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Si terrà dal 18 al 20 luglio prossimi la dodicesima edizione del Muso Festival ad Oriolo Romano. Festival per eccellenza della musica emergente, è rivolto soprattutto alla band locali, per offrire loro modo di far conoscere la loro musica, ma ha richiamato anche gruppi da fuori del paese e del comprensorio sabatino. L’evento, organizzato come ogni anno dai Musi (un’associazione non a fine di lucro oriolese), è patrocinato dal Comune di Oriolo, ed ha come media partner della manifestazione Radio Popolare Roma e la web radio Radiorock.to – The Original.
Sarà possibile seguirlo su Facebook e su Twitter e, in linea con la mentalità ecologica diffusa nel paese dalla promozione della raccolta differenziata (giunta all’80% circa), verranno usate posate ecologiche di tipo innovativo e messi in vendita degli speciali “eco-bicchieri” con il logo del Muso (come già dallo scorso anno). Non solo musica, infatti, al Muso. Ma anche enogastronomia (tra l’altro un wine-bar sarà allestito, come l’anno scorso, all’interno del caratteristico Parco di Villa Altieri), ballo (con Dj Stromberg), lo spazio interattivo allestito dall’Associazione AURA e tanta cultura. Ci sarà anche uno stand del fumetto (organizzato in collaborazione con l’Associazione Ludico Culturale di Bracciano Gilda Del Drago Nero, come nel 2013). Parteciperanno, tra gli artisti, Francesco Lo Storto, che dal 2005 insegna fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma; ha lavorato, poi, anche come storybordista per l’editoria didattica (F.A.O) e per la televisione (Mediaset); e collaborato inoltre con diverse case editrici. Valentina Zeppa, diplomatasi alla Scuola Internazionale di Comics nel 2012, è sia character designer che graphic designer. Infine Fabio Mantovani che, anche lui, dal 1997 insegna fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics a Roma. Nel 2010, per la casa editrice IDW, ha realizzato la miniserie “Star trek, deep space 9” intitolata “Fool’s gold” e la miniserie di “Star trek Khan ruling hell” sceneggiate da Scott e David Tipton. Tuttavia, nel suo bagaglio di produzione ci sono anche le copertine di “Samuel Sand”, i numeri 0 e 3 di “Morgan e la sacra ruota”, solamente per citarne i lavori più prestigiosi.
A questi “impegni” che rimangono costanti, si aggiungono le novità apportate dalla musica. Si punta sulla qualità e sulla varietà di generi. Nel passato hanno aderito alla manifestazione cantanti del calibro di: Banda Bassotti, E42, Rosso Malpelo, Ned Ludd, Gang, Andrea Ra, Statuto, Rein, Enrico Capuano, Franziska, La Fonderia, I Ratti della Sabina, Gli Ultimi, I Tamburellisti di Torre Paduli, Yellow Pecora, Legittimo Brigantaggio, Sotto il Metrò Radici nel Cemento, PCUS, i Pan del Diavolo e il Muro Del Canto.
Quest’anno il programma prevede le seguenti esibizioni: il 18 luglio, Antipati; Il Movimento (con il loro electrorock); Kutso. Questi ultimi hanno partecipato al concerto del Primo Maggio a San Giovanni quest’anno, come già fecero i Ratti della Sabina in passato; da sempre, infatti, il Muso è stato, al contempo, una vetrina e un trampolino di lancio per promuovere musica emergente in un mercato difficile quale quello discografico. Il 20 luglio: Le Mura, Adriano Bono & The Reggae Circus. Infine il 21 luglio: Sadsise Project e Management del dolore Post Operatorio. Sicuramente colpisce l’originalità dei nomi, con cui cercano già di carpire ed attirare l’attenzione; poi la connotazione di queste band così eclettiche, nonostante si sentano a volte chiare le loro fonti di ispirazione. Vivo il loro sforzo di rimanere sempre attuali, carpendo le sfumature più moderne della musica. Per rendersi meglio conto di quello che attende i visitatori e i curiosi, basta solamente consultare la pagina Facebook del Muso, dove sono stati condivisi e postati alcuni brani coi relativi videoclip delle canzoni più famose di questi gruppi musicali.
Buona musica, buon ascolto e buon divertimento allora con il Muso Festival, dal 18 al 20 luglio prossimi.
La Goletta dei Laghi di Legambiente insieme alle amministrazioni presenta i risultati del monitoraggio scientifico sul lago di Bracciano. Quattro i punti critici individuati sui sei monitorati.
Legambiente: “Si confermano forti criticità nel sistema di depurazione in un ecosistema comunque in buono stato. Associazioni, comuni, regione e parco diano vita a percorso virtuoso che risolva di concerto le problematiche. Bene aver predisposto l’intervento dei Guardia Parco per monitorare i fossi”.
