18 Dicembre, 2025
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Foca monaca, torna in Italia dopo oltre mezzo secolo: la conferma nel Dna di un cucciolo.

Dopo oltre mezzo secolo laย foca monaca รจ tornata in Italia.

Nonostante negli ultimi anni non sia mancato qualche avvistamento sporadico di individui di passaggio, รจ il 2020 a portare con sรฉ due segnalazioni che rendono piรน concreto il futuro di un suo nuovo insediamento.

Cacciata per la sua pelle e perchรฉ vista comeย competitrice per i pescatori, dagli anni sessanta, di fatto, la foca monaca รจ estinta in Italia. Un tempo diffusa in tutto il Mediterraneo, nel mar Nero e sulle coste atlantiche dalla Spagna allโ€™Africa occidentale, oggi sopravvive, conย meno di 700 individui, in Grecia, Turchia,ย Madera, regione autonoma delย Portogallo, eย Mauritania. Ma a gennaio, รจ arrivata una buona notizia per questo pinnipede:ย un cucciolo di foca monaca รจ stato avvistato inย Puglia. Una meta che non dovrebbe sorprendere. Le coste pugliesi sabbiose e rocciose, ricche di cavitร , infatti, rappresentano unaย casa idealeย da sempre: ci sono, per esempio,ย testimonianzeย fossili di foca monaca nella Grotta Romanelli risalenti al paleolitico. Sfortunatamente il piccolo era molto debilitato, tanto che nonostante i soccorsi a Torre San Gennaro in Torchiarolo (Brindisi) non รจ sopravvissuto.

Lโ€™ipotesi che quel cucciolo fosseย nato proprio lรฌย in Puglia e non in Grecia,

perรฒ, ha entusiasmato gli scienziati che hanno prelevato un frammento della sua pelle per indagare il DNA. E la risposta della genetica รจ arrivata in questi giorni confermando che โ€œil Dna mitocondriale del cucciolo, che si eredita interamente per via materna, ci dice che la madre appartiene alla popolazione di foche monache delle isole ioniche e non a quelle presenti nellโ€™Egeo โ€“ spiega aย ilfattoquotidiano.it,ย Giulia Calogeroricercatrice e presidente di Menkab, associazione che da anni studia i mammiferi marini โ€“ quindi siamo di fronte a un caso diย espansione del proprio territorio, la madre, abile nuotatrice come tutte le foche monache, in cerca di un luogo per partorire, ha scelto le coste di fronte a quelle di casa sua, distanti in fondo solo 300 kmโ€.

Loย studio geneticoย pubblicato suย Diversity, condotto da un gruppo di ricercatori italiani coordinato daย Vincenzo Caputo Barucchiย dellโ€™Universitร  politecnica delleย Marche, ha evidenziato le corrispondenze tra il Dna del cucciolo e quello delle foche campionate proprio nelle isole di Cefalonia e Zante. A sostegno della tesi della nascita pugliese, anche le dimensioni del cucciolo: โ€œSi trattava di unaย femmina di peso 22,5 kg, per una lunghezza di 118 cm che ci fa stimare unโ€™etร  tra i 2 e i 4 mesi e considerando che era molto emaciata e che lโ€™allattamento dura fino ai 5 mesi โ€“ e solo al termine dello svezzamento lโ€™animale si allontana da solo โ€“ รจ altamente probabile che la sua casa fosse vicino al luogo del ritrovamentoโ€, aggiunge lโ€™esperta. Nonostante il mancato lieto fine, il caso della Puglia ha rivelato che lโ€™area รจ tornata a essere un sito di riproduzione.

Intantoย un altro sorprendente capitoloย si รจ aperto piรน a nord. Tra le isole delย parco Nazionale dellโ€™Arcipelago Toscano,

Proprio in questi giorni, allโ€™interno di una grotta dellโ€™isola di Capraia che, neanche a dirlo, porta il suo nome, grotta della Foca, sta soggiornando una foca monaca.

โ€œรˆ un ritorno dopo ben 60 anni. I ricercatori dellโ€™Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,ย ndr.) hanno effettuato un sopralluogo senza farsi notare dallโ€™animale e montato un dispositivo per il monitoraggio โ€“ chiarisce Calogero โ€“ e sempre per la sua sicurezza lโ€™Ente Parco con unโ€™ordinanza ha vietato lโ€™accesso, in ogni forma e con ogni mezzo, nellโ€™area vicina alla grottaโ€.

Le grotte per la foca monaca sono una โ€œlocationโ€ non banale che richiede determinati accorgimenti, non puรฒ mancare, ad esempio, โ€œuna zona pianeggiante allโ€™interno, come una sorta di spiaggiaโ€. Ma non disprezzano le distese sabbiose, anzi. โ€œLa scelta di rintanarsi in cavitร  รจ dovuta al fatto che lโ€™animale per riprodursi ha bisogno diย zone tranquille, quindi fugge dallโ€™eccesivo disturbo umano tipico dei litorali โ€“ spiega ancora lโ€™esperta โ€“ ma la foca monaca non รจ sempre diffidente, ad esempio, nella greca isola di Samos, diversi esemplari sono stati immortalati a ridosso degli stabilimenti balneari direttamente sulle sdraio in spiaggia, spesso monitorate dai cittadini stessiโ€.

Ilย sogno di una ri-colonizzazioneย della foca monaca nella zona mediterranea occidentale richiede grandi sforzi, serve โ€œinformare adeguatamente i cittadini e i turisti su come comportarsi in caso di incontro con questo pinnipedeโ€. I pericoli dโ€™altronde sono dietro lโ€™angolo, โ€œdegradazione dellโ€™habitat costiero, traffico marittimo, attivitร  di pesca e turisticheโ€, conclude Calogero, โ€œandrebbero al piรน prestoย attivati dei protocolli specifici di conservazione, ma oltre agli accordi su carta, serve finanziare la ricerca: strumento concreto per conoscerli e proteggerliโ€.

(Il Fatto Quotidiano)

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