Sabato 1g Gennaio c’è stato il tentativo da parte del Comune di Roma e dall’Ama di coinvolgere la cittadinanza sulla decisione, già individuata, di inserire un impianto di compostaggio tra Osteria Nuova e Cesano. Sale piene di cittadini ad esprimere una precisa volontà popolare: no al sito di compostaggio.
Il tardivo percorso partecipativo avviato dal Comune di Roma ha visto una presenza straordinaria che dovrà necessariamente essere presa in considerazione. Esposizioni chiare ed obiettive dei relatori che hanno illustrato le motivazioni delle obiezioni al progetto. Molte le domande e le questioni sollevate dai partecipanti a cui i relatori hanno risposto in modo puntuale e comprensibile.
“Adesso stiamo attendendo il loro prossimo passo – ci spiega Simona Natalini del Comitato No Compostaggio e membro del Comitato di Quartiere di Osteria Nuova- e ci muoveremo di conseguenza con gli avvocati. La grande partecipazione che ci hanno dimostrato i cittadini, e parlo a nome di tutti i Comitati che da anni seguono questa questione, ci dà ancora più forza contro un’Amministrazione Capitolina che, in modo presuntuoso e disinteressato, non vuole ascoltare le istanze sollevate. La decisione di avviare poi “un percorso partecipativo” dopo aver già presentato la “Valutazione di Impatto Ambientale” in Regione è violazione della normativa in materia”.
“Le linee guida, infatti, escludono totalmente la zona in questione, basti pensare al requisito della “viabilità” che, come sappiamo tutti, presenta dei connotati fuori norma, come per esempio la larghezza della carreggiata, per dirne una. Un territorio ai margini della Capitale, abbandonato dalle Istituzioni e al degrado, già stressato da diversi impianti industriali, chimici e nucleari, può ospitare anche un sito di compostaggio? In ballo – conclude Natalini – c’è la salvaguardia di una comunità che sta lottando, come dimostra e ha dimostrato, per la propria salute ed esistenza”.
Benedetta Onori
Tra Cesano e Osteria Nuova Comitati contro sito compostaggio