Due punti entro i limiti di legge, tre punti fortemente inquinati, uno inquinato. E’ questo l’esito del monitoraggio scientifico sul lago di Bracciano di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente per la salvaguardia dei bacini lacustri italiani, realizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont. I risultati delle analisi sono stati presentati stamattina da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente, e Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio, in un incontro pubblico nel quale, insieme ai comuni di Bracciano, Anguillara, Trevignano e Manziana, alla regione, al parco e alle associazioni locali, si è dato l’avvio di un percorso collegiale per affrontare le problematicità che emergono intorno alle foci dei fossi che scaricano nel lago.
“L’’obiettivo del nostro campionamento è di individuare le problematiche specifiche di un territorio, e la conferma anche quest’anno dell’inquinamento di alcuni punti evidenzia un problema su scarichi non depurati su cui è assolutamente necessario intervenire, in modo da valorizzare al meglio gli studi sull’intero ecosistema che ne dimostrano comunque un buono stato ambientale – commenta Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – Abbiamo analizzato il carico batterico derivante da scarichi non depurati che minacciano la qualità delle acque alle foci di fossi e torrenti, punti individuati negli anni grazie al lavoro dei circoli della nostra associazione e alle segnalazioni dei cittadini. I rilievi del laboratorio mobile di Legambiente non si sostituiscono a quelli degli enti istituzionalmente competenti ma vogliono integrarli con una fotografia puntuale, anche perchè è chiaro che rimane al centro delle problematiche il nodo della depurazione.”
L’associazione propone ai Comuni, al Parco, all’Università, alla Regione e ai cittadini di lavorare insieme sulla base di 5 punti: controllare e monitorare i fossi per eliminare scarichi abusivi e non che confluiscono e per una riqualificazione generale dei piccoli corsi d’acqua; operare sulla vecchia condotta del Cobis, che in caso di forti piogge porta tutto nel lago, per risolvere le perdite e rendere più efficace la raccolta dei reflui anche con la separazione delle reti fognarie, la realizzazione di vasche di raccolta degli scarichi dei troppo pieni e la fitodepurazione; attivare un continuo confronto tra le diverse conoscenze e monitoraggi del lago per far emergere criticità e misure di intervento; avviare un percorso di partecipazione che metta al centro cittadini, associazioni, operatori turistici, amministrazioni, enti per risolvere le attuando una politica di sistema e integrata del lago e del territorio circostante; promuovere campagne di informazione sul lago, le sue eccellenze e le sue critictà.
“Abbiamo voluto presentare insieme agli amministratori locali, al parco e alla Regione, i risultati del monitoraggio di Goletta dei Laghi, perchè in questo modo si apra una collaborazione tra i soggetti coinvolti che porti alla risoluzione delle problematiche senza più avvitarsi in sterili polemiche – spiega Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio -. Le analisi confermano le criticità relative alla depurazione già rilevate nel 2013 e le cause sono da individuare negli apporti inquinanti di scarichi non depurati, su cui è necessario un controllo approfondito da parte degli enti competenti e la messa in campo di interventi per la risoluzione del problema. È ottima la notizia arrivata dal Parco secondo la quale saranno attivati immediatamente i Guardiaparco nel monitoraggio dei fossi: sono queste le azioni da cominciare a mettere in campo e come Legambiente siamo disponibili fin da ora a collaborare con le amministrazioni comunali e gli altri soggetti per dare il nostro contributo”.
I prelievi e le analisi sono stati eseguiti dai tecnici del laboratorio mobile di Goletta dei laghi il 7 luglio. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.
Fortemente inquinati a Bracciano, la foce del fosso della Lobbra e la foce del fosso Grotta Renara, in località Rio delle Mole, Inquinata a Trevignanola foce del canale in corrispondenza dell’incrocio tra via della Rena e via San Pietro. Fuori dai limiti anche i campioni prelevati ad Anguillara Sabazia, presso l’emissario Arrone; in questo punto in particolare è stato effettuato infatti un doppio campionamento: uno nel lago a monte della chiusa, risultato fortemente inquinato, l’altro nell’Arrone, dunque a valle della chiusa, risultato inquinato.
Entro i limiti di legge, invece, ad Anguillara Sabazia, il prelievo effettuato nel lago in corrispondenza del civico 42 di via Belloni e a Roma la foce del fosso Polline.
Rispetto alle analisi dell’anno scorso si confermano fortemente inquinati i due punti di Bracciano e inquinato quello di Trevignano. Ad Anguillara Sabazia, se il prelievo a lago è anche quest’anno entro i limiti di legge, rimangono però i problemi per l’emissario Arrone.
