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A più di cinque anni dallo scoppio della pandemia da COVID-19, gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno raggiunto un traguardo di portata storica: una bozza di accordo internazionale per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta a future pandemie è pronta per essere sottoposta alla valutazione dell’Assemblea Mondiale della Sanità, prevista per il prossimo maggio. L’annuncio ufficiale è arrivato il 16 aprile a Ginevra, dove si è concluso il tredicesimo ciclo di negoziati condotti dall’Organismo Intergovernativo di Negoziazione (INB), istituito nel dicembre 2021 per elaborare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante in risposta alle gravi carenze evidenziate dall’emergenza COVID-19.
I punti chiave della propostaIl testo finale dell’accordo si fonda su una serie di principi e misure concrete volte a garantire una risposta globale più rapida, equa ed efficace alle emergenze sanitarie. Tra le proposte più significative:
Importante sottolineare che la bozza di accordo riafferma la sovranità degli Stati membri in materia di salute pubblica. In nessun caso l’OMS potrà imporre misure come lockdown, obblighi vaccinali o restrizioni di viaggio. Un risultato di mediazione e dialogo globaleIl documento finale è il frutto di un lavoro diplomatico senza precedenti. Le co-presidenze dell’INB – la sudafricana Precious Matsoso e l’ambasciatrice francese Anne-Claire Amprou – hanno guidato un processo inclusivo, complesso e, talvolta, teso, ma sempre mosso dalla consapevolezza condivisa che “nessuno è al sicuro finché tutti non lo sono”.
Prossimi passiLa bozza dell’Accordo sulla Pandemia sarà ora sottoposta all’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità, che si aprirà il 19 maggio 2025. In tale sede, i delegati dei 194 Stati membri saranno chiamati a decidere l’adozione definitiva dello strumento ai sensi dell’articolo 19 della Costituzione dell’OMS. Un voto favorevole segnerebbe l’inizio di una nuova fase per la salute globale, nella quale la cooperazione e la prevenzione si affermano come pilastri di una governance sanitaria più resiliente e inclusiva. Noi di Ruminantia continueremo a seguire da vicino gli sviluppi in vista dell’Assemblea di maggio, analizzando anche le implicazioni che l’eventuale accordo potrà avere su ambiti strategici come la sanità animale, la biosicurezza e l’approccio integrato One Health. |
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