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“La Regione Lazio, sentito il parere favorevole dell’Ispra, ha decretato il posticipo della chiusura della caccia al prossimo 10 febbraio alle specie colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia. L’esercizio venatorio alle specie autorizzate sarà possibile esclusivamente nella forma dell’appostamento fisso o temporaneo senza l’ausilio del cane”. Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.
“Nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) – aggiunge la nota – la caccia è consentita nei giorni di giovedì e domenica, mentre il limite del carniere giornaliero, per ciascun cacciatore, è di 20 capi complessivi per le specie consentite, dei quali, comunque, non più di 5 capi per il colombaccio. I cacciatori residenti nella Regione Lazio possono cacciare esclusivamente nel territorio dell’Ambito Territoriale di Caccia (Atc) al quale sono iscritti. Per la sola specie del Colombaccio l’esercizio venatorio è consentito anche in regime di mobilità nel limite stagionale di venti giornate”.
“In merito all’annuncio della chiusura della discarica di Bracciano in località Cupinoro, prevista il prossimo 31 gennaio a causa dell’esaurimento delle volumetrie disponibili, si precisa che gli uffici regionali competenti si trovano impossibilitati a rinnovare l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) della discarica a causa di un parere negativo della Soprintendenza per i Beni paesaggistici e della Direzione Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC). Si sono così determinate due conseguenze: la necessità di individuare in tempi molto rapidi impianti provvisori e alternativi, in attesa di concludere positivamente il rinnovo dell’AIA, per i 25 Comuni della Provincia di Roma che conferiscono a Cupinoro e, al tempo stesso, la preclusione alla realizzazione dell’impianto di TMB che potrebbe servire i Comuni del bacino di riferimento per conformarsi a quanto riportato nella Circolare del Ministero dell’Ambiente del 6 agosto 2013 in materia di gestione del ciclo dei rifiuti”. E’ quanto si legge in una nota della Regione Lazio.
“In particolare – prosegue il comunicato – si ricorda che la discarica è in esercizio dal 1991 e che l’autorizzazione in questione è già stata rinnovata ben due volte in passato. La Regione, inoltre, ha comunicato ai Comuni la possibilità, prevista dall’attuale piano di gestione rifiuti del Lazio nei casi di carenza impiantistica e al fine di rispettare quanto previsto dal D.Lgs 36/2003 e dalle normative europee, di utilizzare provvisoriamente impianti presenti in altri Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), fermo restando il principio di prossimità. È ora compito dei Comuni l’individuazione della soluzione più favorevole alle proprie esigenze e la relativa comunicazione in merito, che la Regione Lazio aspetta di ricevere entro le prossime 24 ore. È’ bene ricordare che quasi tutte le 25 amministrazioni coinvolte hanno avviato in questi ultimi anni la raccolta differenziata porta a porta, con percentuali vicine al 70% per i Comuni che da più tempo hanno attuato questo tipo di raccolta differenziata. L’importante risultato conseguito ha permesso la significativa riduzione dei rifiuti conferiti in discarica (nel 2008 pari a circa 140.000 tonnellate, oggi ridotte a circa 60.000). Risulta pertanto evidente come tale percorso virtuoso, intrapreso grazie al lavoro di tutte le istituzioni competenti, abbia contribuito in modo significativo a rendere meno grave l’odierna situazione”.
La notizia dell’imminente chiusura della discarica di Cupinoro ha scatenato un susseguirsi di reazioni di amministrazioni, comitati e cittadini. Di seguito il comunicato stampa con cui il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino interviene sulla questione.
“La mancata concessione della proroga al conferimento di rifiuti indifferenziati a Cupinoro – si legge nel comunicato del Comitato – dichiarata esaurita, ne sancisce finalmente la chiusura. Ora i comuni del bacino di conferimento, in attesa delle decisioni della Regione e dell’esito dei ricorsi al TAR sull’ampliamento denominato VAIRA 1, devono provvedere direttamente alla chiusura del ciclo; il progetto della ‘Cittadella dei Rifiuti’ lanciato da Sala e dalla Bracciano Ambiente appare in tutta la sua inconsistenza essendo basato solo sulla presenza della discarica.
La chiusura di Cupinoro crediamo rappresenti una pietra tombale anche per il concetto e la composizione di quel bacino di conferimento, formato da comuni disomogenei territorialmente e legati sino ad oggi solo dall’esistenza della collina di Cupinoro”.
