19 Aprile, 2024
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Bracciano, il consigliere di minoranza Massimo Guitarrini: “Situazione disastrosa”

Dopo settimane di voci e speculazioni, il sindaco Sala resta nel suo ruolo. Una scelta che porta l’amministrazione fuori rotta rispetto ai “bisogni” della comunità, secondo Massimo Guitarrini, consigliere di minoranza e rappresentante di Bracciano Bene Comune.

Ritenete sarebbe stato più efficace o politicamente onesto optare per le dimissioni ed arrivare quindi ad un commissariamento? Come valutate la scelta del sindaco e quale scelta avreste invece favorito per la cittadina?

«Noi crediamo, da tempo, che questa maggioranza debba dare pace a questo territorio andandosene a casa. La frattura tra i rappresentati delle istituzioni, la cittadinanza e l’opinione pubblica mi sembra evidente. I procedimenti giudiziari, le condanne e i rinvii a giudizio hanno contribuito a marcare questo solco, ma soprattutto sono le scelte politiche su Beni Comuni, futuro del territorio e servizi che sono lontane dai bisogni dei cittadini di Bracciano. In una situazione del genere non si può chiamare a se tutte le truppe e arroccarsi dentro il proprio fortino perché questo fa male a tutti e contribuisce ad imbarbarire il dibattito politico a Bracciano. La scelta che ha fatto il Partito Democratico e la maggioranza a Bracciano è quella di legare il proprio destino alle sorti della Giunta del Sindaco Sala. Sarà un abbraccio letale che lì porterà tutti affondo. Chi sarà presentabile e credibile agli occhi di gran parte della popolazione dopo questa esperienza disastrosa?»

In merito alla condanna in primo grado comminata dalla Corte di Conti al sindaco Sala, il sindaco spiega il proprio comportamento riguardo l’impianto di percolato legandolo all’obbligatorietà della AIA del 2007 e all’influenza del cattivo funzionamento dell’impianto di biogas gestito da privati collegato all’impianto di percolato suddetto. Ma al di là dell’AIA, l’impianto costruito nel 2011 non ha avuto, come dice la Corte dei Conti, controlli e manutenzione né si è posto rimedio con azioni dirette o indirette, al mal funzionamento. Ora, mancato controllo sulla discarica e sull’impiantistica e mancato controllo sulla deriva della Bracciano Ambiente. Distrazione o scelta politico-economica?

«Sono anni che diciamo che le scelte politiche sulla Bracciano Ambiente e su Cupinoro sono state scelte scellerate. E siamo quelli che non dobbiamo urlare per dirlo, perché è molto tempo che denunciamo questa situazione, quando Cupinoro non era il bersaglio facile su cui colpire Sala.
All’epoca avevamo sollecitato il Sindaco a cambiare radicalmente i piani e la dirigenza della Bracciano Ambiente del tutto inadeguati. Altrimenti il fallimento della Società.
Questa situazione è il prodotto di scelte politiche e economiche precise dove si è puntato tutto sulla montagna di rifiuti a Cupinoro sperando che la raccolta differenziata avrebbe tardato a decollare, su mega impianti di Trattamento Meccanico Biologico, dove si è richiesto l’allargamento del bacino, forzando le normative magari con l’aiuto di qualche amico al governo o in Regione. Continuando imperterriti a conferire rifiuti non adeguatamente trattati, si sono aggirate le leggi più volte, per l’illegittimità del sito, per l’irregolarità dei lavori avviati e poi frettolosamente sospesi, ora per la presunta l’illegalità del conferimento di rifiuti. Tutta questa montagna ora sta franando addosso al Sindaco, alla maggioranza e al Partito Democratico del territorio, l’ultima crepa che aprirà una valanga sarà l’illegittimità dell’Aia del 2007 concessa senza l’autorizzazione della Soprintendenza. Insomma un vero e proprio disastro annunciato. Su questo Sinistra Ecologia e Libertà di Bracciano, nonostante le pressioni del partito, fece una scelta coraggiosa ma evidentemente lungimirante che fu quella di rompere l’alleanza con il Partito Democratico. Su queste questione nacque Bracciano Bene Comune che ha unito le sinistre, cittadini e movimenti dimostrando in Consiglio Comunale e tra i cittadini responsabilità e una visione del territorio di progresso compatibile con l’Ambiente».

Bilancio comunale e Bracciano Ambiente. Scioperi del personale, concordato preventivo, rischio fallimento ma nel bilancio preventivo non c’è documentazione approfondita sullo stato della BA? In che condizioni siamo?

«Le condizioni sono disastrose. Ma è sotto gli occhi di tutti che non funziona. La situazione è complicatissima e non è detto che si riuscirà venirne fuori. Occorrerebbe serenità e una visione strategica che nessuno degli attori in campo oggi possiede perché troppo impegnati nella difesa estrema di una posizione oggi indifendibile. Chi paga il prezzo di tutto questo sono i lavoratori della BA ma soprattutto i cittadini di Bracciano, vittime dell’inefficienza di servizi costosissimi che non danno i risultati che un territorio come Bracciano meriterebbe».

Come gruppo di minoranza che cosa pensate di fare ora?

«Bracciano Bene Comune vuole rilanciare un dibattito politico serio sul futuro di Bracciano proponendo un tavolo di confronto aperto sui temi dei Beni Comuni, Ambiente, Partecipazione e futuro economico del nostro territorio. Siamo una forza politica aperta, responsabile che intende costruire insieme ai cittadini di buona volontà un futuro che mira a ricomporre la nostra Comunità sofferente, divisa da veleni, sbranata da pettegolezzi, diffidenze, fallimenti, evidenti incapacità. Le istituzioni locali devono recuperare la capacità di dialogare con i territori, favorire la concreta partecipazione di tutti nelle scelte che riguardano la qualità della vita delle persone di Bracciano. Non siamo disposti a rassegnarci ai fallimenti che esprime l’amministrazione in carica ma allo stesso tempo ci preoccupa chi pensa di prosperare sulle sciagure di questo territorio. Sono poi gli stessi personaggi che in maniera autoreferenziale, senza troppi scrupoli, sono disposti a cavalcare un becero populismo e a far leva su paure chiudendosi su posizioni chiaramente razziste.
Dopo tutto Bracciano merita di meglio».

Sarah Panatta

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