18 Aprile, 2024
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Road to Venezia 76 – 2 NICO, 1988 Susanna Nicchiarelli

di Marco Feole

Scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, il premio “Orizzonti” e film d’apertura alla 74ima edizione del Festival del Cinema di Venezia è un film che racconta gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, meglio conosciuta come Nico.

Musa di Warhol e cantante dei Velvet Underground, Nico è una donna bellissima, che avrà poi una seconda vita appena iniziata quella da solista. Nel film della Nicchiarelli ripercorriamo gli ultimi anni in tour con la sua band in giro per l’Europa negli anni 80. Anni in cui si liberò del peso della sua bellezza e iniziò a ricostruire il rapporto con il figlio. Un’operazione difficile quella della regista italiana, che sceglie una personalità complessa, da trasferire sul grande schermo.

Ormai al terzo lungometraggio però Susanna Nicchiarelli dimostra quella maturità necessaria per riuscire in tutto ciò, partendo da quello che ormai è un tema che la appassiona, e cioè i segni lasciati dall’infanzia che portano poi ad essere quello che siamo in età adulta.

Christa bambina, guarda una Berlino sul finire della Seconda Guerra Mondiale, fatta di luci di distruzione lontane, che favoriranno forse chissà quella percezione di tenebre esistenziali alla base della sua carriera di artista, che le varrà poi l’appellativo di “Sacerdotessa delle tenebre”. Una donna che divenne un’icona di controtendenza musicale, continuando ad esserlo in un periodo in cui la discomusic la faceva da padrona. Il senso di colpa di essersi fatta sottrarre un figlio appena nato e la dipendenza dall’eroina è però una duplice sofferenza che vive in lei.

L’interpretazione di Trine Dyrholm aiuta Susanna Nicchiarelli nel suo intento. Senza cercare l’imitazione, ne fa una propria, nel suo intimo, mostrando i suoi stati d’animo e i cambiamenti repentini. Mettendo davanti a noi una donna che cerca il suo “Io”, sconosciuto forse anche a se stessa.

Un film che sorprende, emoziona e azzarda. Una sceneggiatura premiata anche con il David di Donatello nel 2018. Uno dei film più interessanti di Venezia 74.

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