19 Aprile, 2024
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Coronavirus, in migliaia assembrati ai test di Medicina alla Fiera di Roma

Migliaia di giovani stamani alla Fiera di Roma per i test di ammissione alla facoltà di Medicina del Campus Biomedico, con gli aspiranti molto vicini gli uni agli altri e non tutti con la mascherina indossata, per un’attesa durata diverse ore.

Test di Medicina alla Fiera Roma, in migliaia assembrati

Ecco cosa mostrano le foto scattate da alcuni di loro, anche nel tunnel di accesso alla Fiera lungo centinaia di metri e nel quale appare impossibile rispettare la distanza di sicurezza imposta dal coronavirus.
Il documento contenente le misure di sicurezza anti-covid della Fiera di Roma, che ha ospitato i test per l’accesso ai corsi di Medicina del Campus Biomedico, era stato pubblicato sul sito dell’università, unicampus.it. Tuttavia, come dimostrano le foto sui social e alcune segnalazioni, numerose aspiranti matricole sono rimaste accalcate a lungo nel tunnel della Fiera, sulla via Portuense, tra Roma e Fiumicino. Qualcuno – i ragazzi sono arrivati da più parti d’Italia e d’Europa – era addirittura senza mascherina.

Secondo Francesco Crognale, responsabile della sicurezza della Fiera di Roma, il protocollo di sicurezza regionale e nazionale sarebbe stato rispettato per tutti i giorni delle prove concorsuali. Ma ammette: “Questa mattina nell’area pubblica del tunnel esterno ai nostri cancelli si è verificata per un brevissimo lasso di tempo, dovuto a un ritardo nell’accredito, un’eccessiva densità di candidati, che abbiamo prontamente rimosso provvedendo ad un veloce deflusso verso l’interno delle aree del quartiere, dove i grandi spazi consentono di evitare assembramenti”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana: “Quello che è avvenuto stamani alla Fiera di Roma è gravissimo. Appare incredibile che di fronte alla richiesta di intervento delle forze dell’ordine, nessuno si sia presentato. Mi auguro anche che siano presi provvedimenti severi verso i responsabili di questa disorganizzazione irresponsabile. Di questi tempi con l’intensificarsi dei contagi, nessuno si può permettere di giocare con la vita delle persone.

(La Repubblica)

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