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“Non posso che esprimere soddisfazione per lo sblocco dei fondi necessari ad eliminare il passaggio a livello nel tratto ferroviario FR3 Roma – Viterbo che interessa il Comune di Anguillara Sabazia deliberato oggi dalla Città Metropolitana di Roma.
Un’opera che – come ha giustamente sottolineato anche il Sindaco, Ignazio Marino – migliorerà la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini di Anguillara e dei tanti automobilisti che ne usufruiranno.
Il progetto esecutivo dell’intervento è ora in fase di valutazione da parte degli uffici del Dipartimento VI della città Metropolitana di Roma Capitale; ultimo passaggio amministrativo prima di procedere alla sua approvazione finale e all’affidamento dei lavori.
Un passaggio importante anche perché compiuto dalla nuova amministrazione metropolitana in sinergia con RFI in un’ottica di individuazione delle “opere strategiche” a livello territoriale e cogliendo l’opportunità introdotta da un mio emendamento al decreto “Sbocca Italia” che da la possibilità di utilizzare i fondi stanziati dalla città metropolitana al di fuori dal patto di stabilità.”
Così Emiliano Minnucci (PD) ha commentato l’approvazione avvenuta oggi da parte del Consiglio della Città metropolitana di Roma, della delibera che sblocca i fondi necessari ad eliminare il passaggio a livello che interessa il Comune di Anguillara Sabazia nel tratto ferroviario FR3 Roma – Viterbo.
“Ora – ha poi concluso il deputato PD – spero si proceda speditamente verso l’affidamento dei lavori e la realizzazione finale dell’opera. Personalmente continuerò ad impegnarmi perché il tutto sia fatto nei tempi più rapidi possibili.”
“Il voto all’unanimità del Consiglio Metropolitano di Roma per per l’indirizzo a procedere con le attività propedeutiche all’eliminazione del passaggio a livello sulla tratta FR3 Roma Viterbo di Anguillara Sabazia e’ una buona notizia.Questa è la prima dimostrazione che la Città Metropolitana di Roma ha gia’ cominciato a produrre gli effetti positivi di governo sui territori dell’ex Provincia di Roma” lo dichiara in una nota Luca Galloni Capogruppo al Consiglio Comunale di Trevignano Rimano e Vice Presidente del forum Città Metropolitana PD provincia di Roma che aggiunge “ora occorre perseguire speditamente e con tutto lo sforzo possibile obiettivi di miglioramento della sicurezza della mobilità relativa alla circolazione stradale.
In questo contesto è importante dar seguito all’impegno già assunto dall’ultima Amministrazione Provinciale relativamente alla messa in sicurezza la strada Settevene Palo che conduce al Comune di Trevignano Romano e che rappresenta un tratto importante dell’infrastruttura viaria circumlacuale del Lago di Bracciano. Il ruolo del nuovo Ente Citta Metropolitana di Roma comincia a rispondere alle aspettative di autorevolezza istituzionale che gli si addice nell’ottica europea di governo di aree vaste e soprattutto che i 121 Comuni del suo territorio meritano”
Il 13 Maggio alle ore 16.00 presso l’Ex Consorzio Agrario di Anguillara Sabazia un convegno sulla “Disabilità e integrazione scolastica, il ruolo dei docenti e degli ATA”.
Con il patrocinio della Regione Lazio, dell’Asl Roma F, della CGIL e della FLC, diversi gli interventi e le opinioni che si confronteranno: il Sindaco Francesco Pizzorno, il Direttore Generale Asl Roma F Giuseppe Quintavalle, il Dirigente Scolastico Laura Lauri ed altri esperti.
