16 Maggio, 2025
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La salute è un diritto di tutti

Il Sistema Sanitario Nazionale è uno dei pilastri fondamentali dello Stato e, più in generale, di una democrazia.

Tuttavia, il tempo di attesa per una prestazione sanitaria, ovvero il numero di giorni che intercorre tra la prenotazione e l’erogazione, attualmente risulta essere “fuori soglia”, cioè con tempi di attesa superiori da quelli indicati dal codice di priorità presente nella prescrizione. Per questo motivo già dall’anno scorso il Parlamento ha formulato il Decreto Legge n. 73/2024 (L. n. 107/2024, A.C. 1975), con “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”.  

Il testo contiene indicazioni e strategie per potenziare l’offerta assistenziale, ad esempio in relazione alle visite diagnostiche e specialistiche da effettuare anche di sabato e domenica. Ma di fatto rimanda ai direttori regionali della sanità il compito di vigilare sull’attuazione di tale disposizione. Questo aiuta a riflettere sulle motivazioni delle disuguaglianze dei tempi di attesa tra le diverse regioni. 

Tra i problemi che affliggono l’intero settore sanitario c’è sicuramente l’aumento della domanda, la bassa quota di investimento da parte dello Stato, ma anche le politiche sociali e lavorative. Tantissimi giovani medici e infermieri, dopo aver concluso gli studi e i tirocini curricolari scelgono di trasferirsi o passare al settore privato perché spesso le condizioni contrattuali non sono soddisfacenti. 

Un altro dato da tenere in considerazione a proposito del personale è quello sugli episodi di violenza che si verificano all’interno delle strutture sanitarie. Secondo l’Osservatorio del Ministero sulla sicurezza dei professionisti sanitari e sociosanitari, nel 2024 sono state segnalate oltre 18mila aggressioni a livello nazionale, con un incremento delle segnalazioni del 15% rispetto al 2023. Le donne sono più frequentemente vittime di episodi di violenza (60% delle segnalazioni) e la categoria professionale più esposta è quella del personale infermieristico (oltre il 55% delle segnalazioni).

Claudia Soccorsi

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