Nelle tornate elettorali dell’anno in corso vi saranno almeno sei regioni che andranno al voto: Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Se non sarà chiarita in tempo la situazione che sta coinvolgendo la governatrice Alessandra Todde, potrebbe tornare al voto anche la Sardegna.
Ancora non si conoscono le date del ritorno alle urne, esse sono generalmente stabilite dai presidenti delle Regioni interessate al voto. Non è escluso che essi possano prevedere, sia per le regionali sia per le amministrative, un “election day”, un giorno unico da fissare a fine settembre.
Allo stato attuale, dopo la nomina di Michele de Pascale in Emilia Romagna e di Stefania Proietti in Umbria, sono salite a sei le regioni amministrate dal centro sinistra: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia, Sardegna; mentre sono dodici quelle governate dal centro-destra: Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Lazio, Basilicata, Sicilia, Calabria, Marche e Veneto.
Sono già iniziate “le grandi manovre” tra i partiti, ma è ancora presto per trarre certezze sulle candidature. Per esempio, il governatore campano del Pd, Vincenzo De Luca, sta tenendo sulle spine il centrosinistra poiché ha fatto approvare una legge regionale che gli consentirebbe di concorrere per un terzo mandato. Una mossa che ha riscosso il parere contrario della segretaria Pd, Elly Schlein, e ha evidenziato una spaccatura interna poiché quasi tutti i consiglieri regionali campani hanno votato a favore del terzo mandato. Il Movimento 5 Stelle, potrebbe proporre come candidato Roberto Fico o il magistrato Raffaele Cantone, che in passato ha guidato l’Autorità nazionale anticorruzione
In Toscana, Eugenio Giani del Pd correrà per un secondo mandato, mentre per il centrodestra, il segretario regionale di Forza Italia, Marco Stella, ha proposto, per marzo 2025, le primarie ai gazebo; a ciò non è consenziente la Lega.
In Puglia, si pensa di sostituire, il governatore Michele Emiliano, che sta concludendo il suo secondo mandato, con Antonio Decaro (Pd) ex sindaco di Bari, che oggi è all’Europarlamento di Strasburgo.
Non mancano le tensioni anche all’interno del centro destra: in Veneto, il leghista Luca Zaia potrebbe essere sostituito da un candidato di Fratelli d’Italia. Si fanno i nomi del senatore Luca De Carlo e dell’europarlamentare Elena Donazzan. Forza Italia potrebbe invece proporre l’ex sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi; non si esclude la proposta di un candidato civico: per la destra si fa il nome di Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia ICE; per il centrosinistra il nome di Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza. Possiamo dire che è ancora tutto in fieri, ma certamente andrebbero attenzionati la diffusa disaffezione dei cittadini verso la politica, la destrutturazione dei partiti e il modo diverso, tra vecchie e nuove generazioni, di considerare la partecipazione politica.
Anna Maria Onelli