18 Aprile, 2024
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Manziana: i servizi socio-sanitari nel territorio della Asl Rm4

Sabato 27 Gennaio si è tenuto a Manziana, presso il Cinema “Quantestorie”, un incontro pubblico organizzato dall’associazione culturale L’Agone Nuovo e dal Lions Club Bracciano – Anguillara S.- Monti Sabatini, con il patrocinio del Comune di Manziana. L’incontro ha riguardato il tema dei servizi socio-sanitari nel territorio della Asl Rm4, con particolare riferimento al rilancio del PUA (Punto Unico di Accesso). Il seminario ha posto attenzione sulle questioni della disabilità nella società, sottolineando gli aspetti dell’integrazione, dei nuovi percorsi e prospettive. Presente il sindaco di Manziana, Bruno Bruni, mentre ad introdurre i lavori sono stati Giovanni Furgiuele, presidente de L’Agone nuovo, insieme ad Alessandro Colavolpe e Bruno Riscaldati del Lions Club locale. Monica Sala e Federica D’Accolti, de L’agone, hanno moderato l’evento.

Gli interventi si sono sviluppati su diverse problematiche e proposte attinenti al tema della disabilità, con la partecipazione di Giuseppe Quintavalle (Direttore generale della Asl Rm4), Vincenzo Rinaldi (Direttore del Distretto Sanitario Asl Rm4), Nicola Casarella (Psichiatra responsabile Centro Salute Mentale Bracciano), Federico Trobia (Ospedale Sant’Andrea), Marco Cavalieri (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Manziana), Claudia Della Ceca (Educatrice Professionale e Pedagogista), Pietro Messina (Presidente Associazione “ IL Ponte – Centro di Solidarietà Onlus”  Civitavecchia), Armando Tondinelli (Sindaco del Comune di Bracciano), Massimiliano Valeriani (Consigliere Regionale del Lazio). Saranno inoltre invitati: Claudia Maciucchi (Sindaco Trevignano), Alessandro Grando (Sindaco Ladispoli), Alessandro Bettarelli (Sindaco Canale), Roberta Alimenti (Assessore alle Politiche Sociali di Bracciano), Emanuele Rallo (Sindaco Oriolo R.), Sabrina Anselmo (Sindaco Anguillara Sabazia), Alessio Pascucci (Sindaco Cerveteri).

Il seminario ha permesso di riflettere ad ampio raggio sugli aspetti della disabilità, spaziando tra le condizioni cliniche implicate, i gradi di funzionalità e le normative vigenti in materia di tutela medico-legale, fino ad arrivare alle nuove prospettive socio-relazionali. Si è fatto riferimento all’attuale sistema di classificazione utilizzato (ICF), con l’obiettivo di fornire una rinnovata ed ampia analisi dello stato di salute degli individui, ponendo la correlazione fra salute e ambiente. Si è arrivati pertanto ad una nuova definizione di disabilità, intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole, ponendo l’accento su tutte le possibilità di riabilitazione, inclusione e integrazione sociale. L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo ci permetterà infatti di evidenziare non solo come le persone convivono con il loro stato morboso, ma anche e soprattutto, cosa è possibile fare per migliorare globalmente la qualità della loro vita.

L’ICF può essere difatti impiegato efficacemente da una molteplicità di figure professionali (psicologi, professionisti nel campo sanitario e dei settori dell’istruzione, dell’economia, del lavoro, dell’ambito politico e legislativo), e può rappresentare uno strumento sotto molteplici forme: Educativo ( progettazione di percorsi di istruzione e di identificazione dei bisogni formativi, ecc.); Clinico (nell’assessment dei bisogni, nella scelta del trattamento, nell’assessment di orientamento, nella riabilitazione e nella valutazione dei risultati, ecc.); Politica Sociale (progettazione e realizzazione di piani di intervento e servizi sul territorio, ecc.); Ricerca ( per misurare i risultati dei servizi socio/sanitari, ecc.); Raccolta e registrazione di dati ( in ambito demografico, negli studi su particolari popolazioni, ecc.). Tale visione e concetto della disabilità permetterà di introdurre e chiarire gli ulteriori elementi che evidenziano la valenza innovativa della classificazione: universalismo, approccio integrato, modello multidimensionale del funzionamento e della disabilità. Verrà focalizzata, quindi, l’attenzione a livello territoriale sugli interventi riguardanti l’inclusione e la riabilitazione delle aree di attività personale e di partecipazione sociale.

L’obiettivo finale sarà la strutturazione di percorsi educativi focalizzati sulle potenzialità e sulle capacità residue della persona, sull’orientamento di sé stessi e sul riconoscimento delle emozioni, descrivendo infine anche gli ausili delle nuove tecnologie. Ulteriore aspetto fondamentale sarà la riflessione sul coinvolgimento e sostegno delle famiglie nella gestione di situazioni di disabilità.

Il seminario ha avuto come interlocutori privilegiati Medici, Psicologi, Educatori Professionali, Pedagogisti, Assistenti Sociali, Operatori sociali e sanitari, Terapisti occupazionali, Enti Regionali e Locali, Aziende Ospedaliere e Sanitarie, Associazioni Sociali e Culturali, Forze dell’Ordine e a chiunque altro possa essere interessato a tale tematica sociale.

Claudia Della Ceca

 

 

 

 

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