“Anche la chiusura a settembre scorso della discarica di Malagrotta – prosegue il comunicato – potrebbe contribuire a liberare il nostro Comune, Fiumicino, dal vincolo ultradecennale con Roma Capitale città che, per dimensioni, caratteristiche e mole di rifiuti, schiaccia i comuni satellite, in particolar modo il nostro, ex XIV Circoscrizione capitolina, che ricordiamo essere nato nel 1992 per scelta referendaria.
Finalmente si può ragionare sul tema liberi dai vincoli di una discarica cercando di intraprendere una strada che porti ad una gestione sostenibile dei rifiuti, con una strategia che, passando per una raccolta differenziata porta a porta efficace ed efficiente, consenta in tempi rapidi una gestione sostenibile anche della tassazione legata alla gestione dei rifiuti; un livello di tassazione, quello attuale, che non è più sopportabile dai cittadini”.
“Crediamo che i comuni di questo territorio, quelli contigui e con caratteristiche comuni – conclude il Comitato – come ad esempio Fiumicino, Cerveteri, Ladispoli, potrebbero fare bacino a se stante (ne hanno i numeri), associandosi per risolvere finalmente il problema dell’impiantistica realizzando impianti di recupero e compostaggio aerobico dimensionalmente adeguati ai loro territori, risparmiando così sia sui costi di costruzione che su quelli di gestione per effetto delle economie di scala.
Tranne quindi per la frazione di indifferenziato, che con l’estensione della raccolta differenziata e quindi del riciclo e del riuso tende a diminuire e divenire residuale, i comuni, coalizzati, sono nella condizione di poter raggiungere finalmente l’autosufficienza. E’ un’occasione che non si ripeterà. La parola (ed anche i fatti, finalmente) alle Amministrazioni”.
“Grazie alla mediazione dell’Amministrazione comunale è stata finalmente individuata la soluzione migliore sia per gli alunni che per le loro famiglie”. Con queste parole l’assessore alla Pubblica istruzione, Roberto Ussia, ha annunciato che, nel rispetto della delibera regionale sul dimensionamento scolastico, è deciso che un intero ciclo del plesso Livatino, ovvero dalla prima alla quinta elementare, passerà dall’Istituto comprensivo Ladispoli 1 all’Istituto comprensivo Corrado Melone.
“Dopo giorni di discussioni – ha proseguito Ussia – e grazie al fattivo lavoro della presidente della commissione comunale Pubblica istruzione, Maria Concetta Palermo, è stato deciso, di concerto con i due dirigenti scolastici, Agresti e Cingolani, che dall’anno scolastico 2014-2015 le classi dalla seconda alla quinta elementare del plesso Livatino, pur rimanendo collocate nell’attuale sede, passeranno la competenza all’istituto comprensivo Corrado Melone. Nel corso degli anni – ha concluso Ussia – le aule del plesso Livatino, via via libere a causa delle uscite delle quinte classi, rientreranno nella piena disponibilità dell’istituto Ladispoli 1 che ne disporrà secondo le sue esigenze”.
“Siano lieti – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – che sia prevalso il buon senso visto che era in ballo il futuro scolastico dei bambini”.
”Nella seduta di ieri, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la mozione sugli aumenti dei pedaggi autostradali, scattati il primo gennaio di quest’anno. Aumenti ben al di sopra della media nazionale, che colpiscono i pendolari laziali, specie quelli che viaggiano nella Strada dei Parchi, nelle tratte Ponzano-Soratte e Tivoli-Roma”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Massimiliano Valeriani, firmatario della mozione e autore di un’interrogazione urgente sull’argomento.
”La mozione impegna il presidente e la giunta – ha concluso Valeriani – ad istituire un tavolo con il ministero dei trasporti e le società autostradali, oltre che ad introdurre abbonamenti scontati per pendolari. Infine, la giunta ha dato mandato all’avvocatura di verificare se esistono le condizioni per un ricorso al Tar contro i suddetti aumenti”.
“Dopo le segnalazioni di inizio gennaio dei cittadini preoccupati per la chiusura del Centro Diurno di via Rocco Santoliquido, il Municipio si è immediatamente attivato presso la Asl RmE e, grazie al lavoro di squadra, possiamo annunciare che questa importante struttura per malati di Alzheimer e Parkinson è stata riattivata”. A comunicarlo in una nota il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati.