Con la conferenza stampa finale prevista per domani mattina a Roma si avvia alla conclusione la tappa laziale della Goletta dei Laghi, sostenuta dalla Provincia di Roma, che in questi giorni non solo ha analizzato la qualità delle acque e denunciato le situazione critiche ma ha anche valorizzato buone pratiche diffuse sul territorio e promosso iniziative di volontariato ambientale. Come è accaduto ieri sul lago di Martignano, quando i volontari di Legambiente insieme ai diversi cittadini, hanno dato anche vita ad una pulizia straordinaria delle sponde del bacino, raccogliendo diversi sacchi di spazzatura abbandonata in un angolo di straordinaria naturalità.
All’incontro hanno erano presenti tra gli altri: Cristiana Avenali, consigliera regionale, componente della commissione ambiente della Regione Lazio; Paola Lucci, assessore all’ambiente del Comune di Bracciano; Maria Rosaria Botti, assessore del Comune di Anguillara Sabazia; Eleonora Brini, assessore del Comune di Manziana; Paolo Giuntarelli, direttore del Parco regionale di Bracciano Martignano; Giancarlo Torreggiani, responsabile settore ambiente del Comune di Trevignano Romano; Mattia Azzella, Dipartimento biologia ambientale, Università La sapienza di Roma.
I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SCIENTIFICO NEL LAGO DI BRACCIANO
Lago
Pv
Comune
Punto
Giudizio
Goletta dei Laghi
2014
Bracciano
RM
Bracciano, loc. Rio delle Mole
Foce fosso Grotta Renara
Fortemente
inquinato
Bracciano
RM
Bracciano, loc. La Lobbra
Foce fosso della Lobbra
Fortemente Inquinato
Bracciano
RM
Anguillara Sabazia, loc. Pizzo Prato
Lago, presso chiusa dell’emissario Arrone
Fortemente Inquinato
Bracciano
RM
Trevignano
Foce canale in corrispondenza incrocio via della Rena e Via San Pietro
Inquinato
Bracciano
RM
Anguillara Sabazia
Lago, in corrispondenza del civico 42 di Via Belloni
Entro i limiti
di legge
Bracciano
RM
Roma
Foce fosso Polline
Entro i limiti
di legge
Il monitoraggio scientifico
I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che anticipa di qualche giorno l’equipaggio impegnato nella comunicazione. Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo mentre i campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile entro le 24 ore dal prelievo. Come da normativa “il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione. I parametri presi in considerazione sono gli stessi previsti per i controlli sulla balneazione in base al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 116.
Legenda:
INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml
FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml
Il sindaco Giuliano Sala: “la possibilità di fare programmazione da parte delle amministrazioni è ormai quasi nulla”. Il provvedimento all’ordine del giorno del Consiglio comunale di oggi.
Rispetto del Patto di Stabilità, calo dell’autonomia finanziaria che scende da dall’88,37 per cento all’82,30 per cento, in diminuzione rispetto al 2012 a causa della notevole diminuzione delle entrate tributarie, dovuta essenzialmente alla minore entrata per IMU (da 5.458.462 a 3.769.202,74 euro), nessun nuovo mutuo nel 2013 con conseguente indice di indebitamento pro-capite che cala leggermente da 1.320,09 euro del 2012 ai 1.306,39 del 2013, calo dell’indice di autonomia impositiva che passa dal 55,71 per cento del 2013 contro il 59,52 per cento del 2012.
Questi alcuni aspetti del conto consuntivo 2013 che sarà oggetto del Consiglio comunale di oggi a Bracciano.
“L’Ente – commenta Claudio Ciervo, assessore al Bilancio del Comune di Bracciano – chiude il consuntivo 2013 con un avanzo di 560.018,81 euro e con un risultato di gestione di 197.206,05. Da segnalare che in attuazione del “Patto di stabilità regionalizzato orizzontale” la Regione Lazio ha messo a disposizione del Comune di Bracciano 249.000 euro, da restituire nei due esercizi successivi. Lo Stato ha inoltre concesso – aggiunge Ciervo – spazi finanziari per il pagamento di debiti in conto capitale fino al 31/12/2012 per l’importo di 1.681.000 euro. Riguardo le spese correnti – spiega Ciervo – si registra una riduzione, passando dai 16.844.671,59 euro del 2012 ai 16.388.525,18 del 2013. La spesa che tuttavia è aumentata maggiormente – precisa l’assessore – è stata quella per la copertura del servizio di igiene urbana e ambientale svolto in house dalla nostra società partecipata in osservanza alla vigente normativa che prevede la copertura integrale del servizio. E’ stata inoltre sostenuta una notevole spesa per fronteggiare l’emergenza arsenico che ha reso necessari oltre alla distribuzione di acqua potabile alla popolazione, anche l’installazione di un impianto provvisorio per la dearsenificazione delle acque in località Fiora, dal costo di 225.060 euro. Nel 2013, riguardo le uscite, particolare attenzione è stata data alla lotta al randagismo, per la quale è stata sostenuta una spesa complessiva di 80.366 euro contro i 52.999,96 euro del 2012. Per il servizio di smaltimento rifiuti nel 2013 sono stati spesi 2.970.451,52 euro rispetto ai 2.671.755,00 del 2012. Si sottolinea inoltre che – dice Ciervo – per i Servizi di Protezione Civile sono state destinate risorse per complessivi 70.922,84 euro, comprensive di costi per il personale dipendente. Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale – spiega ancora l’assessore al Bilancio – il livello di efficienza ed efficacia dei servizi a domanda individuale si mostra soddisfacente, così come la percentuale di copertura delle spese. In particolare per il servizio di refezione scolastica la percentuale di copertura è risultata pari al 51,8 per cento, mentre per il servizio relativo ai soggiorni estivi per minori tale percentuale è stata pari al 35,10 per cento. E’ invece aumentata l’entrata per T.A.R.S.U. rispetto all’anno 2012, attestandosi a 2.921.000 rispetto ai 2.521.626,15 del 2012, in relazione all’incremento delle tariffe del 15,87 per cento, necessario per ottenere una copertura integrale dei costi di effettuazione del servizio. Per i tributi speciali e le altre entrate proprie – sottolinea Ciervo -si è registrato un aumento dovuto alla maggiore entrata per recupero evasione tributaria accertata per 321.589,83 euro rispetto ai 130.000 accertata nel 2012. L’accertamento dell’addizionale comunale all’Irpef nel 2013 – spiega ancora Ciervo – è aumentato rispetto all’anno 2012 attestandosi a 2.006.144,05 euro rispetto al 1.736.450 del 2012. Gli stanziamenti di bilancio relativi ad alcuni contributi – spiega ancora l’assessore al Bilancio – sono stati ridotti per un importo complessivo di euro 274.312,25 per il contributo dello Stato per uffici giudiziari, contributo dello Stato per la refezione scolastica dei docenti statali, l’assegnazione di fondi regionali per diritto allo studio, il contributo regionale per assistenza e beneficenza pubblica”.
Il conto consuntivo 2013 è accompagnato, come di norma, dalla relazione dell’organo di revisione nella quale “si esprime parere favorevole per l’approvazione”.
“I margini di manovra dei bilanci comunali – commenta il sindaco Giuliano Sala – ormai sono molto stretti. Chi amministra la cosa pubblica si trova quotidianamente a dover affrontare emergenze, la possibilità di fare programmazione da parte delle amministrazioni è ormai quasi nulla e la dimostrazione l’abbiamo anche dai continui rinvii di date che vengono effettuati per l’approvazione dei conti consuntivi e dei bilanci. E certamente – sottolinea ancora Sala – gli sforzi necessari per far quadrare i conti derivano anche dalle grandi difficoltà dei cittadini e del mondo commerciale e imprenditoriale di onorare le scadenze tributarie con ripercussioni delle previsioni delle entrate”.
“Secondo me sono stati compiuti dei passi avanti. Ci rivediamo venerdì. Tutte le amministrazioni sono state sollecitate da Palazzo Chigi ad esprimere una posizione costruttiva. Io sono sereno, probabilmente la questione andrà sul tavolo del Cdm il 23 luglio”. Lo ha detto il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, uscendo dalla sede del segretariato generale della presidenza del Consiglio dei ministri, al termine di oltre due ore di tavolo sul tema del rinnovo dell’autorizzazione della discarica di Bracciano che include anche l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di recupero di materia per 60mila tonnellate all’anno, di un impianto di compostaggio per 30 mila tonnellate e del lotto di completamento della discarica, compreso il capping e la gestione post operativa di monitoraggio, controllo dell’invaso per trent’anni.
All’incontro erano presenti, oltre agli uffici di Palazzo Chigi, anche tecnici della direzione urbanistica della Regione Lazio, il primo cittadino di Bracciano, l’amministratore unico della società Bracciano Ambiente
(proprietaria della discarica), Marcello Marchesi; tecnici del Mibact e della Provincia di Roma. Al centro del dibattito, il “contrasto” tra il parere positivo fornito dalla Regione al rilascio delle autorizzazioni e quello
contrario da parte del Mibact e della Provincia. In particolare, il parere della Direzione regionale del Ministero è stato definito “pregiudiziale” in quanto “negativo senza prescrizione”. Si tratta infatti di un parere unico di sintesi, che comprende due “sì” da parte della soprintendenza archeologica e altrettanti “no” da parte di quella paesaggistica, ma che non viene accompagnato da alcuna “condizione in grado di rendere l’opera realizzabile”.
