24 Aprile, 2024
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Victoria nobis est in manibus

Giunti a questo punto dell’emergenza sanitaria ed economica credo che sia del tutto evidente che la capacità di  gestire al meglio e  superare  la drammatica crisi che ha stravolto la nostra vita dipenda da noi, quindi la vittoria è nelle nostre mani.

Gli strumenti da utilizzare sono essenzialmente tre.

La disponibilità di risorse, la lungimiranza nel progettare e la capacità di organizzare e realizzare.

Sotto il profilo del contrasto al Covid 19 dobbiamo dare atto dell’ammirevole impegno degli operatori nelle strutture sanitarie e del corretto comportamento della stragrande maggioranza dei cittadini che hanno consentito di contenere il contagio meglio che in altri territori .

Purtroppo i dati di queste ultime settimane in ambito nazionale e internazionale prospettano un serio peggioramento della diffusione del virus che richiede urgenti interventi da parte dell’amministrazione comunale.

Dato che il Comune non ha provveduto a redigere un piano per gestire la pandemia è necessario che reperisca e  ponga a disposizione dei medici di base un adeguato numero di locali adeguati a consentire in sicurezza l’effettuazione dei tamponi e la inoculazione dei vaccini.

L’ordinanza n. 65 della Regione Lazio, tra l’altro,  indica le linee guida da seguire ma il nostro territorio presenta specifiche esigenze e  peculiarità.Il Comune si deve assumere le proprie responsabilità non solo  in tema di profilassi ma è tenuto anche ad accertarsi della adeguata disponibilità nelle farmacie di vaccini antinfluenzali e contro la polmonite.

Uno spinoso argomento riguarda le scuole.

personalmente sono contrario alla didattica a distanza.La decisione di imporla alle scuole superiori è stata presa dal governo con motivazioni che non condivido in quanto non produrrà alcun effetto positivo e testimonia ancora una volta la inadeguatezza della struttura di vertice della pubblica istruzione, non solo del ministro.

Tornando alle competenze del nostro Comune, è indispensabile istallare negli asili, nelle scuole dell’infanzia e nelle elementari idonei termo scanner, non quelli individuali che sono poco affidabili e creerebbero ritardi quando si accede nei plessi scolastici. in alcune scuole non lontane ciò è stato fatto con risultati molto positivi.

Anche l’attività fisica e lo sport forniscono un importante contributo al rafforzamento del sistema immunitario e più in generale al mantenimento della salute.

Dopo  l’ingiustificata e prolungata per anni chiusura degli impianti sportivi a causa di una incredibile decisione del sindaco ci troviamo a subire la disposizione del governo che ha chiuso anche le palestre per evitare i rischi connessi con la permanenza prolungata in luoghi chiusi.

Peraltro, rendendosi conto che lo stop alle attività sportive comporta grave nocumento alla salute di chi è abituato a svolgerle ,le autorità preposte hanno predisposto un piano per realizzare le palestre all’aperto. Speriamo che il Comune sappia individuare uno spazio, parco o giardino che sia, e presentare un progetto ove potere istallare gli attrezzi necessari che dovrebbero essere  forniti a spese dello Stato.

Tornando ai tre punti citati all’inizio, è necessario chiarire che le risorse ci sono ma mancano la lungimiranza, la capacità progettuale, organizzativa e realizzativa.

La lungimiranza  è mancata quando si è pensato di chiudere le iscrizioni per la scuola dell’infanzia paritaria  e di lasciare nel degrado più assoluto i nostri impianti sportivi,

Risultati:

seri problemi per le mamme e donne che lavorano, fallimento di storiche società sportive, preclusione ai giovani a fare sport con danni anche economici.Per il campo sportivo sono stati stanziati 1 milione e 249 mila euro, distolti dalla somma stanziata per la scuola nuova. Cioè invece di fare 3 anni fa un intervento di pochi soldi, come avevano suggerito gli stessi capi area, si è creduto bene di mandarlo in malora e poi spendere una somma molto ingente  per ripristinare la funzionalità del campo sportivo, abbandonando per sempre il progetto della scuola.

Sul piano economico occorre sostenere economicamente la parte più fragile della comunità e gli esercizi che sono stati chiusi, insieme a  quelli che hanno subito la riduzione dell’orario, ai quali deve essere consentito, in ragione dell’incipiente stagione fredda, di coprire con strutture amovibili lo spazio ove predisporre  i tavoli all’aperto.

Anche qui le risorse ci sono.Basta eliminare le spese inutili e sospendere i  lavori non indispensabili e che non rientrano tra le priorità dei cittadini.

Il sostegno deve arrivare immediatamente ad integrazione dei fondi che saranno assegnati al Comune dal governo e dalla Regione sulla base degli scostamenti di bilancio dello Stato e degli aiuti comunitari.

Sono consapevole che ci sono resistenze di piccole lobby e gruppi d’interesse che si oppongono a cambiare registro.

Ma la comunità ha fatto e sarà chiamata a fare grandi sacrifici economici e sociali.

E’ giunto il momento che l’amministrazione dia il buon esempio cambiando il modo di amministrare .

Torno  ancora una volta a proporre la creazione di una struttura operativa con il coinvolgimento della minoranza consiliare e dei cittadini disponibili a  fornire ogni possibile contributo che possa rivelarsi utile a superare la devastante crisi che stiamo vivendo.

La procurata frattura che si è venuta a creare nella società del nostro paese va ricucita utilizzando il filo della verità.

Spero che qualcuno non se ne esca con i soliti usurati commenti affermando che le proposte qui formulate riguardino l’inizio di una fantomatica campagna elettorale.

Non si deve preoccupare ma operare poiché c’è tempo per preparare gli scatoloni del trasloco.

Donato Mauro

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