“Doverosi ringraziamenti – ha sottolineato Torquati – vanno al Direttore Generale della Asl RmE, Angelo Tanese, per la sensibilità dimostrata, all’assessore capitolino, Rita Cutini, e alla presidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale, Erica Battaglia, nonché agli uffici del Dipartimento per l’operatività, senza dimenticare il prezioso contributo dell’assessore alle Politiche Sociali del XV Municipio, Michela Ottavi, nel risolvere, nel più breve tempo possibile, questa spiacevole situazione”.
“Adesso è opportuno – ha concluso il presidente Torquati – che la Asl RmE, il Dipartimento e il Municipio Roma XV concordino insieme iniziative per far conoscere, in modo celere e capillare, ai cittadini il Centro Diurno di via Rocco Santoliquido. Auspico per il futuro una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni che garantisca il rafforzamento degli interventi socio-sanitari rivolti alle categorie più fragili di cittadini del nostro territorio”.
Le ragazze dell’Under 19 riscattano in quel di Gaeta il pessimo inizio di campionato superando, se pur di misura, la compagine del Serapo Sport per 7 a 6, mentre l’Under 17 debutta nel proprio torneo con una bella vittoria interna contro la compagine del Coser Nuoto di Civitavecchia per 8 a 6. Entrambe le squadre allenate da Manuel Bombelli hanno disputato ottimi match, contro formazioni comunque ostiche, giocando una buona pallanuoto. Tutte le ragazze, a iniziare dalle più piccole, hanno mostrato quel carattere che spesso è mancato all’appello. L’ossatura delle due formazioni è composta per la maggior parte dalle stesse ragazze, eccezion fatta per le più piccole che giocano soltanto nella categoria minore.
Under 19
Finalmente la squadra Under 19 brinda al primo successo stagionale. Dalla lunga trasferta di Gaeta ritorna una squadra stanca ma sicuramente rinfrancata per il bel risultato ottenuto. Tutte le ragazze in vasca hanno giocato al massimo delle loro possibilità proprio per cancellare quello zero ancora presente nella casellina delle vittorie. La partita è stata molto intensa ed equilibrata e ha visto la formazione anguillarese sempre in vantaggio nonostante i diversi errori commessi nei settori nevralgici della vasca.
La squadra di Mister Bombelli ha rischiato qualcosa soltanto nel finale quando la compagine gaetana, dovendo recuperare il risultato, ha attaccato a testa bassa mettendola in seria difficoltà, le importanti parate di “the wall” Francesca Bartoletti ne sono la prova tangibile. Proprio negli ultimissimi secondi di gioco un banale errore di impostazione della compagine anguillarese ha permesso al centro boa avversario di scagliare, con le restanti energie a disposizione, un gran tiro dalla distanza che è terminato di pochissimo sul fondo e sul quale sono svanite le residue speranze di rimonta della squadra pontina.
Da segnalare le belle prove di Eleonora Trivellone e Giorgia Cecchini che hanno realizzato una doppietta a testa e di Rachele Frigerio e Francesca Papi che hanno dato sostanza e qualità al gioco.
Nonostante la bella vittoria, ancora diversi errori hanno caratterizzato la prestazione delle ragazze anguillaresi, errori che l’allenatore e il suo staff dovranno correggere al più presto in modo da evitare pericolose repliche che potrebbero non avere il lieto fine di questa partita.
Per la squadra di Mister Bombelli sono scese inizialmente in vasca: Fagiani, Trivellone (K), Cecchini, Frigerio, Iacoella, Papi, De Totis. Nel corso della partita sono entrate: Bartoletti F. (VK), Caspoli, De Angelis, Fanelli, Castrignanò, Bartoletti G.
Risultato parziale 1° quarto: Serapo Sport Gaeta – Anguillara 1-2 (Cecchini, De Totis)
Risultato parziale 2° quarto: Serapo Sport Gaeta – Anguillara 1-2 (Trivellone, Trivellone)
Risultato parziale 3° quarto: Serapo Sport Gaeta – Anguillara 1-1 (Bartoletti G.)
Risultato parziale 4° quarto: Serapo Sport Gaeta – Anguillara 3-2 (Cecchini, Bartoletti G.)
Under 17
Buona la prima. Le ragazze dell’Under 17 battono non senza sudare, ma con merito, le pari età della squadra del Coser Nuoto. Partita “maschia” e quasi sempre in equilibrio, le due contendenti si sono date battaglia fino al triplice fischio finale quando la vittoria ha premiato la squadra che ci ha creduto maggiormente dimostrando più carattere e concretezza dell’avversario.