Secondo il Comune di Bracciano, il Mibact disapplica l’articolo 18ter della legge regionale 24/1998, che prevede una deroga ai vincoli paesaggistici per le opere di pubblica utilità. L’impianto di riciclaggio spinto di materia e quello di compostaggio inclusi nell’Aia, rappresentano per Bracciano Ambiente “un opera pubblica strategica per il ciclo dei rifiuti – ha commentato Marcello Marchesi – che inoltre già esiste”. Secondo quanto si apprende, nel documento depositato dal Mibact presso il segretariato generale, restano fermi i pareri negativi sulla realizzazione dei due impianti, mentre il comune di Bracciano ha incassato l’ok sul lotto di completamento della discarica – esaurita da gennaio – ovvero il capping di Cupinoro con la successiva piantumazione di alberi. Al Mibact viene richiesto, inoltre, quali sono le opere di mitigazione dell’impatto ambientale che potrebbero essere realizzate per consentire la realizzazione dei due impianti. Successivamente all’eventuale autorizzazione rilasciata, potrà essere acconsentito un utilizzo della discarica per un massimo di 25 mila tonnellate di scarto del trattamento di rifiuti dei 25 comuni del bacino che comprende anche quello di Bracciano “che potrebbe durare per circa un anno – ha aggiunto il sindaco Sala – a condizione che Ladispoli e Cervereri facciano la raccolta differenziata”. Il primo cittadino di Bracciano ha espresso infine preoccupazione rispetto al conferimento dei rifiuti del suo Comune a partire da settembre, “la Regione e ci ha già detto che possiamo conferire negli impianti di Viterbo fino a settembre – ha concluso – poi i rifiuti andranno fuori Regione a costi elevatissimi, ci è già stata data la destinazione. Attualmente per l’organico il costo è di 130 euro a tonnellata, e chi paga?”.
L’impianto di videosorveglianza comunale, dopo le telecamere installate nei pressi dello stadio comunale e della scuola media, ha tre nuovi occhi digitali, questa volta posizionati in Piazza Tittoni.
Le videocamere, utilizzate per motivi di pubblica sicurezza e non per rilevare infrazioni stradali, permetteranno, sia di giorno che di notte, di tenere sotto controllo ciò che accade in Piazza, ovviamente nei limiti e secondo i parametri indicati nel regolamento di video sorveglianza, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 18 del 15 maggio 2013.
“Le tre nuove videocamere rappresentano un passo concreto nel tentativo di garantire sicurezza pubblica e rispetto dei beni comuni – dichiara il Sindaco Bruno Bruni – ricordo ancora gli atti vandalici che, in occasione delle festività natalizie, hanno colpito la Parrocchia, la locale Associazione Agesci ed il Rione Piazza: atti inammissibili che non devono ripetersi e che, qualora dovessero riverificarsi, non potranno certo restare impuniti.”
Gli fa eco il Comandante, Mario Adinolfi “Con questo sistema che permette alla Polizia Locale di prendere visione 24 ore su 24 di quello che succede nel centro del paese, si potrà proseguire il lavoro intrapreso per prevenire gli atti di vandalismo che tanto nuocciono alla collettività ed alle casse comunali.”
Il sistema di videosorveglianza non è però ancora terminato “Stiamo già lavorando per cercare di installare altre telecamere in altre zone sensibili del paese – dichiara l’Assessore alla Sicurezza, Stefano Pierri – Non possiamo quindi che essere soddisfatti della strada che è stata intrapresa: è uno dei punti del nostro programma elettorale e vederlo piano piano realizzato ci da slancio per continuare.”
Domenica 13 luglio, alle ore 10, presso la Caserma dei Carabinieri di Bracciano, si è svolta la solenne cerimonia in onore del Bicentenario dell’Arma, in occasione della quale il Lions Club Bracciano Anguillara Sabazia Monti sabatini ha donato una Stele commemorativa per i 200 anni di impegno e presenza nella vita militare e civile.
Alla cerimonia erano presenti il primo cittadino di Bracciano Giuliano Sala, sindaci e rappresentanti delle istituzioni del comprensorio sabatino, le Autorità militari, civili e religiose, le Associazioni dell’Arma e di volontariato. Il sindaco di Bracciano, il comandate del gruppo carabinieri di Ostia ed il governatore dei Lions hanno scoperto la Stele, che è stata benedetta e ornata di una corona d’alloro. La Stele, in ricordo del Bicentenario della Fondazione dell’Arma, è stata realizzata con una lastra di acciaio corten. Al di sotto della targa del fregio è inciso “Nei secoli fedele”, motto araldico del primo Centenario della Fondazione. Al di sotto sono elencati gli eventi salienti della storia dell’Arma, gli interventi nelle calamità, dal terremoto di Messina, dell’Aquila, alle missioni di pace nel mondo. È stata la riflessione sul significato del concetto di memoria, che ha portato l’artista alla scelta del materiale e della composizione a spirale. L’architetto Francesco Rinaldi ha illustrato l’opera: “Ho cercato di interpretare il sentimento dei Lions non “alla memoria” ma “nella memoria” dell’impegno quotidiano espresso da 200 anni. Da questa riflessione nasce la scelta dell’acciaio e della spirale: l’acciaio rappresenta la storia dell’Arma, gli eventi che l’hanno resa simbolo di lealtà e dedizione alla Nazione sono incisi nell’acciaio come se incisi nella memoria. Ma la lastra di acciaio rappresenta anche la tempra, la forza e l’impegno nell’espletamento del servizio. La patina del tempo farà assumere alla lastra il suo colore naturale, rosso ruggine. La ruggine simboleggia il passare del tempo, i 200 anni di presenza nella vita militare e civile e il tributo di sangue che l’Arma ha dato nell’epopea storica, dal Risorgimento alla Seconda Guerra mondiale, ma che ancora oggi versa nel contrasto alla criminalità”.
