25 Aprile, 2024
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Roma, allarme Ama : “Oltre 100 casi tra positivi e quarantene”

Secondo la Uil, ci sarebbero 58 contagiati e 55 in isolamento. L’azienda: “Tutto sotto controllo”

 

Positivi in Ama, la Uil Trasporti lancia l’allarme. Secondo il sindacato nella municipalizzata dei rifiuti sarebbero oltre 100 i casi tra contagiati e persone in isolamanto. Un report stilato dalla Uil parla di 58 positivi e di 55 dipendenti che aspettano di sapere se il tampone al quale si sono sottoposti è positivo o meno.

Sempre lo stesso report fa una classifica delle zone di esercizio più colpite: il VI municipio con 16 positivi, il III con 7, il IV con 6. Seguono poi il X con 4 positivi, il VIII con 3. Infine risulterebbero due operatori positivi al Covid 19 in XIII e uno in XIV. Dieci casi invece tra gli operatori delle autorimesse e due negli uffici della direzione generale.

“Ama non ha mai reso effettive le azioni previste nel verbale dello scorso 2 ottobre redatto al termine del tavolo con i sindacati sulla verifica delle regole del protocollo condiviso governo-parti sociali – denuncia il segretario della Uil Trasporti Lazio, Alessandro Bonfigli – In ogni sede aziendale si accede senza alcun controllo della temperatura nè autocertificazione. Senza dimenticare che Ama, dopo avere fatto comunicazioni di servizio a tutti i lavoratori interessati a effettuare i test sierologici, nonostante la richiesta sia stata di un numero importante di lavoratori, più di mille, ad oggi non ha chiamato nessun lavoratore per effettuarlo”.

“Non ci sono focolai per Covid 19 tra i lavoratori Ama – è la replica dell’azienda – Ad oggi, su 7.276 dipendenti, i lavoratori che risultano positivi al virus in tutto sono 60, la gran parte dei quali asintomatici, con un’incidenza solo dello 0,82% sul totale”.

Il presidente della commissione capitolina Trasparenza, il dem Marco Palumbo, vuole vederci chiaro sull’uso dei termoscanner e per questo ha depositato una interrogazione urgente alla sindaca e alla giunta. “A tutt’oggi sembrerebbe che presso le sedi Ama, sia centrali che territoriali, non siano stati installati i termoscanner e che comunque la temperatura corporea dei dipendenti, prima dell’ingresso in sede, non venga controllata”, dichiara Palumbo. Che riprende: “Ricordo che in data 26 maggio 2020 l’amministratore unico di Ama Stefano Zaghis con propria determinazione ha autorizzato la fornitura con affidamento diretto di 150 termometri ad infrarossi per un totale di euro 8.250. A fronte di tale fornitura chiedo di sapere come mai non si procede alla rilevazione della temperatura dei dipendenti”.

(La Repubblica)

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