La pescatrice di gol Elena De Totis, la sempre affidabile Federica Iacoella, la concreta Francesca Papi e la bravissima Sara Iannarelli hanno preso per mano le loro compagne e le hanno condotte alla vittoria.
Il risultato ottenuto fa classifica e morale ma non bisogna comunque illudersi perche il campionato è ancora molto lungo e le amare sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Da segnalare le quattro reti di Elena De Totis e la doppietta di Federica Iacoella.
Per la squadra di Mister Bombelli sono scese inizialmente in vasca: Pompei I., Caspoli, Iannarelli S., Bartoletti G., Iacoella F., Papi, De Totis. Nel corso della partita sono entrate: Pompei C., Cotini, Giuffrida, Cecchini, Iacoella B., Iannarelli A.
Si tiene dalle ore 9 alle 14 di domenica 2 febbraio l’ormai tradizionale appuntamento del Mercato della Terra di Anguillara. Presso i locali dell’ex consorzio agrario (via Anguillarese 145) si avrà la possibilità di fare una spesa “buona pulita e giusta”, perché il Mercato della Terra non è un mercato qualunque. È un luogo per fare la spesa, ma soprattutto è il posto giusto per incontrare i produttori. Chiedere loro come mai alcuni prodotti non si trovano sempre sui banchi, informarsi sulla lavorazione del formaggio e sulla differenza tra latte crudo e pastorizzato, sulla spremitura delle olive, sulla lievitazione naturale, sulla molitura dei grani.
Al Mercato della Terra di Anguillara è possibile trovare gli ortaggi coltivati dalle mani sapienti di produttori di agricoltura biologica e biodinamica, oltre alle verdure di stagione di altri coltivatori locali; latte crudo, formaggi, panne cotte, yogurt espressione della locale resistenza casearia da allevamenti bovini, ovini e caprini; pani, biscotti, pizze, dolci, maritozzi; vini, mieli, marmellate, confetture e composte; creme di nocciole, cioccolato e marroni; conserve sottolio, delizie, olii, legumi; farine di grani antichi macinate a pietra. Molti dei prodotti provengono da coltivazione, allevamento, trasformazione biologici.
Tanti gli appuntamenti della giornata Laboratorio per bambine e bambini, ore 10.30 “Le maschere dell’orto”– a cura di Teatro Helios
(Nella fattoria di Zia Clotilde lo spaventapasseri Mariolo e la mucca Carolina vi aspettano. Ne vedremo delle belle!)
Aperto a bambini dai 4 ai 10 anni. È richiesto un contributo di €3,00 a bambino.
Laboratorio per grandi e piccini, ore 11 “I tozzetti” – a cura di Slow Food Bracciano
È richiesto un contributo di €3,00 per ciascun partecipante.
Necessaria la prenotazione con una mail a info@slowfoodbracciano.it.
Attenzione! Occorre portare con sé il grembiule.
Inoltre sarà possibile visitare dalle 11 alle 13 il Polo Museale Neolitico di Anguillara Sabazia, dove è conservata una piroga di 9,5 metri, piccolo gioiello preistorico, rinvenuto a 12 metri di profondità sui fondali del lago di Bracciano.
Grazie ad un nuovo e importante accordo che ha visto protagonisti il Comune di Roma Capitale, e in particolare il suo Ufficio Unesco, la società ferroviaria RFI, e i Comuni di Cerveteri e Tarquinia, la stazione ferroviaria di Roma San Pietro sarà un nuovo punto di partenza importante per scoprire l’Etruria e il patrimonio archeologico tutelato dall’Unesco.
L’iniziativa è stata seguita nel Comune di Cerveteri congiuntamente dall’assessore al Marketing territoriale Nicola Barbato e dall’assessore al Turismo Lorenzo Croci. Giovedì 30 gennaio, alle ore 12, presso la Stazione di Roma San Pietro, con l’iniziativa “Roma crocevia culturale – siti Unesco dal Centro storico alle Necropoli etrusche” sarà inaugurato il nuovo spazio dedicato all’informazione turistica sui siti Unesco di Roma, Cerveteri e Tarquinia. Saranno presenti l’Assessore capitolino alla Cultura, Flavia Barca e il Sovrintendente ai Beni Culturali per Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce.
