16 Maggio, 2025
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RUMINANTIA. Bozza di accordo internazionale per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta a future pandemie

22 Aprile, 2025

A più di cinque anni dallo scoppio della pandemia da COVID-19, gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno raggiunto un traguardo di portata storica: una bozza di accordo internazionale per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta a future pandemie è pronta per essere sottoposta alla valutazione dell’Assemblea Mondiale della Sanità, prevista per il prossimo maggio.

L’annuncio ufficiale è arrivato il 16 aprile a Ginevra, dove si è concluso il tredicesimo ciclo di negoziati condotti dall’Organismo Intergovernativo di Negoziazione (INB), istituito nel dicembre 2021 per elaborare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante in risposta alle gravi carenze evidenziate dall’emergenza COVID-19.

“Le nazioni del mondo hanno fatto la storia oggi”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’OMS, Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Con il consenso sull’Accordo sulla Pandemia, abbiamo una base per un’intesa generazionale che rafforza la sicurezza sanitaria globale e dimostra che la cooperazione multilaterale è possibile anche in un mondo diviso.”

I punti chiave della proposta

Il testo finale dell’accordo si fonda su una serie di principi e misure concrete volte a garantire una risposta globale più rapida, equa ed efficace alle emergenze sanitarie. Tra le proposte più significative:

  • Accesso e condivisione: istituzione di un sistema globale per l’accesso ai patogeni e la condivisione equa dei benefici derivanti da ricerche e tecnologie.
  • Prevenzione One Health: adozione dell’approccio One Health per prevenire zoonosi e spillover, riconoscendo l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale.
  • Capacità produttive diffuse: sviluppo di centri di ricerca e produzione di strumenti sanitari (vaccini, farmaci, dispositivi) distribuiti in più aree geografiche.
  • Formazione e workforce: mobilitazione di una forza lavoro sanitaria preparata, multidisciplinare e disponibile a livello internazionale.
  • Solidarietà finanziaria: creazione di un meccanismo di coordinamento finanziario per garantire risorse tempestive e condivise.
  • Catene logistiche globali: implementazione di una rete di distribuzione per attrezzature e forniture sanitarie nelle emergenze.

Importante sottolineare che la bozza di accordo riafferma la sovranità degli Stati membri in materia di salute pubblica. In nessun caso l’OMS potrà imporre misure come lockdown, obblighi vaccinali o restrizioni di viaggio.

Un risultato di mediazione e dialogo globale

Il documento finale è il frutto di un lavoro diplomatico senza precedenti. Le co-presidenze dell’INB – la sudafricana Precious Matsoso e l’ambasciatrice francese Anne-Claire Amprou – hanno guidato un processo inclusivo, complesso e, talvolta, teso, ma sempre mosso dalla consapevolezza condivisa che “nessuno è al sicuro finché tutti non lo sono”.

“È un accordo storico per la sicurezza sanitaria, l’equità e la solidarietà internazionale”, ha commentato l’ambasciatrice Amprou. La collega Matsoso ha aggiunto: “Questo testo rappresenta un passo fondamentale per evitare che le generazioni future debbano affrontare le stesse perdite e sofferenze del passato.”

Prossimi passi

La bozza dell’Accordo sulla Pandemia sarà ora sottoposta all’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità, che si aprirà il 19 maggio 2025. In tale sede, i delegati dei 194 Stati membri saranno chiamati a decidere l’adozione definitiva dello strumento ai sensi dell’articolo 19 della Costituzione dell’OMS.

Un voto favorevole segnerebbe l’inizio di una nuova fase per la salute globale, nella quale la cooperazione e la prevenzione si affermano come pilastri di una governance sanitaria più resiliente e inclusiva.

Noi di Ruminantia continueremo a seguire da vicino gli sviluppi in vista dell’Assemblea di maggio, analizzando anche le implicazioni che l’eventuale accordo potrà avere su ambiti strategici come la sanità animale, la biosicurezza e l’approccio integrato One Health.

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