La tragedia a Tirrenia. La vittima Γ¨ una donna di Settimo Torinese di 43 anni in vacanza in Toscana
Quelle statue e quelle strutture in cemento che richiamano i fasti dell’antica Roma devono essere stati un richiamo troppo forte e cosΓ¬ una coppia di turisti a passeggio nella piazza principale di Tirrenia, sul litorale pisano, Γ¨ entrata in quel giardino privato, di pertinenza dello stabilimento balneare Imperiale, e lei si Γ¨ aggrappata con le braccia a una trave. La struttura perΓ² ha ceduto di schianto colpendola alla testa e al collo. La donna, 43 anni, Γ¨ morta quasi subito, prima ancora che arrivasse l’ambulanza. Ora saranno gli accertamenti disposti dal pm di Pisa Giovanni Porpora, che coordina le indagini dei carabinieri, a stabilire se sia stata una terribile fatalitΓ o se la tragedia si poteva evitare.
La vittima Γ¨ Eleonora Parisi, originaria di Settimo Torinese (Torino),
che si trovava a a Tirrenia insieme al compagno, residente a Firenze. Appena la donna si Γ¨ appesa con le braccia alla trave per farsi scattare la foto dal compagno, la struttura ha ceduto di schianto investendola mortalmente. E’ stato il fidanzato a dare l’allarme ma i soccorsi, giunti rapidamente sul posto, sono risultati vani: Il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri la coppia non era cliente del bagno e stava passeggiando sulla piazza quando stamani, intorno alle 11.30, avrebbe deciso di farsi una foto ricordo in quel giardino pertinenziale dello stabilimento balneare dove spiccano statue che richiamano i tempi della Roma imperiale. L’area, ora posta sotto sequestro dalla magistratura, Γ¨ di proprietΓ privata ma facilmente accessibile dall’esterno attraversando una recinzione costituita da piante e siepi.
La coppia avrebbe deciso di oltrepassarla proprio per scattare qualche foto ricordo.
Ma quando la 43enne si Γ¨ aggrappata con le braccia alla trave, questa Γ¨ crollata e l’ha travolta. In alcune parti del giardino dove si Γ¨ consumata la tragedia erano stati affissi cartelli sui quali era scritto con evidenza che era vietato l’accesso. I carabinieri hanno immediatamente provveduto a sigillare la zona anche per tenere lontano i curiosi prima di procedere al sequestro dell’area lasciando invece proseguire l’attivitΓ di bar e ristorante e stabilimento balneare della struttura. Saranno gli accertamenti successivi a stabilire se vi siano responsabilitΓ da individuare a carico dei proprietari o dei gestori. Ma si tratta di valutazioni successive da fare anche in seguito all’esito dell’autopsia, giΓ disposta dalla procura. Sgomento tra i clienti dello stabilimento balneare per l’accaduto mentre sarΓ decisiva anche la testimonianza del fidanzato della vittima.
(La Stampa)


