29 Marzo, 2024
spot_imgspot_img

Anguillara. “Piroga”: la verità dei fatti.

“La Piroga non è stata affatto abbandonata – dichiara l’Assessore alla Cultura dott.ssa Viviana Normando. Il reperto neolitico rappresenta la storia di Anguillara più antica nonché quella dell’Europa, Occidentale in particolare, e proprio per questo necessita, intanto, di un approccio culturale alla questione, tecnico, e soprattutto serio, che travalica ogni posizione politica e qualsiasi altra dinamica, in cui la verità e la professionalità, nel rispetto di tutti, non può essere violata per nessun motivo, se non in virtù di consigli costruttivi.

Ad Anguillara Sabazia, città lasciata allo sbando o allo stato essenziale per troppo tempo, proprio perché in assenza di amministratori tecnici cultori del patrimonio culturale, ci sono emergenze grottescamente persino culturali senza nulla togliere ad una bellissima città, che a tutt’oggi resta meravigliosa da visitare, nella sua posizione così peculiare sul lago di Bracciano, alle porte di Roma.

Dopo essere stata scelta per CV dalla Giunta Anselmo come assessore tecnico esterno, ho da subito constatato come la piroga fosse stata consegnata al Comune di Anguillara Sabazia con un mero pezzo di carta, due righe da parte dell’autorevolissima Direzione Generale del Ministero per i Beni Culturali, in riferimento all’allora Sovrintendenza di competenza Museo Etnografico Luigi Pigorini, presieduta dalla dott.ssa Maria Fugazzola, anche direttrice degli scavi che portarono alla luce la nostra quinta piroga, ove le altre quattro sono appunto custodite nello stesso Museo Pigorini.

Un azzardo, una sfida che l’Amministrazione dell’epoca ha inteso cogliere, alquanto rischiosa poiché il Comune doveva in cambio della cura del prezioso e delicato reperto ligneo garantirne il restauro, il cui preventivo era già allora di circa 180.000 euro.

Da subito una visione disincantata è apparsa proprio ai miei occhi “tecnici” e che sempre resteranno tali, che per prima, come giornalista scattai, ad esempio, la foto del rinvenimento della prima piroga e avviai finanche una petizione di firme, con l’allora L’agone, quindicinale di informazione e cultura del territorio sabatino, affinchè con la Sovrintendenza si valutasse un progetto congiunto e non solo in maniera che i reperti restassero ad Anguillara. Tale progetto nel corso degli anni si è consolidato solo con la destinazione di una parte dell’ex Consorzio al Centro Visite del Neolitico ed alla sua inaugurazione nel 2005, dopo che si sono rincorse diverse voci fatate su altre sistemazioni, tra cui la Porta del Parco, sede dell’Ente Parco Bracciano Martignano ad Anguillara. Tutti felicissimi della soluzione del Centro Visite, peccato per la lontananza dal lago e soprattutto per il fatto che la tappa del Centro Visite non potesse prevedere un impegno di spesa tale da assicurare il restauro alla preziosa imbarcazione. Una volta constatata la mancanza adeguata del personale comunale, per alimentare oggettivamente la piroga conservata in una teca, con un liquido speciale e per di più nel passaggio delle varie amministrazioni, ci si è trovati di fronte nel 2016 ad un locale inagibile e ad una piroga, praticamente divisa in più parti ed in una situazione molto diversa da come era stata prelevata dal lago.

Al di là delle gravi responsabilità proprio sullo stato di conservazione, per assenza di personale, si è proceduto a prendere contatto con l’attuale archeologo coordinatore del Museo Pigorini, che oggi fa capo al Museo delle Civiltà, che con il Mibact è responsabile dal profilo archeologico del reperto mentre dal profilo amministrativo e ovviamente civile e penale è il Comune di Anguillara. Tanto è che ci fu anche chi chiese di potere nuovamente destinare alla competenza del Mibact la nostra piroga. Sono stati presi i contatti con il dott. Mineo e abbiamo impostato una convenzione, condizione che non può prescindere dall’affidamento di un bene così oneroso. Nel frattempo e con diverse riunioni, si sono avvicendate ed accorpate altre Sovrintendenze ed è cambiata la Direzione del Museo della Civiltà, ponendo le Istituzioni sempre innanzi agli aggiornamenti del caso, perché vi fosse un sostegno autentico al Comune di Anguillara.

Indietro non si può tornare ed è per questo che sostanziali sono le parole da dedicare alla vicenda, in modo che tutti insieme si possa andare verso una riqualificazione della questione ed il restauro del bene. Il protocollo che si andrà presto a definire sarà fondamentale per il riordino tanto auspicato ed il ripristino della regolarità relativa alla conservazione e promozione della piroga nonché della città che la deve preservare adesso e nel tempo.

Nel frattempo un ruolo fondamentale di conservazione della piroga lo ha avuto l’incarico dato dal Comune ad Hydra Ricerche, società tecnica specializzata, con titolo di ispezione onoraria della Sovrintendenza alla Preistoria, con un rimborso spese di 285 euro all’anno. Hydra Ricerche, alla quale va tutta la nostra immensa gratitudine e riconoscenza, al dott. Andrea Balestri, che ha accettato formalmente di controllare una volta a settimana lo stato di conservazione della piroga, dall’acqua alla corrente, a quanto necessiti, affinchè possiamo portarla, “viva”, mentre reperiamo i fondi, al tanto atteso restauro e in stretta collaborazione con le istituzioni preposte. Proprio in queste ore l’Ufficio Tecnico del nostro Comune ha reso disponibile una piccola somma di un mutuo residuo della Cassa Depositi e Prestiti per rendere nuovamente agibile il locale. Una volta sistemato detto locale, avocando poi un’altra prima somma, speriamo accedendo a dei bandi e con progetti scritti e definiti direttamente dalla sottoscritta, si potrà aprire il cantiere del restauro della piroga, dove gli esperti archeologici ci hanno assicurato che l’imbarcazione restaurata sarà compatta e unita, senza le attuali sezioni in cui l’abbiamo ritrovata. Sta scendendo anche il preventivo dello stesso restauro poiché la tecnologia è più avanzata e stiamo vedendo come possono aiutarci i tecnici che hanno di recente restaurato le navi di Pisa. Non mancano i contatti, persino in questi giorni, in occasione della riunione per il Sistema Bibliotecario Cerite Sabatino, con il Sistema Maneat di Formello, in cui è giusto che il locale torni presto come tappa. In un primo momento del restauro è chiaro e lo auspichiamo fortemente che potranno essere avviati i laboratori didattici per le scuole, in modo che i ragazzi visionino come avviene un restauro. Abbiamo partecipato anche al bando regionale sui DTC – distretti culturali dove è stato appositamente inserito il locale della piroga sia per recuperare, speriamo, dei fondi ulteriori che per un allestimento multimediale che possa rendere giustizia al reperto, alla ricostruzione del più antico villaggio neolitico di sponda dell’Europa Occidentale e ad Anguillara. Altro che addormentati, stiamo facendo dei veri miracoli! E’ opportuno lasciarci lavorare ed informarsi bene preventivamente su ciò che si sta facendo ove il mio Assessorato è sempre disponibile, verso tutti, ad ogni informazione. Informazioni non corrette possono ledere i percorsi di riqualificazione avviati e soprattutto ledere ad Anguillara stessa. Grazie di cuore a tutti della collaborazione”.

Ultimi articoli