Il past president del Lions Club Bracciano, Anguillara Sabazia, Monti sabatini, dottor Domenico D’Agostino: “Sono orgoglioso di donare questa Stele commemorativa ai nostri carabinieri, a coloro che svolgono la loro attività a difesa del cittadino. Nel nostro Club, da molti anni ormai, è fortemente impegnato, tanto da esserne diventato l’anima e il motore, un socio d’eccezione, il generale in congedo dei carabinieri Bruno Riscaldati. La sua presenza ci stimola continuamente a coltivare l’amor di patria, il rispetto per le Istituzioni e la buona condotta morale”
Il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala ha sottolineato come l’Arma si sia sempre distinta per rango, altruismo, vigore, senso dello Stato, organizzazione, riferimento per le popolazioni, capacità di difesa del territorio e presenza costante. La cerimonia si è conclusa con i saluti delle Autorità civili, militari e dei Lions.
Manifestazione promossa per festeggiare i 70 anni del Centro Sportivo Italiano.
Per festeggiare i 70 anni del Centro Sportivo Italiano i dirigenti nazionali hanno pensato di fare un regalo a tutte le associazioni della penisola affiliate ad esso: una festa in piazza S. Pietro insieme a Papa Francesco, nominato capitano di questo Ente di promozione sportiva nato nel 1944, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, per volere di papa Pio XII. Un ente di chiara matrice cristiana che, partendo dalle realtà degli oratori si è via via allargato a società di sport di base, dal nord al sud, dalle periferie ai centri delle grandi città.
E la squadra amatori del Football Club Oriolo 1983 – Polisportiva Oriolo non poteva certo mancare all’appuntamento, in virtù del suo impegno e della sua presenza trentennale in questo organismo. Una piccola delegazione, dunque, è partita con il treno per raggiungere piazza S. Pietro e unirsi alle migliaia di società sportive provenienti da tutta Italia: il presidente Antonio Valentini, la moglie del vicepresidente Alberto Valentini, Patrizia, e Valerio Carones, nato calcisticamente nell’FC Oriolo e che, da questa stagione, è ritornato a vestire la maglia biancazzurra e a riassaporare il gusto del campo e della sana competizione sportiva.
«A Roma – racconta il presidente – ci siamo mischiati ai colori del CSI, ad una moltitudine di ragazzini, di ragazzi e ragazze, di maturi atleti, di tanti nonni presenti e di panciuti dirigenti, sotto un sole che picchiava e un caldo che faceva male ma che, una volta iniziata la festa, è diventato il calore delle bandiere, delle parole, dei canti, della commozione, insieme alla gioia della nazionale di calcio amputati, e capire allora di più e ancora più intensamente la magia, l’importanza e la forza dello sport».
«E poi arriva papa Francesco – conclude Valentini – e la piazza si accende, perché ognuno sa che lui ha la tua stessa passione, la tua stessa visione, lui è il vero capitano che ci sprona, ci stima, grida “Scuola, sport e posti di lavoro: mettetevi in gioco nello sport e nella vita, non accontentatevi di un mediocre pareggio!”. E la folla che grida e che risponde come ad un gol. E noi del Football Club Oriolo che ci commuoviamo e che pensiamo che in tutti questi anni abbiamo fatto davvero qualcosa di buono e di importante: siamo stati capaci di vincere, di perdere, di vivere insieme, tra gioie e dolori, e di non mollare mai. Di esserci, sempre e comunque».
Laboratori di sviluppo. Presso BIC Lazio un corso per rilanciare il turismo nella Tuscia.
“Solo dalle idee si può creare qualcosa di nuovo!”. La testimonianza entusiasta per un progetto di messa in opera delle ricchezze reali di un territorio, dalle competenze alle risorse. Ce la fornisce Laura Malvestio, che ha voluto testimoniare attraverso il nostro giornale, come l’unione di forze eterogenee ma compatibili possa promuovere lo sviluppo concreto. Laura ci ha raccontato di un esempio in tal senso.