“Alla luce della “serie di problematiche territoriali e ambientali che impediscono di considerare idonea ad accogliere un impianto di trasferenza rifiuti l’area su viale Tre Denari, in zona di bonifica e in piena Riserva Naturale Statale del Litorale Romano”, ricca di “vincoli” sia “paesaggistici che ambientali e caratteristiche stradali di accesso all’impianto inadatte a sopportare la mole di traffico generata dal passaggio dei Tir Ama”,
Considerato che le attività di trasferenza “sollevano ulteriori problematiche dal punto di vista idrogeologico e ambientale,” Sottolineando “anche il fatto che l’impianto in essere interferisce negativamente con le produzioni agroalimentari di qualità e ci sono incompatibilità con la classificazione acustica dell’area e con le trasformazioni dell’uso del suolo diverse dalla naturale vocazione agricola”,
Considerato inoltre che “in Consiglio comunale il 16 aprile scorso” con un ordine del giorno “si dava mandato al Sindaco di Fiumicino di mettere in atto tutte le misure percorribili, dal punto di vista tecnico, nonché delle normative vigenti, in materia di controllo e salvaguardia, a tutela del territorio e dei suoi abitanti che da circa cinque anni soffrono per disagi causati dall’attività di trasferenza dell’Ama, con altissimi costi sociali, ambientali ed economici”
CHIEDIAMO al SINDACO
per le stesse ragioni sopra esposte che hanno determinato il Comune ad esprimere un parere nettamente contrario al rilascio dell’AIA per l’impianto AMA di Maccarese, di EMETTERE un’ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE che regolamenti percorsi, orari, frequenze di passaggio dei mezzi AMA che quotidianamente da oltre cinque anni stanno avvelenando i cittadini di Maccarese mettendo a rischio salute ed incolumità pubbliche.”
“Il protocollo siglato con le associazioni dei consumatori e l’osservatorio Regionale sui trasporti è un bell’ esempio di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.” Lo dichiara Teresa Petrangolini, consigliere regionale del PD.
“Nel 2007, continua Petrangolini, le associazioni dei consumatori avevano ottenuto l’inserimento del comma 461 nella Legge finanziaria 244 che prevede un confronto vero con le amministrazione e le aziende erogatrici di servizi di pubblica utilità su accessibilità, informazioni, reclami, modalità di rimborso in caso di disservizi e monitoraggio della qualità. Oggi finalmente nella regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti, trova attuazione questo importante strumento che garantirà maggiori diritti ai pendolari e risposte sicure da parte dell’amministrazione.
Proprio in questi giorni, continua Petrangolini, presso la II^commissione del consiglio regionale è in discussione la nuova proposta di legge sulla tutela dei consumatori dove è già inserito lo stesso riferimento normativo dei protocolli di intesa siglati oggi. “Come sosteneva H. Rubin, conclude Petrangolini, una società in cui abbiano spazio e potere organizzazioni civiche è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole, che per chi è forte”.
La Asl Roma F comunica che, al fine di consentire l’esecuzione degli ultimi lavori riguardanti la ristrutturazione del Poliambulatorio di Ladispoli, l’erogazione di alcuni servizi subirà rallentamenti che comporteranno possibili disagi agli utenti.
In particolare da sabato 9 fino a lunedì 18 maggio verranno sospesi i prelievi per le analisi cliniche, ad eccezione degli esami urgenti quali INR ed emocromo.
Per tutti gli altri esami di laboratorio sarà comunque possibile usufruire da lunedì al sabato del Centro Prelievi dell’Ospedale di Bracciano, oppure di quello di Santa Marinella, via Valdambrini, nei giorni martedì e giovedì dalle ore 7.30 alle ore 9.30.
In tale periodo, inoltre, verrà chiuso l’ ingresso principale della struttura ed i punti di accesso saranno dal lato parcheggio, uno in corrispondenza della vecchia struttura e l’altro in corrispondenza della radiologia.
Un’altro episodio di violenza scuote Vejano: delle anziane venivano costrette a vivere in condizioni indescrivibili d’igiene, tra animali che scorrazzavano sul cibo ed escrementi sui pavimenti.
Queste due povere vittime, bisognose di cure, venivano maltrattate dai proprietari dell’abitazione, che spacciavano per una casa di riposo, ovviamente privi di alcuna autorizzazione.
Ad accorgersi dell’accaduto i Carabinieri di Vejano e Oriolo Romano circa un mese fa, grazie alla denuncia fatta da un’anziana che ripetutamente aveva manifestato il suo desiderio di allontanarsi da quella disgustante realtà.
