Italia ancora nella morsa del maltempo, con precipitazioni e perturbazioni che attaccano soprattutto il nord. Nella notte è entrato in funzione anche il Mose a Venezia. A renderlo noto il Centro previsioni e segnalazioni maree del Comune di Venezia. Il prossimo massimo di 125 cm è previsto alle ore 9.30. Ieri qualcosa non aveva funzionato: la città era rimasta sotto 138 centimetri d’acqua, perché le previsioni avevano previsto un innalzamento del livello dell’acqua inferiore di oltre dieci centimetri.
Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest, ha ammesso qualche difetto nel funzionamento del meccanismo. “Siamo in una fase sperimentale del Mose, nella quale si alza quando c’è una previsione di 130 centimetri: l’allerta viene data 48 ore prima – ha spiegato – per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative”. E quindi ha semplificato: “Nonostante a Venezia si parli di ‘strucare el boton’ (pigiare il bottone), in realtà l’operazione nasce con molto anticipo e va preparata”.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha commentato come “avevamo una previsione di massima di marea di 125 centimetri, ma in mare il vento è cresciuto molto, ha avuto una forza straordinaria, non prevista. E’ montato dalla Croazia e ha fatto uno scirocco molto forte, in concomitanza con le piene dei fiumi Tagliamento e Piave. Tutto questo ha aumentato il livello lungo la costa”. E quindi ha ipotizzato qualche modifica alle procedure per attivare il Modulo e metterlo in pre-allarme anche con previsioni inferiori.
IL METEO – Il maltempo causa intanto disagi e situazioni di crisi in tutta Italia. Colpito soprattutto il Nord. Forti nevicate sulle Dolomiti bellunesi: tra Passo Giau e Passo Valles 16 persone sono bloccate in rifugi o devono essere evacuate. Migliora la situazione in Alto Adige ma con 3.400 utenti ancora senza corrente e disagi al traffico. Isolato e senza corrente e senza linea telefonica fissa Foppolo, paese della provincia di Bergamo che si trova a 1500 metri, dove sono caduti oltre due metri di neve. Paura intanto a Sondrio: una frana di terra e sassi si è abbattuta su diverse case sottostanti a un terrazzamento che ha ceduto per le forti piogge.
Oltre 3000 gli interventi dei vigili del fuoco, soccorse 445 persone, in particolare in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Nell’alto Friuli, in provincia di Udine, le scuole di 57 comuni sono chiuse a causa del maltempo. Aumenta pericolosamente a 5 su 5 in Carnia e a 4 su 5 nel Tarvisiano il rischio valanghe. Si temono dissesti e criticità idrauliche, a causa delle abbondanti precipitazioni delle ultime ore. A Roma è sorvegliato speciale il Tevere, che a causa delle forti piogge ha aumentato la sua portata. Tromba d’aria e mareggiata sul litorale della Capitale: a Ostia le cabine di uno stabilimento sono state spazzate via dal vento forte e un delfino è morto dopo essersi spiaggiato.
(Il Riformista)