Il progetto S.C.O.R.E. “Sviluppo delle Competenze degli Operatori Rurali ed Enogastronomici”, Corso di formazione per “Operatore Web Marketing ed Esperto in Marketing Territoriale”. Il corso si è tenuto dal 27 /1/2014 al 15/4/2014 a Bracciano presso l’incubatore d’impresa BIC LAZIO. Gli studenti/partecipanti hanno frequentato con cadenza bisettimanale i martedì e giovedì con l’obiettivo di ricevere strumenti professionali “in grado di stimolare nuove attività legate al turismo rurale sostenibile, per valorizzare il territorio e il patrimonio storico-naturalistico e culturale dei Comuni del GAL Tuscia Romana”. Al corso, come ci spiega Laura, hanno partecipato 19 persone provenienti da Bracciano, Anguillara, Trevignano, Canale Monterano, Manziana, Allumiere e Tolfa. Tutte le fasce di età: Nelya Baran, Manuel Cafolla, Michela Calvi, Marilena Carolini, Roberta Costanzi, Emanuela Durasante, Valentina Faraoni, Giosiana Giuliani, Claudio Grossi, Caterina Iacomelli, Martina Liboni, Laura Malvestio, Lucia Marignoli, Mariangela Mazzilli, Davide Mibelli, Giuliano Perugini, Andrea Rabbai, Serena Rabbai, Katie Wood. La Didattica è stata affidata alla Dott.ssa Marina Costa, al Dott. Tiziano Milani e al Dott. Enrico Cogno.
“Il corso è stato impegnativo ma molto interessante e molto stimolante. Il gruppo si è integrato e ha lavorato con impegno… si è concluso con la creazione di project work per mettere in pratica ciò che è stato studiato. Al corso si è evidenziato come il nostro territorio offra nella sua interezza e omogeneità possibilità concrete per creare nuove attività nell’ambito turistico. Visto anche nell’ottica dell’accordo firmato tra i Comuni del Lago di Bracciano per un prodotto turistico omogeneo (Bracciano, Trevignano, Anguillara, Canale Monterano e Manziana) tale corso può concretamente creare nuove figure professionali e nuove attività correlate al turismo”. Un’esperienza attivata con ingegno e con l’incontro di discipline e volontà. Un corso nato innanzitutto con l’apporto della Regione, sottolinea Laura.
Segno che nonostante le difficoltà della crisi espansa, si può e si deve investire nello sviluppo concreto. Come dimostrano i progetti ideati dai partecipanti e coordinati da Enrico Cogni (presentati nella seduta finale del 15 aprile presso BIC Lazio) per dare luce alla Tuscia attraverso la sua vocazione più naturale, il turismo. Michela Calvi ha progettato le attività di un tour operator destinato a far vivere i turisti, in particolare a quelli provenienti dalla Russia, come al tempo degli etruschi. Katie Wood ha ideato “Musicando”, un sito prevalentemente (ma non esclusivamente) attivo online, dedicato al mondo dei musicisti amatoriali, tramite il quale favorire scambi, conoscenze e giudizi sulle attività musicali. Nelya Baran e Lucia Marignoli hanno messo a punto un progetto per incrementare il turismo enogastronomico territoriale destinato a un target emergente, proveniente da Azerbaijan, Armenia, Kazakhstan e Russia, mentre Stefania Bentivoglio, Marilena Carolini, Roberta Costanzi, Laura Malvestio e Mariangela Mazzilli hanno progettato un punto d’accoglienza per promuovere il territorio mediante un turismo “emozionale”, improntato ad una sentita ospitalità in cui recuperare il piacere di far scoprire le attrattive del patrimonio storico, naturalistico, folkloristico e gastronomico della Tuscia romana.
Serena Rabbai ha progettato un evento nello stile di una favola, che infatti si intitola “C’era una volta” dedicato alla storica Contrada Carriola.
Giuliano Perugini, con l’apporto di fido Claudio Grossi, ha progettato “La città etrusca”, un impegnativo e documentato strumento di sviluppo del territorio orientato a far rivivere l’antica rete etrusca delle comunicazioni e riconnetterla ai terminal delle reti di mobilità ed informazione.
Valentina Faraoni e Giosiana Giuliani hanno ideato il “Lagobus”, un pullman itinerante in grado, grazie a un laboratorio-ludoteca, di far divertire i più piccoli grazie a una serie di tour nelle varie località della Tuscia.
Emanuela Durasante ha messo a punto un progetto, denominato “Pescoliamo”, dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della pesca sul lago di Bracciano e, infine, Caterina Iacomelli ha ideato “Trynew Routes”, un Centro di formazione linguistica per operatori turistici, con corsi di lingua tematici dedicati al territorio.
Bracciano. I cittadini denunciano forti criticità su via delle Ferriere e via del Lago.
Il terrore corre sulle strade. Parafrasando un vecchio film, in cui i veri “delitti” erano nascosti sotto la coltre della comunità assopita e stanca, e in cui il flusso di un fiume riportava a galla la verità. In questo caso la comunità è Bracciano e il fiume il dissenso e lo sconforto della popolazione che continua quotidianamente a denunciare i problemi gestionali che riguardano rifiuti e viabilità. Pietra cronica dello scandalo Via delle Ferriere e Via del Lago.