Arrestati il 1 Aprile, dopo giorni d’indagini, una coppia di coniugi e un terzo uomo e dovranno rispondere di fronte al Tribunale di maltrattamenti, lesioni aggravate e abbandono di incapaci.
A rimanere a dir poco sconcertato il Maresciallo Bitti, comandante della Stazione di Oriolo Romano, che ha contribuito all’azione, nel trovarsi davanti gli occhi uno spettacolo sconvolgente: delle anziane con il volto rivolto verso il muro, come se messe in punizione, animali che raggiungevano facilmente ogni alimento e elemento personale.
A quanto risulta questi “ospiti” della fittizia casa di cura pagavano 800 euro al mese per essere maltrattati e violati. La Asl non era mai entrata nell’abitazione in quanto questa non era mai stata registrata come suddetta attività.
Diverse e intense le testimonianze dei figli delle vittime che raccontano di come era difficile mettersi in contatto con i propri cari.
“In questi anni la nostra associazione è sempre stata fonte di notizie positive riguardanti tanti progetti sociali realizzati con successo grazie all’impegno e la passione di tante persone. Questa volta invece siamo costretti a condividere con voi una notizia dolorosa: “Nessuno si Salva da Solo” – il progetto di scambio e riuso di abiti e accessori per bambini da 0-12 anni attivo da due anni- che soddisfa i bisogni di oltre 200 famiglie in difficoltà economica del territorio è da oggi sospeso.
Il progetto tornerà ad essere operativo solo quando il Comune di Ladispoli riuscirà a individuare una sede idonea e definitiva per un’iniziativa tra le più virtuose realizzate in questi anni nella nostra città.
Questa decisione sofferta avviene dopo che il Comune ci ha chiesto di sgomberare temporaneamente una
parte dei locali del retro palco del Teatro Massimo Freccia – dove il progetto viene svolto – per permettere la realizzazione dell’imminente Street Art Festival.
Secondo gli accordi presi qualche tempo fa con l’Assessorato alle Politiche Culturali questo sgombero
temporaneo doveva interessare solo una piccola parte dei locali, ma con grande stupore ieri mattina un
responsabile del Comune ci ha comunicato che lo spazio che serviva doveva essere molto più grande.
Questa richiesta per noi è inaccettabile perché significherebbe spostare – solo per una settimana – centinaia di scatoloni contenenti oltre 30.000 vestiti raccolti per poi ricollocarli nello stesso posto una volta terminata la manifestazione. Un lavoro oltremodo dispendioso per i nostri volontari.
Quello che forse il Comune non comprende – nel momento in cui ci chiede di spostare gli scatoloni catalogati- è l’enorme lavoro (totalmente gratuito) che c’è dietro a “Nessuno si Salva da Solo”. I nostri volontari ogni settimana dividono centinaia di vestiti inventariandoli per taglie, sesso, stagioni e tipologie di abito riponendoli con una logica ben precisa nelle scatole. Ogni spazio occupato ha un senso e questo sgombero comprometterebbe tutto il lavoro svolto in questi mesi.
Inoltre, questa decisione rallenterebbe il servizio in un periodo nel quale invece siamo costretti a fare turni serali per garantire la distribuzione dei kit ai tanti bambini che seguiamo e che aumentano ogni giorno.
Ma quello che più ci ferisce in tutta questa storia è la totale sottovalutazione che questa Amministrazione ha dimostrato nei confronti di un progetto sociale che al contrario andrebbe valorizzato e messo nelle condizioni di crescere e svilupparsi al meglio. Sono mesi che chiediamo un incontro per trovare una sede definitiva a “Nessuno si Salva da Solo”. Perché siamo i primi a non volere occupare uno spazio – come il retro di un teatro – adibito ad altra destinazione d’uso e che non è per nulla adatto per poter svolgere un servizio come il nostro.
Qualche mese fa avevamo proposto in accordo con altre associazioni una “Cittadella della Solidarietà”, uno spazio fisico nel quale poter riunire una rete di enti ed operatori del terzo settore. Dopo una prima riunione nella quale tutti gi amministratori – a partire dal sindaco – hanno appoggiato calorosamente l’idea, nessuno però ci ha più convocato per dare seguito all’iniziativa.
