19 Marzo, 2024
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Un sigillo di sicurezza sui giovani

Alla Corrado Melone di Ladispoli, conclusa la campagna di prevenzione ai comportamenti a rischio dei giovani

Si sono conclusi ieri mattina, i cicli di formazione proposti da Lagone all’Istituto Corrado Melone di Ladispoli; un appuntamento che si rinnova ormai da diversi anni, suggellando un legame tra questa associazione e l’Istituto Comprensivo diretto dal preside Riccardo Agresti. Al centro dell’attenzione sono posti sempre i ragazzi che, come ogni anno, incontrano Gianluca Di Pietrantonio, criminologo forense che collabora stabilmente con Lagone e propone ai ragazzi degli approfondimenti e degli spazi di riflessione sulle tematiche del bullismo, del cyber bullismo, dei rischi e pericoli nell’utilizzo improprio della rete, della violenza, del pregiudizio e del condizionamento.


Il professionista lo scorso 23 marzo aveva incontrato 9 classi terze della scuola secondaria di primo grado, il successivo 29 marzo 8 classi seconde e ieri 7 classi prime distinguendo le proposte tematiche con una logica di esposizione al diverso grado di rischio in relazione all’età.
Con una straordinaria capacità comunicativa, il criminologo ha calamitato l’attenzione dei giovani studenti, sostanzialmente incantati nello scoprire l’origine e l’evoluzione dei comportamenti rischiosi a cui inconsapevolmente sono esposti. Un linguaggio accessibile e diretto con cui si sono esaminati casi di cronaca, in premessa alla certosina analisi di fenomeni molto seri come il cyber bullismo ma anche le nuove tendenze di aggregazioni maligne come le baby gang, dell’uso sconsiderato dei social network e di ogni forma di violenza, dalla verbale all’agita.


Incantati, attenti e pertinenti negli interventi, educati all’interazione, gli studenti non hanno contenuto un entusiastico apprezzamento che ha toccato le corde della coordinatrice del progetto e vicepreside della Corrado Melone, Stefania Pascucci, che vede ripagata la propria infaticabile opera di realizzazione delle proposte implementative alla didattica, tra cui quella in parola.
Una conferma, d’altronde, poiché gli argomenti affrontati li riguardano, li sentono loro i ragazzi, ci riconoscono le proprie vulnerabilità, le fragilità endemiche dell’adolescenza, ma anche quegli impulsi alla spavalderia, la tentazione di cedere alle sfide, quelle motricità impulsive a soddisfare una curiosità mai sazia.


Ma anche l’evidenza che se qualcuno ci parla, i ragazzi ascoltano e restituiscono contenuti di riconoscenza preziosi, soprattutto per il messaggio di sintesi che gli è stato lasciato: ognuno nasce con il sacrosanto diritto di essere felice e niente e nessuno può compromettere questo postulato. In questo hanno riconosciuto il valore di quegli incontri, di cui hanno richiesto con naturalezza una prosecuzione. Il presidente de Lagone, Giovanni Furgiuele, presente a ogni incontro, ha amplificato il significato dell’iniziativa, che configura i propositi ispiratori dell’associazione sul territorio, realizzando quello spirito di squadra propositivo al ben fare.


La carta vincente di accredito del nostro criminologo è stata il saper dispensare non solo semplicemente nozioni ma emozioni; incontenibilmente, i ragazzi le hanno raccolte e ricambiate trasformando un processo di formazione in un circle time di crescita.
L’icona del progetto può inequivocabilmente essere affidata al gesto spontaneo di una giovinetta che al termine dell’ultimo incontro ha abbracciato Gianluca per un tempo lunghissimo, più che sufficiente per rendere virale la sua commozione tra i ragazzi e i docenti circostanti. Il modo più delicato per diventare ambasciatrice di un grazie che ripaga abbondantemente la dedizione di ognuno.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice Lagone

 

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