Al di là delle periodiche buche e degli abusi edilizi che necessitano un capitolo a parte, le due strade parallele – nonché confluenti in corrispondenza della fine, in curva, del famoso bel vedere del “Riposo” (ormai divelto e invaso dalla flora selvatica da anni) – sono oggetto di un’occupazione indiscriminata e caotica. Da parte di rifiuti e automobili. La sosta selvaggia e la creazione giornaliera di micro-discariche lungo vari punti delle due strade, sono la routine di quanti vivono e transitano su tali vie.
La presenza concomitante di condomini, dell’edificio della Asl, dell’Auditorium comunale e la funzionalità delle strade, vie d’accesso/uscita dalla cittadina di Bracciano, hanno portato negli ultimi dieci anni una crescita esponenziale del traffico e alla sosta di auto lungo entrambe i lati di Via delle Ferriere e lungo gran parte di Via del Lago, ben oltre le strisce segnalate sull’asfalto. Comportando difficoltà per i pedoni e per gli automobilisti stessi. La disomogeneità nella raccolta dei rifiuti e la mancanza di senso del decoro e del rispetto da parte di molti residenti e non solo, hanno condotto poi la due vie a trasformarsi con frequenza notevole in isole ecologiche abusive. Piccoli cumuli di sacchi multicolori, gettati a piedi o direttamente dalle auto in corsa in angoli specifici (sotto gli occhi della collettività il mucchio periodico presso l’Auditorium) appaiono quasi ogni giorno.
Chi ha tentato di denunciare simili problemi in comune si è sentito rispondere che tutto dipende dall’inciviltà dei residenti e che non ci sono numeri e risorse per i controlli, neppure da parte dei vigili urbani. Persino ora che le scuole sono finite i vigili o funzionari del comune non possono controllare anche per poche ore settimanali le due vie incriminate, almeno come deterrente contro il pericoloso parcheggio selvaggio?
Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori”: il 18 luglio apre la collettiva “L’Arte per il Museo”.
Gli artisti interpretano la collezione museale. La mostra resterà aperta fino al 20 luglio. Tanti giovani artisti partecipanti. Prestigiosa l’adesione di Pedro Cano, artista di fama internazionale.
Il mondo contadino e il vissuto popolare, fulcro della collezione museale del Museo “Augusto Montori” di Anguillara, quali elementi ispiratori dell’arte nel suo complesso. Questa l’idea della inedita manifestazione l’“Arte per il Museo”, in programma da venerdì 18 luglio a domenica 20 luglio 2014 al Museo Storico della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori” per iniziativa dell’Associazione Culturale Sabate che da 22 anni cura la struttura museale.
Arte intesa in tutte le sue forme, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’artigianato artistico, dalle performance alle realizzazioni in ricamo e stoffa. Un evento inserito nel calendario delle attività 2014 del Museo riallestito di recente nella nuova sede di via Doria D’Eboli. Opere a interpretazione libera di un vissuto quotidiano fatto di sacrifici e fatica ma anche di vita collettiva tra gli antichi giochi di strada e le processione dei santi. Opere ispirate alle antiche maestrie di artigiani, anch’essi creatori di pezzi unici.
Sono in molti gli artisti che hanno aderito all’iniziativa aperta anche alla partecipazione di quanti vogliano unirsi al progetto. Preziosa la collaborazione della nuova ed attivissima Associazione Aura di Bracciano animata da tanto entusiasmo giovanile. Tra gli artisti che esporranno: Ambra Filomarino, Eleonora Arce, Karina Shoklina, Martina Di Carlo, Francesca Ferrari, Johami Narvarez, Stefano Carinci, Giorgio Lombardo, Angelo Mattia Schinoppi, Arianna Liguori, Morgana Porconi, Francesca di Lauro, Alessandro Camponi, Carla Villani, Silvia Sasso, Carmine Di Carmine, Massimo Pastori ed altri.
Prestigiosa ed importante la partecipazione di Pedro Cano, artista spagnolo di fama internazionale, cittadino onorario di Anguillara Sabazia, da sempre vicino all’Associazione Culturale Sabate.
Il vernissage di “Arte per il Museo” è in programma venerdì 18 luglio alle 18 presso il Museo in via Doria D’Eboli ad Anguillara in pieno centro storico. La originale collettiva si aprirà anche con un augurale brindisi e rinfresco. La mostra resterà aperta fino a domenica 20 luglio con i seguenti orari (sabato e domenica 10-19).
L’Associazione Culturale Sabate invita gli artisti ad unirsi al progetto. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. L’evento si incrocia inoltre domenica 20 luglio alle 10.30 con l’incontro “Museo, Tradizioni e Memoria”, inaugurazione ufficiale della nuova sede museale, già collocata presso il Torrione Orsini, alla presenza del sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno e di altri rappresentanti istituzionali.