L’episodio dello Street Art Festival è quindi per noi solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso fatto forse di troppe promesse, tante pacche sulle spalla e mai una vera soluzione a un problema reale: una sede idonea per un progetto che merita rispetto e considerazione.
Siamo stanchi e arrabbiati. Lo vediamo soprattutto nelle facce delle tante volontarie che ogni settimana, tra mille impegni, non mancano mai all’appuntamento con “Nessuno si Salva da Solo” dimostrando di credere realmente nella solidarietà come strumento rifondativo della nostra comunità. Ed è soprattutto per il rispetto che nutriamo verso l’impegno impagabile di queste meravigliose persone che chiediamo a questa Amministrazione di intervenire e trovare al più presto una soluzione concreta al nostro problema. Siamo i primi a comprendere che la crisi economica ha strozzato gli enti locali ma non riusciamo davvero a credere che un Comune di 40.000 abitanti non possegga risorse o strutture per stabilizzare un progetto come il nostro.
Siamo bravi, ce lo dicono in tanti, soprattutto i politici, ai quali però ricordiamo che non siamo pacchi da
spostare alla prima evenienza o peggio ancora animali da fiera da mostrare quando fa più comodo. Noi siamo- insieme a tante altre associazioni del territorio – gli elementi più vitali di questa comunità, gli assi portanti che tengono a galla una città che ogni giorno di più rischia di disgregarsi e affogare nel mare dell’egoismo e dell’apatia. Solo per questo desideriamo rispetto e, prima che sia troppo tardi, una risposta.”
“L’attacco forsennato del vicesindaco Zito al PD di Cerveteri è talmente incomprensibile che non meriterebbe nemmeno repliche.
A questi livelli, non ci può essere interlocuzione, se non in altra e più appropriata sede.
Sorvoliamo, dunque, sulle sciocchezze che continua a dire: a proposito, come ricordato tante volte in passato, consigliamo al vicesindaco nervoso ed agitato di pensare alla collettività (se ne è in grado), piuttosto che iniziare polemiche che forse interessano soltanto lui.
Noi pensiamo ad altro.
Una cosa, tuttavia, vogliamo precisarla: è assolutamente falsa l’affermazione di Zito secondo cui egli avrebbe presentato al Circolo di Cerveteri una richiesta di tesseramento in data 14 novembre 2014, senza che gli sia mai pervenuta una risposta.
Giuseppe Zito non ha mai richiesto la tessera al PD di Cerveteri né formalmente né informalmente e quindi è ovviamente fuori luogo lamentare una lentezza nelle risposte.
Sul punto, peraltro, lo tranquillizziamo sin da ora: se ricevessimo la sua proposta gli comunicheremmo con assoluta rapidità se pensa che la sua attuale carica sia compatibile con l’appartenenza ad un Partito di opposizione.
Allo stato, dunque, non c’è proprio nulla da valutare: anzi, consigliamo a Zito di “autovalutarsi” adeguatamente.”
Venerdì 8 Maggio alle 19.30 al Quantestorie di Manziana l’appuntamento con la prima nazionale della pellicola “Mi chiamo Maya” del registra Tommaso Agnese.
Il registra insieme ai protagonisti, tra gli altri, Valeria Solarino, Matilda Lutz, Melissa Monti e Carola Natoli, presenzierà alla speciale proiezione.
La pellicola nasce da un percorso autoriale del regista Agnese che ha indagato l’adolescenza metropolitana attraverso diverse opere documentaristiche e cinematografiche, lavorando in collaborazione con la Regione Lazio e le ASL di Roma. I suoi lavori sono entrati nelle scuole come strumenti didattici, e in televisione come prodotti educativi.
“In seguito ad un tragico evento, Niki, 16 anni, decide di fuggire dalla casa famiglia cui è stata affidata, portando con se la sorellina Alice di soli 8 anni. Insieme affrontano un viaggio alla ricerca di un’utopica libertà, attraverso la Roma conosciuta e quella sconosciuta, incontrando persone molto diverse tra loro: punk, artisti di strada, cubiste…Una “traversata iniziatica” che, tra mille difficoltà, traghetterà Niki e Alice verso una nuova vita…”