16 Maggio, 2025
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Le ripercussioni positive e negative del giubileo

Già da qualche mese ha avuto inizio l’anno giubilare, indetto da papa Francesco con la bolla “Spes non confundit”. Che si guardi a questo evento dal punto di vista spirituale della chiesa cattolica o da quello, più terreno, di chi tanto credente non è, l’atteggiamento nei suoi confronti è – di volta in volta – critico quasi come si trattasse di un inutile anacronismo, oppure gioioso quando se ne colga il messaggio di misericordia.

Fra i credenti ci sono coloro che, rifacendosi a uno spirito cristiano spogliato dalla secolarizzazione, biasimano lo sciame di pellegrini che attraversa rumorosamente le Porte Sante e invade le basiliche giubilari alla ricerca di perpetue indulgenze, richiamando alla mente simonia e antiche mercificazioni della fede di luterana memoria. Altri, più benevolenti, guardano con fede rinnovata a tutti quelli che, attratti dalle parole di pace, fratellanza e accoglienza  – pronunciate recentemente in un momento di sofferenza da sua Santità che ne ha fatto suo motivo ricorrente – interiorizzano il suo messaggio e approfittano della visita ai luoghi più significativi del cattolicesimo per radicare ancora di più in se stessi quello che forse è il precetto più importante del Cristo: recare conforto al prossimo, laddove il prossimo inteso in senso letterale, è proprio il nostro sconosciuto vicino.

D’altro canto, il cittadino non praticante o non credente ricaverà un’impressione positiva o negativa del Giubileo a seconda della prospettiva dalla quale osserverà l’ingente flusso di persone che visiterà la Città Eterna e i suoi dintorni. L’accoglienza di un tale numero di pellegrini ha comportato, e comporta tuttora, la realizzazione di ingenti opere di pubblica utilità, per mezzo di cantieri che hanno paralizzato interi settori di Roma e provincia, con lavori dei quali sembra non si scorga mai il termine, creando disagi e malumore tra la popolazione residente. Allo stesso tempo tali opere, una volta terminate, sono destinate ad arrecare benefici stabili e duraturi, andando ad assicurare ai cittadini migliorie che vedranno i loro effetti prolungarsi ben oltre la durata dell’anno giubilare. Il Giubileo si risolverà inoltre in una gran mole di viaggi verso l’Area metropolitana di Roma, come detto, incrementando si spera il turismo e l’indotto di tali zone auspicando che il pellegrino – di qualunque fila di cui sopra si tratti – abbia un’ottima accoglienza e (si spera) possa portare con sé uno splendido ricordo scevro dall’essere incappato negli eventuali speculatori di turno.

Marzia Onorato
Redattrice L’agone

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