morta. Parte una fiaccolata

Scomparsa la sera del 26 maggio, durante la quale i genitori hanno fatto vari tentativi per contattare Martina al telefono e anche lanciando un appello sui social per sapere se qualcuno l’avesse vista. L’ultimo contatto c’era stato intorno alle 20.30 di quel giorno, quando la ragazza aveva detto alla madre che sarebbe tornata presto. Poi il silenzio, fino a ieri quando la 14enne grazie ai carabinieri della Compagnia di Casoria e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno scoperto il cadavere della minorenne, nascosto in un edificio diroccato adiacente all’ex stadio “Moccia”, ad Afragola, in provincia di Napoli

Importanti sono state le informazioni ottenute sia tramite la videosorveglianza grazie alla quale sono state ricostruite le ultime ore di vita di Martina e le informazioni avute dalla sua amica. Martina ha incontrato il suo ex 19enne, che non si arrendeva all’idea di essere lasciato, in una yogurteria. Ma la situazione è poi presto mutata. Si sono diretti infatti, con l’intento di avere un’ultima conversazione in un casolare, dove i due si appartavano, ed è proprio lì che è stato rinvenuto il corpo.

I militari hanno messo alle strette l’ex Alessio Tucci, muratore saltuario, che alla fine è crollato e ha dichiarato piangendo che l’aveva uccisa perché era stato lasciato.

Il corpo lasciato sotto un armadio e detriti è stato ritrovato in questo edificio abbandonato e fatiscente, nei pressi dell’ex stadio Moccia. Sul corpo di Martina nessun segno di violenza sessuale, ma ferite sul volto e alla testa, causate da almeno quattro colpi inferti con un corpo contundente, molto probabilmente una pietra.

Dall’ispezione del medico locale è emerso che l’adolescente, dopo essere stata colpita selvaggiamente e ripetutamente, è morta al termine di un’agonia, a causa di una consistente perdita di sangue.

Ieri ad Afragola un corteo con una fiaccolata organizzata dal Comune per ricordare Martina, alla quale hanno preso parte 2mila persone. Presenti non solo il sindaco di Afragola con lo stendardo del Comune, don Maurizio Patriciello, il parroco del parco Verde di Caivano e i genitori della ragazza, ma anche il vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo, la consigliera delegata alla scuola Marianna Salierno e le associazioni delle parrocchie e delle scuole. Tra cui anche l’istituto superiore “A. Torrente” di Casoria, che Martina frequentava.

 

Claudia Reale

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