Il consiglio comunale di Anguillara ha recentemente approvato, a maggioranza, il Piano di utilizzazione degli arenili (PUA). È una sorta di piano regolatore in vigore per i prossimi 12 anni di tutta l’area costiera, da Vigna di Valle fino alla Marmotta, comprese le rive del lago di Martignano. È una decisione di grande rilevanza, assunta a solo un anno dalle prossime elezioni amministrative, senza il minimo coinvolgimento della popolazione, che delinea perfettamente l’idea antistorica che l’attuale giunta ha della città e del suo sviluppo.
Si vuole stravolgere il lungolago Belloni, la prima parte in particolare, riempiendolo di 16 “stabilimenti” come fosse una ampia e profonda spiaggia marina, che in realtà è una stretta striscia di sabbia originata dall’abbassamento del livello dell’acqua; verrebbero difatto posizionati all’interno dell’alveo del lago, oltre la linea di battigia che coincide praticamente col bordo stradale: il livello originario del lago, infatti, è di circa 1 metro più alto; avranno una altezza di oltre 2 metri a partire dal livello stradale, impedendo quasi completamente la vista del Centro Storico e del lago, e trasformando quell’area in un luogo di divertimento anche serale con attività di ogni genere, che stravolgerebbe completamente la vista del Centro Storico e del lago, impedendone di fatto la fruizione da parte dei cittadini come occasione ricreativa e di socializzazione.
È vero che tra uno stabilimento e l’altro si lascerebbe un’area “libera”, ma estremamente limitata; il tutto accrescerebbe il caos, con un aumento dell’affollamento domenicale ed estivo che già oggi è insostenibile anche per mancanza di parcheggi. Il traffico impazzirebbe, coinvolgendo anche altre zone della città.
Non bastasse, si vuole realizzare una strada che collega piazza del Molo al giardino dei pescatori, che si vuole trasformare in area turistico sportiva con pure la realizzazione di un molo per attracco di natanti e strutture ricreative, in una zona di grande pregio naturalistico e protetta anche per garantirne la biodiversità. Questa strada allarga un sentiero realizzato recentemente su un terreno “vergine”, di una dimensione di 4,5 metri, assolutamente sproporzionata anche pensando al passaggio di biciclette oltre che pedoni. La strada, purtroppo già in parte realizzata, impatta fortemente con una zona umida di pregio facente parte delle aree Natura 2000, e potrebbe contribuire alla destabilizzazione geostatica del promontorio sovrastante la cui criticità è nota da tempo. Il progetto contempla persino la costruzione di un ascensore che sale dall’anfiteatro alla Collegiata, progetto già bocciato precedentemente per l’instabilità geologica dell’area dove verrebbe posizionato.
A Martignano – area “A” di parco – si vuole tornare venti anni indietro, realizzando anche lì stabilimenti dopo che quelli preesistenti furono tolti per rispettare la vocazione di quella zona oltre che le leggi vigenti, e si decise di contenere l’accesso dei turisti spostando anche il parcheggio e vietando l’accesso alle auto. A Vigna di Valle si aggrava di fatto la situazione esistente.
E’ un’idea di città basata sul vecchio modello iper-consumistico dell’accesso turistico concentrato nello stretto periodo di due mesi estivi, in un quadro che inesorabilmente favorisce fenomeni di illegalità, come le vicende del “lungomare di Ostia” evidenziano.
Noi vogliamo lo sviluppo di Anguillara, il miglioramento della qualità di vita dei suoi abitanti e dell’economia cittadina, ma nel solco della sostenibilità. Puntiamo sul turismo, ma sostenibile come lo definisce l’Organizzazione Mondiale del Turismo, UNWTO: «i suoi obiettivi principali sono la riduzione dell’impatto delle attività turistiche sull’ambiente e le persone, e la salvaguardia dei territori sia dal punto di vista naturalistico, sia sociale ed economico».
Uno sviluppo che garantisca un equilibrio tra le esigenze dei turisti, delle comunità ospitanti e dell’ambiente, invece di un turismo selvaggio e aggressivo, il cosiddetto ”overtourism”, quando il numero di visitatori supera la capacità della città di gestirli in modo sostenibile, causando impatti negativi significativi.
Occorre gestire oculatamente i flussi turistici, attraverso il contenimento del numero di visitatori in determinati periodi e la creazione di opportunità di fruizione durante tutto, o quasi, l’arco dell’anno: questo bisogna fare ad Anguillara, migliorando l’arredo urbano, garantendo una città più pulita e gradevole, servizi adeguati, curando le sue risorse ambientali invece di sfruttarle sconsideratamente. E bisogna anche puntare sulla partecipazione dei cittadini, elemento fondamentale dello sviluppo che identifichi nella transizione ecologica il traguardo finale.
AVS – Alleanza Verdi Sinistra lago di Bracciano