25 Aprile, 2024
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XV edizione “ecosostenibile” della Sagra del Fungo porcino

Oriolo. Lo Sardo: «Con i ricavi della manifestazione l’Acor ha acquistato un montascale per disabili»

L’anno scorso l’anticipazione della ‘Sagra del fungo porcino’ era stata l’11 agosto con l’inaugurazione del parco giochi per bambini in piazza Umberto I realizzato con gli incassi della precedente edizione. «È grazie agli sforzi dell’Acor che abbiamo realizzato il nuovo parco giochi per bambini», disse lo scorso anno il sindaco di Oriolo, Emanuele Rallo, durante l’inaugurazione. «Ringraziamo l’Acor per aver interamente finanziato il ripristino di questo importante servizio. Un impegno che ci eravamo presi come Amministrazione e che da oggi è a disposizione di tutta la comunità. Il Comune torna ad essere accessibile a tutti!», ha scritto, invece, quest’anno sulla sua pagina facebook il 30 agosto Rallo, quando è stato riattivato il montascale a piattaforma che permette l’accesso al comune ai disabili. L’Acor (associazione culturale Oriolo Romano) è stata come di consueto l’anima, il braccio e la mente, di questa passata Sagra, – patrocinata dal Comune –  giunta oramai alla sua quindicesima edizione, l’evento più grande (anche quest’anno il paese ha accolto circa sedicimila persone) e più atteso dalla comunità oriolese, tanto importante che si è nuovamente svolta per due weekend consecutivi, dal 14 al 16 e dal 21 al 23 settembre. E anche stavolta, come è evidente dal montascale, l’Acor dimostra la propria attitudine nel farsi promotrice di istanze sociali: «So di ripetermi, ma non ha importanza: noi come associazione non tratteniamo nulla di quanto incassiamo, gli unici soldi che l’associazione tiene per sé vengono reinvestiti in attrezzature e formazione per chi lavora negli stand – dice Enrico Lo Sardo, presidente dell’Associazione – e non mi stancherò mai di sottolineare, invece, la ripercussione sociale che ha questa Sagra: tutto ciò che come Acor incassiamo viene di volta in volta destinato in contesti attinenti a politiche sociali e culturali: stavolta è stato il montascale per i disabili, l’altr’anno è stata la volta del parco, anni fa abbiamo realizzato l’aula computerizzata nelle scuole, altre volte aiutiamo la Pro Loco nella organizzazione degli eventi, oppure la parrocchia, come abbiamo fatto con la ristrutturazione del tetto della Chiesta di S. Anna; e poi altre volte ancora supportiamo lo sport, insomma, ogni anno cerchiamo di andare incontro alle necessità che si presentano». Altro elemento che val la pena sottolineare è stato l’utilizzo esclusivo di stoviglie biodegradabili e compostabili al 100%, anziché del materiale in plastica, sostenuto dalla campagna social #minimoimpatto, attraverso il quale i cittadini venivano invitati a condividere le proprie immagini della Sagra.
Chiunque organizzi una sagra potrebbe prendere esempio.

Francesco Persiani 

 

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