“La Stazione di Roma San Pietro è da sempre il principale snodo crocieristico e turistico di Roma – ha spiegato l’assessore Barbato – entrando attivamente a far parte di questo accordo, con un investimento molto contenuto, il Comune di Cerveteri si è garantito una importante visibilità in un luogo frequentato ogni giorno da migliaia di persone. Questa iniziativa, sommata alle altre importanti iniziative fatte in questi mesi per la promozione di Cerveteri e del suo territorio, sarà in grado di interessare e veicolare nuovi flussi turistici verso la nostra Città”.
La realizzazione dei nuovi pannelli informativi riportanti informazioni turistiche e le indicazioni per raggiungere i siti archeologici di Roma e dell’Etruria, hanno visto anche il coinvolgimento della Regione Lazio e del MIBACT, attraverso la Soprintendenza per i Beni Archeologici.
“Stiamo lavorando per creare un sistema turistico a Cerveteri – ha aggiunto l’assessore Croci – che si fondi in primo luogo sulle attrazioni culturali della nostra terra. Possiamo comunicare con efficacia al turista in viaggio verso la Capitale, che prevedere una tappa di visita presso le Necropoli etrusche o presso i nostri Borghi medievali di Ceri e Sasso, solo per fare due esempi, è fondamentale per scoprire le civiltà e della storia di questo territorio. Il nuovo importante slancio nei rapporti con le altre istituzioni del territorio che abbiamo favorito sin dal nostro insediamento è parte importante di questa strategia, e stiamo già raccogliendo i primi frutti”.
Ieri sera alle 18, presso la sede della Regione Lazio di via del Giorgione, alla presenza dei sindaci e delegati dei Comuni che conferiscono i rifiuti a Cupinoro, si è tenuta una riunione convocata dall’assessore per le Politiche del territorio, Mobilità, Rifiuti, Michele Civita, nella quale è stata comunicata ufficialmente la chiusura della discarica a partire dal 31 gennaio, in attesa dei permessi e delle autorizzazioni per l’ampliamento.
Il sindaco Bruno Bruni
La chiusura, preannunciata con una comunicazione della Bracciano Ambiente del 23 gennaio, comporterà una serie di problematiche organizzative ed economiche: infatti, ogni Comune dovrà individuare un altro sito per il conferimento del rifiuto indifferenziato e, conseguentemente, sostenere costi maggiori per un aumento complessivo che al momento, da una prima stima, si aggira intorno al 30/40%.
“Fino ad oggi, come Amministrazione, abbiamo monitorato con attenzione la situazione, stando attendi ad evitare pronunciamenti che potessero essere fuori luogo, vista anche l’incertezza che ha caratterizzato l’ultimo periodo – ha dichiarato il sindaco di Manziana Bruno Bruni – ed in questa opera di attento controllo, anche in merito alle voci che paventavano la possibilità di ospitare i rifiuti di Roma, come già comunicato formalmente alla Regione, alla Provincia, al Prefetto, alla Bracciano Ambiente e a tutti i Comuni interessati, ci siamo dichiarati indisponibili a percorrere una strada, anche solo ipotetica, che andasse ad ‘alleviare’ le problematiche della Capitale e, al contempo, ad aggravare il sistema di raccolta del nostro comprensorio”.
Infatti, in base alla nuova normativa, il costo della raccolta dei rifiuti deve essere coperto al 100% da ogni Amministrazione e, quindi, ogni aumento relativo ai costi di conferimento e di trasporto dei rifiuti, dovrà essere affrontato in prima persona dai Comuni stessi.
“Durante la riunione di ieri – ha continuato il sindaco Bruni – proprio a questo proposito, ho chiesto espressamente in che modo la Regione intendesse aiutare i Comuni a reperire nuovi fondi per garantire la copertura economica totale del servizio: purtroppo è stato comunicato che, al momento, non sono previsti degli aiuti economici regionali e che quindi ogni Comune dovrà fare fronte da solo e a proprie spese all’emergenza”.
La Regione ha poi suggerito tre stabilimenti nel Lazio in grado di trattare la tipologia di rifiuto indifferenziato, lasciando però ai Comuni l’onere di verificare la concreta e reale disponibilità degli stessi. A questo proposito il Comune di Manziana si è già attivato per cercare di individuare la soluzione che sia meno gravosa da un punto di vista economico e più funzionale all’espletamento del servizio. Infine l’assessore Civita ha dichiarato che nel prossimo triennio la Regione Lazio probabilmente attuerà delle misure di sostegno per il potenziamento della raccolta differenziata porta a porta.